L'uscita dall'Organizzazione Mondiale della Sanità non è nei piani del governo Meloni e non avverrà. A dirlo è il ministro della Salute Orazio Schillaci nel corso del question time alla Camera dei deputati durante un'interrogazione sulla proposta di legge avanzata dalla Lega per uscire dall'Oms.
Il disegno di legge per far sì che l'Italia esca dall'istituto dell'Onu avanzato dal Carroccio è nato dopo la decisione del neoeletto presidente degli Stati Uniti Donald Trump sulla membership degli Usa che terminerà entro un anno. A chiedere di mettere in atto una mossa simile sono stati il senatore Claudio Borghi e il deputato Alberto Bagnai, entrambi appartenenti alla Lega. Secondo diversi osservatori, la proposta strizzerebbe l'occhio ai no vax.
Il ministro della Salute ha sottolineato, nel corso del question time, la necessità di una governance globale della salute. Schillaci ha infatti ricordato come la pandemia del 2020 abbia dimostrato che non esistono confini alle minacce per la salute.
L'Italia non farà come gli Stati Uniti e resterà un membro dell'Organizzazione Mondiale della Sanità. Secondo il ministro della Salute Schillaci è importante poter sottolineare le criticità all'interno dell'Oms e analizzare il suo ruolo per portare avanti un dibattito costruttivo affinchè ogni euro versato sia investito nella maniera giusta.
Anche per questo il titolare del dicastero ha rimarcato quanto sarà importante rafforzare il ruolo dell'Italia all'interno dell'Organizzazione e evitare di isolarsi come hanno fatto gli Stati Uniti di Trump. Il ministro non nasconde che, dopo la pandemia da Covid-19, è importante non farsi trovare impreparati e saper agire su scala globale.
Proprio nel 2020 la cooperazione tra Paesi è stata fondamentale per superare la difficile fase sanitaria nella quale il mondo era piombato:
Altro che uscita dall'Organizzazione. Il ministro Schillaci ha rimarcato che il suo dicastero continuerà a collaborare con l'Oms in settori cruciali come sorveglianza, prevenzione, preparazione e risposta alle emergenze sanitarie nell'interesse dei cittadini.
Sarà poi fondamentale continuare a investire sulla prevenzione delle malattie cronico degenerative e monitorare i possibili pericoli servendosi dei dati necessari. L'Italia per ora non è considerabile nemmeno come uno dei principali finanziatori dell'Oms.
Da cosa nasce la volontà di uscire dall'istituto delle Nazioni Unite che si occupa di sanità a livello globale? Tutto è iniziato la scorsa settimana quando Donald Trump ha annunciato che gli Usa non avrebbero più fatto parte dell'Oms, rendendo felici molti suoi elettori contrari all'obbligo vaccinale che vedevano nell'istituto un nemico. In Italia, la Lega si è sempre dimostrata vicina alle istanze di Trump e ha deciso di portare avanti una legge per uscire dall'Organizzazione mondiale della sanità.
A presentare il disegno di legge sono stati due esponenti del Carroccio: il senatore Claudio Borghi e il deputato Alberto Bagnai. Entrambi hanno convocato una conferenza stampa cercando l'appoggio degli altri partiti della maggioranza di governo. Forza Italia si è opposta alle richieste dei due esponenti leghisti dicendo che la decisione era troppo azzardata.
Il Carroccio ha spesso asserito al fatto che l'Oms fosse un'organizzazione inutile e troppo costosa per i Paesi membri. In realtà, il contributo obbligatorio è di 18 milioni di dollari ai quali è stato aggiunto un versamento da 7,8 milioni - come del resto ha spiegato oggi il ministro Schillaci. Assieme allo stop alle multe per chi non si è vaccinato contenuto nel decreto Milleproroghe, un'uscita dall'Oms sarebbe un segnale positivo per i no vax.
L'Italia resta nell'OMS: Il ministro della Salute Orazio Schillaci ha dichiarato che il governo Meloni non intende uscire dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, sottolineando l'importanza della cooperazione internazionale per la salute pubblica.
La proposta della Lega: La Lega, ispirata dalla decisione di Donald Trump di far uscire gli USA dall'OMS, ha presentato un disegno di legge per ritirare l'Italia dall'organizzazione, ma ha incontrato l'opposizione di Forza Italia e il disinteresse del governo.
Il ruolo dell'Italia nell'OMS: Schillaci ha ribadito che l'Italia continuerà a collaborare con l'OMS su temi cruciali come la prevenzione e la risposta alle emergenze sanitarie, investendo in modo efficace i fondi destinati all'organizzazione.