Decantato come una delle migliori promesse della Serie A, Matías Soulé era destinato a crescere e far bene in un grande club. La cosiddetta prova di maturità l'aveva già superata con il Frosinone lo scorso anno:
Nonostante la retrocessione dei gialloblù, il gioiellino scuola Juventus aveva già fatto ampiamente vedere di cosa fosse capace, segnando 11 gol e disputando ottime prestazioni. Insomma, era tempo per il salto di qualità di cui tutti parlavano.
Di fatto, nell’estate del 2024 è stata la Roma a bussare alla porta della Juventus e a sborsare quasi 30 milioni di euro per assicurarsi le prestazioni del giovane sudamericano. Decisamente uno dei migliori colpi messi a segno dalla dirigenza capitolina, tanto che il giocatore è stato accolto con entusiasmo e i tifosi credevano molto nelle sue potenzialità.
Non c'è dubbio che il giocatore abbia pagato tutto il trambusto avvenuto nella società capitolina in questa stagione, con tre cambi di panchina. Ciascun allenatore con idee diverse e tanta confusione. La stagione dell'argentino fino ad ora è stata caratterizzata da alti e bassi, con alcuni momenti di brillantezza alternati a periodi di difficoltà nell'adattarsi al nuovo contesto.
Su 22 partite giocate, il sudamericano ne ha disputate solo la metà, entrando peraltro a partita in corso in molte occasioni. Una delusione, visto l’esborso oneroso dei capitolini e le aspettative che ruotavano attorno alla promessa ex Juve.
Solo un gol all'attivo, contro gli 11 messi a segno lo scorso anno. Seppur l'inizio di stagione sia stato più incoraggiante, con le prime quattro partite disputate da titolare, il giocatore sudamericano è passato man mano in seconda fila. Nel frattempo, l'esonero di De Rossi e il conseguente arrivo di Ivan Juric hanno portato a uno stravolgimento tattico non irrilevante.
Le difficoltà dell'argentino sono iniziate da lì: a questo si aggiunge anche la fatica a mantenere una costanza di rendimento, che non gli ha permesso di fare il salto di qualità all'interno delle gerarchie.
Claudio Ranieri ha avviato una rivoluzione all'interno della società capitolina: i giallorossi erano pericolosamente precipitati in zona retrocessione, con il timore di essere inghiottiti nella lotta salvezza. Sir Claudio ha subito raggiunto una serie incredibile di risultati, ma senza Matías Soulé.
La concorrenza interna e l'adattamento alle richieste tattiche del tecnico romanista hanno inevitabilmente limitato l'impiego del giovane. In una reazione a catena, l'argentino ha presto perso gamba, una condizione atletica favorevole e, soprattutto, la lucidità mentale per essere protagonista alla Roma.
Sempre più ai margini della squadra, l'argentino ora dovrà valutare varie ipotesi per il suo futuro, per non rischiare che il suo talento venga sprecato. Un giocatore così ha bisogno di giocare, e tenerlo fermo potrebbe allontanarlo dai miglioramenti e dai progressi necessari per diventare un potenziale campione.
Per questo numerose squadre all'interno del panorama italiano si stanno adoperando per aggiudicarsi le sue prestazioni. Al netto delle varie dinamiche di Serie A, potrebbe tornare utile a non poche realtà.
Secondo alcune indiscrezioni, Soulé avrebbe espresso la richiesta di essere ceduto in prestito per trovare maggiore continuità. Nonostante le voci, la dirigenza della Roma, insieme al tecnico, ha espresso l'intenzione di trattenerlo, riconoscendo il suo potenziale e, soprattutto, l'investimento effettuato per portarlo nella capitale.
Tra i vari club interessati in Serie A ci sarebbe al momento il Napoli di Antonio Conte, che potrebbe portarlo in terra partenopea per ovviare all'assenza incolmabile di Kvaratskhelia. Tra gli interessati ci sarebbero anche squadre di bassa classifica, per le quali l’apporto dell'ex Frosinone potrebbe risultare determinante per aggiungere qualità tecnica.