27 Jan, 2025 - 17:15

Milano, violenza in metro, Lara: "Un atto sessuale in pubblico. Salvini non strumentalizzi la mia vicenda"

Esclusiva di
Tag24.it
Milano, violenza in metro, Lara: "Un atto sessuale in pubblico. Salvini non strumentalizzi la mia vicenda"

Il video è accorato, straziante. Lara è scossa, impaurita. Anche schifata. Quello che è successo in metro a Milano è raccapricciante. Il suo racconto sui social è diventato virale e ha riaperto, inevitabilmente, il dibattito sulla sicurezza nel capoluogo lombardo. Lara è coraggiosa, nonostante sia turbata prende il telefono e denuncia il fatto. In un vagone pieno di gente, è stata palpeggiata da alcuni uomini. Ma non solo, sul cappotto la giovane ha trovato i segni di un atto sessuale compiuto da qualcuno alle sue spalle. Il video inizia proprio con quel dettaglio: "Mi guardo la mano, era pieno di schifo" - racconta Lara - Stavo andando alla partita del Milan e non sapete cosa è successo". 

E' accaduto qualcosa che la ragazza non si sarebbe mai aspettata di vivere. Una violenza sessuale consumata in mezzo a decine e decine di persone. "Mi sentivo pressata da dietro. Sentivo che mi toccavano dappertutto. Davo gomitate a destra e a sinistra, mi spostavo in continuazione ma ne avevo sempre uno dietro. Uomini schifosi".

Lara Rapelli nel post spiega perché abbia deciso di rendere pubblica la brutta esperienza: "Voglio far arrivare quanto accaduto a più persone possibili, per avere sempre un occhio di attenzione in più ovunque andiate. Purtroppo, a volte, anche con mille occhi non è possibile fermare certe azioni".

In esclusiva a Tag24.it Lara riprecorre quei terribili momenti che ha denunciato alla polizia: "Dopo aver denunciato il fatto sto un po' meglio. Ero indecisa se andare dalla polizia o meno, po mi sono detta che era la cosa giusta da fare. Mi sento un po' più leggera". 

Chi è Lara Rapelli, la ragazza che ha subito violenza sessuale in metro a Milano: hanno eiculato su di lei  

Lara Rapelli ha 24 anni, è di Jesi, in provincia di Ancona, ma vive e lavora a Milano. E' impegnata nel settore immobiliare. 

Mercoledì 22 gennaio 2025, nella settima giornata di Champions League il Milan affronta a San Siro gli spagnoli del Girona. Lara compra i biglietti e va avedere la partita. Per arrivare allo stadio prende la metro. E' fatale la calca nei vagoni. Nel video di denuncia dice: "Avevo appuntamento con un amico alla fermata Lotto per prendere la macchina e raggiungere lo stadio. C'era traffico così ho deciso di proseguire in metro. Non volevo nemmeno entrare perché c'era troppa affluenza di gente. Mi sono ritrovata nella calca, mi toccavano, ho tirato i pugni per allontanare gli uomini da dosso, mi difendevo. Ma sentivo sempre la presenzas dietro. Non vedeo l'ora di scendere".

Ma quando scende dalla metro, alcuni ragazzi spagnoli le fanno notare un particolare di cui lei non si era accorta. Qualcuno aveva eiaculato su di lei mentre era di spalle: "Non sapevano nemmeno come dirmelo - spiega - erano imbarazzati. Mi hanno detto che ora sporca ma non avrei mai pensato a quello schifo. Ho messo la mano dietro e ho capito di cosa si trattava. Non me lo aspettavo". 

Lara: "Non mi è piaciuto il post di Salvini, non voglio essere strumentalizzata"

La storia di Lara ha fatto il giro del web ed è diventata un caso mediatico e politico. Il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, in un post sui social ha scritto: "L’agghiacciante testimonianza di una ragazza vittima di abusi a Milano rispecchia il risultato di anni di ideologia della “tolleranza” e ipocrisia da parte di una sinistra cieca e sorda di fronte alla richiesta di sicurezza e legalità da parte dei cittadini, a Milano e non solo. Una vergogna! Avanti con l’approvazione del DDL Sicurezza e con le due proposte della Lega: revoca della richiesta di cittadinanza per chi si macchia di reati gravi e castrazione chimica per violentatori e pedofili. Basta impunità per questi delinquenti!".

Il messaggio di Matteo Salvini non è piaciuto a Lara, l'ha trovato fuori luogo: "Mi ha fatto girare un po' le scatole, ha voluto marciare sulla questione stranieri. Io non ho mai detto che il responsabile sia uno straniero. Ero circondata da uomini che parlavano in italiano, in romeno, albanese, in diverse lingue. Indossavano la maglietta del Milan. Non voglio che la mia storia venga strumentalizzata".

Alla domanda: "Riconoscerebbe l'autore del grave comportamento", la giovane risponde: "Sì, l'ho individuato. Era dietro di me, attaccato al vetro del vagone e appiccicato a me. Infatti la macchia era all'altezza del gluteo. Gli altri li vedevo più a meno, erano davanti a me o di lato e parlavno tra di loro. Il tizio dietro non parlava, non so stesse con loro o fosse da solo". 

Lara rivela che non è la prima volta che incorre in pericoli e spiega che ha gli occhi sempre ben aperti quando gira per Milano: "Ho rischiato diverse volte anche se questa volta i fatti sono stati eclatanti perché sono gravi e avvenuti in pubblico. Quando esco mi guardo sempre intorno, non sono una sprovveduta, presto sempre attenzione. Sono contenta che la vicenda abbia fatto runmore perché molte ragazze per paura preferiscono tacere. Non so il coplevole verrà individuato ma è bene che questa notizia stia girando. Può essere d'aiuto a tante donne".

Il racconto di Lara fa venire in mente le violenze di Capodanno a Milano che hanno visto alcune ragazze palpeggiate, toccate, aggredite da ggruppi di uomini che le circondavano. 

 

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Emanuela Valente
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