29 Jan, 2025 - 15:54

È vero che Milei vuole depenalizzare il femminicidio in Argentina?

È vero che Milei vuole depenalizzare il femminicidio in Argentina?

Il presidente dell’Argentina, Javier Milei, da quando ha assunto il mandato nel dicembre del 2023, è al centro di polemiche a causa delle sue politiche controverse. Nel paese sudamericano sono scoppiate numerose proteste contro le misure adottate dal suo governo. Una delle ultime mosse è stata quella di annunciare l'intenzione di eliminare la categoria di “femminicidio” dal Codice penale che ha scatenato una nuova serie di polemiche.

Argentina, le posizioni di Milei sulla depenalizzazione del femminicidio

Il governo di Javier Milei ha annunciato, venerdì 24 gennaio, l’intenzione di eliminare il reato di femminicidio dal Codice penale. Attualmente, il femminicidio è una categoria legale che prevede una pena specifica per "un crimine di omicidio commesso da un uomo contro una donna nel contesto della violenza di genere". Questa fattispecie è stata introdotta nell’articolo 80 del Codice penale argentino nel 2012 ed è punibile con l’ergastolo. La decisione di Milei di mettere in discussione la normativa vigente ha suscitato preoccupazione rappresentando un nuovo attacco ai diritti delle donne in Argentina.

Nel suo discorso al World Economic Forum del 2024 a Davos, il presidente argentino aveva già criticato il femminismo. La sua posizione si inserisce nella più ampia battaglia dell’estrema destra mondiale contro la "cultura woke".

Secondo Milei, il "femminismo radicale è una distorsione del concetto di uguaglianza" e l’uguaglianza davanti alla legge è già garantita in Occidente. Per il presidente argentino, il femminismo sarebbe quindi solo una "ricerca di privilegi":

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Siamo persino arrivati al punto di normalizzare il fatto che in molti paesi apparentemente civili, se uccidi una donna, si chiama femminicidio. E questo comporta una punizione più severa rispetto all’uccisione di un uomo, semplicemente in base al sesso della vittima, rendendo legalmente la vita di una donna più preziosa di quella di un uomo.

Il ministro della Giustizia sostiene Milei

Il ministro della Giustizia argentino, Mariano Cuneo Libarona, ha sostenuto le posizioni di Milei. In un post su X, Libarona ha scritto che il governo "difende l’uguaglianza davanti alla legge sancita dalla nostra Costituzione Nazionale. Nessuna vita vale più di un'altra".

Come Milei, anche Libarona ha descritto il femminismo come una ricerca di privilegi, invocando la “stessa protezione per tutti i cittadini”.

L'eliminazione del femminicidio dal Codice penale richiede l'approvazione del Congresso. Questa votazione rappresenta una sfida per il partito di Milei. La Libertad Avanza è solo la terza forza parlamentare e potrebbe incontrare l'opposizione dei progressisti. L'approvazione della proposta dipenderà quindi dalle azioni delle altre forze politiche.

Sicuramente, la legge sarà una delle più controverse del 2025 in Argentina.

Le politiche di Milei sulle donne tra tagli e posizioni contro l’ONU

Da quando Milei ha assunto il potere in Argentina, sono stati registrati diversi episodi riguardanti le politiche sulle donne. Il presidente ha eliminato il Ministero delle Donne e il sottosegretariato per la Protezione contro la violenza di genere.

Nel novembre 2024, l'Argentina è stato l'unico paese a votare contro la risoluzione dell'Assemblea Generale dell'ONU sulla prevenzione e l’eliminazione di tutte le forme di violenza contro le donne e le ragazze. Tredici paesi si sono astenuti, tra cui Iran, Russia, Siria e Bielorussia.

Femminicidi in Argentina: 252 casi nel 2024

Secondo i dati dell'Osservatorio Argentino del Difensore Civico della Nazione, tra l'1 gennaio e il 15 novembre 2024 sono stati registrati 252 femminicidi in Argentina. Questo dato segna una diminuzione rispetto ai 282 casi del 2023, tuttavia, il numero resta elevato rispetto al trend in decrescita registrato tra il 2020 e il 2022.

La proposta di eliminare la categoria di "femminicidio" dal Codice penale argentino da parte del governo di Javier Milei rappresenta una mossa altamente controversa. Se approvata, la modifica potrebbe segnare un passo indietro nella lotta contro la violenza di genere e i diritti delle donne in Argentina. Tuttavia, data l'opposizione che potrebbe incontrare, il destino della proposta dipenderà dalle dinamiche politiche future e dalle scelte del Congresso argentino. Il dibattito su questa questione rimarrà uno dei temi più divisivi dell'anno.

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Nazlican Cebeci
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