Francesco Lo Voi è un procuratore della Repubblica, capo dei pm di Roma, che recentemente è balzato agli onori delle cronache dopo essere stato nominato da Giorgia Meloni. La Presidente del Consiglio infatti ha annunciato in un video di aver ricevuto un avviso di garanzia, firmato da Lo Voi, per i reati di favoreggiamento e peculato, in relazione alla vicenda del rimpatrio del generale libico Osama Almasri.
Francesco Lo Voi ha 66 anni. Entrato in magistratura nel maggio 1981, Lo Voi iniziò come pretore a Sanluri (Cagliari). Successivamente, nel 1984, passò al tribunale di Caltanissetta, per poi trasferirsi a Palermo, dove nel 1990 divenne sostituto procuratore e, dal 1997, sostituto procuratore generale presso la corte d'appello. Fece parte della Direzione distrettuale antimafia (Dda) sin dalla sua fondazione, collaborando con magistrati del calibro di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. In questa veste, condusse inchieste cruciali e sostenne l’accusa in processi di grande rilevanza contro la mafia, tra cui quelli sui fratelli Salvo, sulla strage di Capaci, e contro figure di spicco come Leoluca Bagarella e Giovanni Brusca.
Dal 1997, come sostituto procuratore generale, continuò a occuparsi di processi di mafia in appello, tra cui quelli contro esecutori e mandanti dell'omicidio di Padre Giuseppe Puglisi, assassinato da cosa nostra nel 1993. Tra il 2002 e il 2006 fu membro del Consiglio superiore della magistratura (Csm), per poi tornare a Palermo come sostituto procuratore generale. Nel 2007 assunse il ruolo di sostituto procuratore generale presso la Corte di Cassazione, incarico che mantenne fino al 2010, quando venne nominato rappresentante italiano a Eurojust su indicazione dell’allora ministro Angelino Alfano. In questo contesto, si occupò di cooperazione giudiziaria europea, traffici di droga e esseri umani, reti di pedo-pornografia, frodi fiscali, e crimini transnazionali legati a cosa nostra, camorra e 'ndrangheta.
Nel dicembre 2014 fu nominato procuratore capo di Palermo e si impose su due figure di rilievo: Sergio Lari, all’epoca procuratore di Caltanissetta, e Guido Lo Forte, allora procuratore di Messina. Entrambi presentarono ricorso al Tar contro la decisione. Lo Voi ottenne il sostegno della corrente di Magistratura Indipendente, a cui appartiene, e di esponenti politici come Maria Elisabetta Alberti Casellati, oggi Presidente del Senato, oltre al consigliere Claudio Galoppi, anche lui di Magistratura Indipendente. Il suo incarico fu appoggiato anche dai rappresentanti del centrodestra e dai laici del Pd.
Recentemente, Lo Voi ha rappresentato l’accusa nel processo contro l’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini, imputato per sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio nella vicenda Open Arms. Salvini aveva dichiarato: “Il procuratore Lo Voi, che a Palermo ha sostenuto l’accusa nel processo Open Arms, è stato promosso procuratore capo di Roma. Si tratta di un meritato avanzamento di carriera e chi insinua il contrario mente sapendo di mentire". Lo Voi ha assunto l’incarico di procuratore capo di Roma, definendolo “un onore” durante la sua presentazione ufficiale.
Vale oggi quello che valeva ieri: non sono ricattabile e non mi faccio intimidire. Avanti a testa alta! pic.twitter.com/Urg0QOis9V
— Giorgia Meloni (@GiorgiaMeloni) January 28, 2025
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è sotto indagine da parte della Procura di Roma per i reati di favoreggiamento e peculato, in relazione al rimpatrio del generale libico Osama Almasri. Il generale, scarcerato e riportato in Libia utilizzando un aereo di Stato italiano, nonostante fosse destinatario di un mandato di arresto internazionale emesso dalla Corte Penale Internazionale, è al centro della vicenda legata all'inattività del ministero della Giustizia. Oltre alla premier, sono stati notificati avvisi di garanzia anche al ministro della Giustizia Carlo Nordio, al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e al sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, responsabile delegato ai servizi segreti.
A dare la notizia dell’indagine è stata la stessa Meloni in un video pubblicato sui social, mostrando l’atto notificatole dalla Procura e chiamando in causa proprio Francesco Lo Voi: