23 Jan, 2025 - 16:52

Caso Paganelli, sulla scarcerazione di Dassilva la Cassazione rinvia al Riesame: cosa succede adesso?

Caso Paganelli, sulla scarcerazione di Dassilva la Cassazione rinvia al Riesame: cosa succede adesso?

La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso avanzato dagli avvocati Riario Fabbri e Andrea Guidi contro la decisione del Riesame, che lo scorso 9 settembre aveva confermato il carcere per Louis Dassilva, unico indagato per l'omicidio di Pierina Paganelli. Il testimone passerà ora al Tribunale della Libertà di Bologna, che dovrà riconsiderare la sussistenza delle esigenze cautelari per il 35enne.

La decisione della Cassazione sulla scarcerazione di Dassilva

Secondo quanto riportato dall'Ansa, la decisione della Cassazione potrebbe essere stata influenzata dalla parziale mancanza di motivazioni che la difesa di Dassilva aveva lamentato in relazione alla sentenza del Riesame. Contestualmente, potrebbe aver avuto un ruolo l'omessa trasmissione al Tribunale di alcuni documenti video relativi alla Cam 3.

I documenti in questione, sostengono gli avvocati Fabbri e Guidi, potrebbero dimostrare che - a differenza di quanto affermato dall'accusa - l'uomo ripreso dalla telecamera di una farmacia di via del Ciclamino la sera del delitto non fosse Dassilva.

"Dopo il 9 settembre (data del verdetto del Riesame, ndr) molte cose sono cambiate e sono sopraggiunti fattori nuovi", aveva detto ieri, 22 gennaio 2025, dopo l'udienza in Cassazione, l'avvocato Guidi, aggiungendo che Dassilva si trovasse "in serena attesa".

Il servizio mandato in onda da Storie Italiane il 22 gennaio 2025

Attraverso un comunicato stampa, lui e il collega fanno ora sapere:

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La difesa accoglie con favore la decisione della Suprema Corte. Si ripone inoltre fiducia nei risultati che emergeranno dagli incidenti probatori che si svolgeranno a febbraio. Lì il quadro indiziario sarà sicuramente molto più definito e si provvederà a valutare richiesta di revoca della misura di custodia cautelare. 

Cosa succede adesso? Attesa per il Riesame

Nonostante la decisione della Cassazione, Dassilva, detenuto dal 16 luglio scorso, resterà in carcere. Per un'eventuale scarcerazione, dovrà infatti attendere la rivalutazione delle esigenze cautelari da parte del Riesame, che lo scorso settembre, confermando la decisione del gip Vinicio Cantarini, aveva così motivato la sua permanenza in cella:

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Si tratta di una mentalità che non conosce limiti alle proprie possibilità di azione e che contempla come possibile la soppressione di vita umana se questa ostacola un suo piano. 

Concentrandosi, inoltre, sull'"inaffidabilità" dell'indagato e del suo alibi, che dipende - in sostanza - dalle dichiarazioni della moglie Valeria Bartolucci, secondo cui la sera dell'omicidio della Paganelli avrebbero guardato un film insieme. 

Omicidio Paganelli, la ricostruzione dell'accusa

Secondo l'accusa, Dassilva avrebbe ucciso la vicina di casa per paura che scoprisse la sua relazione extraconiugale con la nuora Manuela Bianchi e che ne parlasse con la moglie Valeria Bartolucci, con tutte le conseguenze che ciò avrebbe comportato per lui.

I fatti risalgono alla sera del 3 ottobre 2023. Pierina Paganelli, 78 anni, fu colta di sorpresa mentre rientrava da un incontro dei Testimoni di Geova e colpita con 29 coltellate sulla rampa d'accesso al garage del condominio in cui viveva, a Rimini. Il suo corpo fu ritrovato solo la mattina successiva.

Il punto di vista della difesa dell'indagato 

Dassilva ha sempre sostenuto di essere estraneo ai fatti. Secondo i suoi legali, questa posizione sarebbe corroborata dal fatto che sulla scena del crimine non sono state trovate tracce di Dna a lui riconducibili. 

Non è tutto. C'è, infatti, anche la questione del soggetto ripreso dalla Cam 3, sulla cui identità dovrà fare una volta per tutte chiarezza l'incidente probatorio in programma per le prossime settimane. Si aspettano sviluppi.  

Una sintesi per punti del caso

  • Accoglimento del ricorso in Cassazione: la Corte di Cassazione ha accolto il ricorso degli avvocati di Dassilva contro la decisione del Riesame, che a settembre aveva confermato il carcere per il loro assistito, unico indagato per l'omicidio di Pierina Paganelli. Il Riesame dovrà ora rivalutare le esigenze cautelari.
  • Dubbi sulla prova video: la difesa di Dassilva sostiene che alcuni documenti video relativi alla Cam 3 e non cosegnati al Riesame potrebbero dimostrare che l'uomo ripreso dopo il delitto non fosse Dassilva, contrariamente a quanto affermato dall'accusa. 
  • Ricostruzione dell'accusa: l'accusa sostiene che Dassilva abbia ucciso Paganelli per paura che scoprisse la sua relazione extraconiugale con la nuora Manuela. Dassilva ha però sempre negato ogni coinvolgimento, presentando un alibi basato sulle dichiarazioni della moglie, che il Riesame aveva giudicato "inaffidabile".
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Sara D'Aversa
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