Lieto epilogo per i familiari di Vittorio Gandolfo, il 18enne scomparso da Torino il 25 gennaio 2025.
Dopo quarantotto ore di estrema preoccupazione e intense ricerche, il ragazzo è stato fortunatamente ritrovato sano e salvo.
Residente con i genitori a Genova, in Liguria, si era allontanato volontariamente con un mezzo pubblico, un treno, ed era partito il 24 gennaio.
L'adolescente si era recato da un amico a Torino, nel quartiere Barriera di Milano, e il sabato successivo, lo ha rivisto nuovamente insieme a un altro gruppo di coetanei.
A confermare in esclusiva a Tag24 del ritrovamento di Vittorio è la madre del giovane, che nel pomeriggio di lunedì 27 gennaio ha contattato la nostra redazione.
"Mio figlio è un po' scioccato, ma sta bene. Mio marito è andato a prenderlo adesso", ha raccontato il genitore.
"Di nuovo grazie per l'aiuto fornito dal quotidiano e a tutte le persone che hanno contribuito alla chiusura di vicenda in tempi brevi", ha concluso la mamma di Vittorio.
Per due giorni, nessuno aveva più avuto notizie di Vittorio. Familiari, amici e conoscenti, congiuntamente alle forze dell'ordine, si erano attivati tempestivamente per riportarlo a casa sano e salvo.
L'allontanamento di Gandolfo era avvenuto lo scorso sabato da Barriera di Milano, quartiere della circoscrizione 6 di Torino, in Piemonte.
L'ultima comunicazione con la madre era avvenuta intorno alle 22 del sabato, dopodiché aveva inviato un messaggio intorno all'1 di notte del 26 gennaio e poi più nulla.
Lo smartphone di Vittorio risultava irraggiungibile da quarantotto ore e, per motivi ignoti, non lo aveva più riacceso.
Risultava dunque complesso cercare di tracciarne la posizione esatta mediante il GPS installato all'interno del cellulare.
Fortunatamente, come accaduto in passato nel caso di Mattia Patron Zennaro, scomparso da Venezia, si è trattato di una mera fuga adolescenziale senza alcuna ripercussione per la salute del giovane.
La madre di Vittorio si era rivolta direttamente al ragazzo tramite il quotidiano, nella speranza che potesse ricevere il suo messaggio.
La donna aveva chiesto al 18enne di tornare a casa spontaneamente, sottolineando il dolore della sua assenza prolungata.
Entrambi i genitori avevano espresso il desiderio di riabbracciarlo al più presto, speranza che fortunatamente si è concretizzata.
Mentre la vicenda di Vittorio Gandolfo può definirsi definitivamente chiusa, proseguono le ricerche di Roberto Brasiello, scomparso da Dettingen, in Germania, il 23 gennaio 2025.
Originario di Cicciano, in provincia di Napoli, aveva fatto perdere le sue tracce il 3 dicembre 2024, come raccontato dalla sorella Rosa in esclusiva a Tag24.
Dal racconto della donna è emerso, un periodo di fragilità per il quarantatrenne, il quale, dopo aver perso il lavoro non era più riuscito a riprendersi per il dispiacere.
La famiglia ha chiesto aiuto e supporto all'ambasciata italiana e al consolato italiano al fine di ritrovare il fratello, auspicando che in questo momento non sia in pericolo di vita.
Come nel caso del diciottenne, anche il suo smartphone risulta spento e mai più riacceso, un ulteriore motivo di grande preoccupazione per i parenti.
La scomparsa di una persona cara, è sempre motivo di grande dolore per i familiari, ed è giusto affidarsi ad associazioni competenti che possano aiutare i parenti in questi momenti delicati.
È essenziale denunciare la sparizione alle forze dell'ordine e, successivamente, è possibile contattare il Comitato Scientifico Ricerca Scomparsi e Penelope Italia OdV.
Entrambe le organizzazioni di volontariato, attive da anni, forniscono assistenza legale, psicologica e sul campo alle famiglie in difficoltà.
I numeri da contattare per richiederne la collaborazione sono rispettivamente +39 3881894493 e il +39 3770919836.