28 Jan, 2025 - 12:00

Caso Visibilia, Santanchè mette a tacere le voci sulle dimissioni ma ribadisce: "Sono una donna di partito"

Caso Visibilia, Santanchè mette a tacere le voci sulle dimissioni ma ribadisce: "Sono una donna di partito"

Niente dimissioni, a meno che non sia la presidente del Consiglio Giorgia Meloni a chiederle. Il ministro del Turismo Daniela Santanchè mette subito in chiaro la situazione intorno al caso Visibilia e al recente rinvio a giudizio arrivato negli scorsi giorni. La titolare del dicastero ha spiegato che i giornali possono scrivere quello che vogliono ma non attribuirle false dichiarazioni.

L'unica condizione che porterebbe Santanchè a lasciare il ministero del Turismo potrebbe essere una richiesta da parte della premier. Per ora, Meloni ha solo affrontato in parte la situazione inerente al rinvio a giudizio dell'esponente del suo governo e ha spiegato che sarà necessario un confronto al ritorno dalla sua missione in Medio Oriente.

Santanchè ribadisce poi che non gliene frega di critica ma anche che il partito di cui fa parte dal 2017 e il suo futuro sono importanti. Nessuna svolta per ora, non ci saranno cambi di poltrona al ministero del Turismo almeno fino a quando vorrà la presidente del Consiglio Meloni. Non vengono nemmeno avanzati nuovi possibili nomi perchè le dimissioni di Santanchè sembrano qualcosa di remoto o improbabile.

Santanchè non pensa alle dimissioni 

Daniela Santanchè rimane al suo posto, per ora. Nonostante il rinvio a giudizio per il caso Visibilia, la ministra del Turismo non sembra stare valutando la possibilità delle dimissioni tanto paventate dall'opposizione. Un solo parere potrebbe farle cambiare idea: quello di Giorgia Meloni, che qualche giorno fa dall'Arabia Saudita ha parlato di un confronto sul da farsi.

Per ora la presidente del Consiglio è impegnata in una missione diplomatica negli Stati del Golfo e la questione riguardante la ministra Santanchè non sembra essere di prioritaria importantaza. Al ritorno in Italia, la premier dovrà comunque affrontare il rinvio a giudizio della titolare del dicastero e prendere una decisione.

Dal canto suo, Santanchè ha parlato di quanto sta accadendo e ha cercato di placare le polemiche intorno alla sua figura:

virgolette
I giornali possono scrivere quello che vogliono, anche quelli che non c'erano quando parlavo, ma non scrivere quello che non ho detto. Quanto letto oggi su alcuni quotidiani nazionali mi lascia basita. Ricostruzioni fantasiose di mie dichiarazioni che non hanno niente a che fare con me. Sono una donna di partito ed è evidente che se il mio presidente del consiglio mi chiedesse di dimettermi io non avrei dubbi

Le dichiarazioni della ministra

"Io non faccio nessun passo indietro" ha ribadito nella giornata di oggi, 28 gennaio 2025, la ministra del Turismo Santanchè. L'esponente di Fratelli d'Italia non deve tenere testa solo alle insistenti richieste da parte dell'opposizioni ma anche interne al suo partito. Non è ancora chiaro chi dei suoi colleghi in Fratelli d'Italia ha chiesto di dimettersi ma Santanchè sembra convinta a non voler fare un passo indietro e lo ha fatto chiaramente capire rispondendo alle domande dei giornalisti a Gedda:

virgolette
Se per me si vuole cambiare il diritto e uno è già colpevole con un rinvio a giudizio, si accomodino

E a chi si rivolge a lei da Fratelli d'Italia risponde: "chissenefrega". La titolare del dicastero ha specificato che l'espressione era riferita solo ad alcuni esponenti e non all'intero partito. Nel frattempo aumentano le polemiche intorno alla ministra, oggi il presidente del Movimento Cinque Stelle ha condannato l'atteggiamento di Santanchè tramite i social:

virgolette
L'Italia è una Nazione nella quale vige l'amichettismo, ci sono questi circoli di amichettisti dove c'è un indotto. È finito quel tempo, com’è finito il tempo in cui per arrivare da qualche parte serviva la tessera di partito, questo è il tempo del merito

Anche il segretario di +Europa Riccardo Magi ha commentato quanto dichiarato dalla ministra Santanchè:

virgolette
Il virgolettato letto oggi è qualcosa di inquietante, Meloni intervenga immediamente

 

Il caso Visibilia: cosa sta succedendo

Il caso Visibilia è scoppiato nel 2023 e riguarda la casa editrice all'interno della quale la ministra ha rivestito ruoli centrali. Secondo le accuse, la holding sarebbe accusata di aver truccato i propri bilanci per anni per scongiurare il rischio di un fallimento. Dopo che il caso riguardante Visibilia è emerso, l'opposizione ha invocato più volte le dimissioni della ministra del Turismo.

Lo scorso 17 gennaio, Santanchè è stata rinviata a giudizio aumentando le accuse da parte delle opposizioni che ne hanno più volte chiesto le dimissioni. Dall'altra parte, Santanchè non sembra interessata a lasciare il posto di ministro: a questo punto la palla passa a Meloni e nei prossimi giorni la situazione potrebbe essere più chiara.

I punti salienti dell'articolo

  1. Rinvio a giudizio e dimissioni: La ministra del Turismo, Daniela Santanchè, è stata rinviata a giudizio per il caso Visibilia, ma ha dichiarato che non si dimetterà, a meno che non sia Giorgia Meloni a chiederlo.

  2. Posizione del Governo: Giorgia Meloni, attualmente in missione diplomatica, ha annunciato che discuterà la situazione al suo ritorno. Per ora, il caso non sembra una priorità per la premier.

  3. Accuse e reazioni politiche: L’opposizione e alcuni esponenti di Fratelli d’Italia continuano a chiedere le dimissioni di Santanchè, che ha respinto le critiche, sottolineando di voler rimanere al suo posto.

 

 

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Francesco Fatone
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