24 Jan, 2025 - 13:38

Robert Eggers dirigerà il sequel di Labyrinth, film con David Bowie del 1986

Robert Eggers dirigerà il sequel di Labyrinth, film con David Bowie del 1986

Dopo il successo di "Nosferatu", Robert Eggers è pronto a conquistare nuovamente il cuore del pubblico con il sequel del cult movie "Labyrinth" del 1986, con David Bowie.

Il nuovo film, prodotto da TriStar Pictures e Jim Henson Pictures, non sarà un remake, ma proseguirà la narrazione originale, racconterà nuove sfide e introdurrà nuove creature magiche nel famoso labirinto ultraterreno.

Scritto insieme a Sjón, collaboratore di lunga data di Eggers, il progetto riserverà tante sorprese ai fan del film cult, ma riuscirà a conquistare certamente nuovi spettatori.

Robert Eggers dirigerà il sequel di Labyrinth, film cult con David Bowie del 1986, cosa sappiamo

Si vocifera che Labyrinth, il film cult con David Bowie del 1986, avrà un sequel, quasi 40 anni dopo l'originale.

Lo riporta Deadline. Robert Eggers (Nosferatu) avrebbe intenzione di dirigere il sequel del film fantasy musicale del 1986 di Jim Henson, con il compianto David Bowie nel ruolo di Jareth il Re dei Goblin e Jennifer Connelly, in uno dei suoi primi ruoli sul grande schermo, nei panni di Sarah.

Jennifer Connelly e David Bowie in Labyrinth

Eggers si occuperà della sceneggiatura insieme a Sjón, con cui ha già collaborato in The Northman (2022).

Al momento non si conoscono i dettagli della trama. Nessun commento è stato rilasciato al momento né da Eggers né dalla Sony Pictures.

Perché Labyrinth divenne un cult?

Nel film del 1986 David Bowie interpreta Jareth, il re dei Goblin, che ruba Toby, il piccolo fratellastro della quindicenne Sarah (Jennifer Connelly).

Per ritrovarlo Sarah deve affrontare i misteri del labirinto che circonda il castello di Jareth.

L'intero film è completamente fuori dagli schemi, con personaggi che cantano, accenni all'amore non corrisposto di Jareth per Sarah e una miriade di creature oscure.

Nonostante tutti questi elementi, il film riesce comunque a mantenere la coesione della trama centrale.

A parte Sarah, la sua famiglia e Jareth, il cast è composto interamente da pupazzi creati dal Creature Shop di Jim Henson. La squadra di burattinai azionava tutte le creature nel labirinto.

Sia Connelly che Bowie tempo dopo ammisero di aver avuto problemi a girare le scene con i pupazzi.

Nonostante ciò, le interazioni tra gli attori in carne e ossa e i pupazzi sembrano del tutto naturali e credibili.

Gli effetti visivi del film sono notevoli per l'epoca. La produzione utilizzò quello che venne definito come il più grande set di scenografie mai creato per dare vita al grande set della foresta. E nel montaggio post produzione fu anche aggiunto un gufo. 

Questo fu il primo utilizzo della CGI per gli animali in un film, come dimostra il video qui di seguito, del canale Ultimate History of CGI:

La scena musicale migliore è quando la Fire Gang tenta di convincere Sarah a cantare e ballare con loro, piuttosto che proseguire verso il castello. I burattini rimbalzano nella foresta, ballano, si strappano gli occhi e si staccano la testa a vicenda.

Quando, però, cercano di far fare lo stesso a Sarah, lei lancia le loro teste tra gli alberi e scappa via.

Sarah non si fa distrarre dal suo obiettivo finale, salvare suo fratello.

La scena più interessante del film è quando Sarah si trova nello Shaft of Hands, un canale pieno di mani che guidano le persone su e giù per il canale.

Queste mani, a un certo punto, si trasformano in volti che dialogano con Sarah durante il suo viaggio, chiedendole in quale direzione preferirebbe andare. 

Pare siano stati necessari circa 100 artisti per girare questa scena, definita la più complicata di tutto il film.

Per tutti questi motivi e per tanti altri, "Labyrinth" è diventato un film cult, un'esperienza cinematografica stravagante, ma divertente. Imperdibile per i fan del fantasy, ma anche per i fan di David Bowie. 

Una volta visto, non lo dimenticherai facilmente.

In conclusione

Il sequel di Labyrinth rappresenta un'opportunità unica per rivisitare un classico del cinema fantasy e per esplorare nuove profondità in un universo già ricco di magia e mistero.

Sotto la guida di Robert Eggers, questo progetto ha il potenziale per diventare un nuovo capitolo iconico del genere, mantenendo viva l'eredità di David Bowie e aprendo le porte a un pubblico ancora più vasto.

 

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