21 Jan, 2025 - 16:10

Approvati i referendum ora bisognerà raggiungere il quorum: torna l'idea dell'election day

Approvati i referendum ora bisognerà raggiungere il quorum: torna l'idea dell'election day

Concentrare tutti gli appuntamenti in un'unica data per consentire il raggiungimento del quorum per i referendum recentemente approvati dalla Consulta. Questa è l'idea che si sta facendo strada qualche ora dopo la decisione della Corte Costituzionale che porterà al voto gli italiani su cinque quesiti diversi nella primavera del 2025, più esattamente tra il 15 maggio e il 15 giugno. 

Quattro quesiti riguarderanno il mondo del lavoro mentre uno sarà incentrato sull'abbreviazione del processo per ottenere la cittadinanza italiana per gli stranieri. Saranno necessari solo cinque anni di residenza al posto dei dieci previsti dalle leggi attuali. Bocciato invece il referendum sull'autonomia differenziata, il ddl Calderoli era stato profondamente rivisto dalla Consulta già nel mese di gennaio e non avrebbe avuto senso fare un referendum.

Perchè l'esito del voto sia valido è necessario che venga raggiunto il quorum: serve la partecipazione di almeno il 50% più uno degli aventi diritto al voto. Si tratta di quasi 26 milioni di elettori su 50 milioni. Il rischio che i referendum non passino è alto ma alcuni tra i promotori potrebbero suggerire di concentrare il voto per tutti i quesiti in un solo giorno: l'election day era già stato proposto qualche mese fa dal fondatore di Azione, Carlo Calenda.

La proposta dell'election day

L'obiettivo dei promotori dei referendum è evitare di disperdere voti nel momento in cui sarà possibile recarsi alle urne. Serviranno ventisei milioni di voti per consentire il passaggio dei quesiti che rischiano di essere fermati dalla bassa partecipazione. Già nelle recenti elezioni regionali ed europee dello scorso anno, il tasso di partecipazione è ulteriormente calato lasciando non pochi dubbi sulla fiducia degli elettori nei confronti della politica.

Il rischio è che questi riflessi possano ripercuotersi anche sui cinque quesiti che si andranno a votare tra il 15 maggio e il 15 giugno. I referendum potrebbero svolgersi in diverse date costringendo gli aventi diritto al voto a recarsi più volte alle urne. Già in passato molti referendum sono stati fermati dalla bassa partecipazione, basti pensare a quello contro le trivelle del 2016.

Le parole di Magi (+Europa)

Quale potrebbe essere la soluzione per evitare la dispersione di consensi utili? Ieri il comitato per il referendum sulla cittadinanza ha festeggiato fuori da Montecitorio e il segretario di +Europa Riccardo Magi ha detto che era soddisfatto della scelta della Corte Costituzionale e che questo risultato è merito anche dei cittadini e di organizzazioni.

Adesso però parte una fase completamente nuova. Ora è necessario partecipare al referendum per poter portare a casa il risultato, spiega il segretario di +Europa:

virgolette
Palazzo Chigi ha giorni tutti i giorni con i media, dovrebbero invitare i cittadini a votare

 

 

Come potrebbe funzionare l'election day

Al posto di votare in date differenti, sarà necessario concentrare tutti gli appuntamenti in una sola giornata di primavera. Il ruolo delle istituzioni per il voto rimarrà tuttavia fondamentale per garantire la partecipazione dei cittadini all'appuntamento elettorale. Serviranno almeno 26 milioni di partecipanti per garantire il raggiungimento del quorum.

Due mesi fa il segretario di Azione Carlo Calenda ha proposto una soluzione simile per le elezioni del 2025 così da riuscire a portare alle urne più cittadini. I troppi appuntamenti elettorali nel corso di un anno spesso costituiscono un problema per tanti cittadini ha spiegato il fondatore di Azione durante un punto stampa.

Non resta che attendere che questa soluzione venga proposta e i suoi possibili effetti sull'esito dei referendum. Il governo, dal canto suo, ha poco interesse nell'approvazione dei quesiti che per la maggior parte rischiano di avere un effetto negativo sui programmi del centrodestra. Solo Forza Italia e Noi Moderati si sono espressi in modo positivo sul referendum per la cittadinanza dicendo che le leggi devono cambiare.

I punti salienti dell'articolo

  1. Election Day proposto: Per garantire la partecipazione ai cinque referendum del 2025 e raggiungere il quorum di 26 milioni di elettori, è stato suggerito di concentrare tutti gli appuntamenti elettorali in un'unica giornata, evitando che gli elettori debbano recarsi alle urne più volte.

  2. Cinque quesiti in agenda: I referendum riguarderanno principalmente il mondo del lavoro e la modifica della legislazione sulla cittadinanza. Il rischio di bassa affluenza è alto, considerando che il quorum richiede la partecipazione di almeno il 50% più uno degli aventi diritto.

  3. Supporto politico e istituzionale: Il segretario di +Europa, Riccardo Magi, ha sottolineato l'importanza della partecipazione per il successo dei referendum. Carlo Calenda aveva già proposto un election day per le elezioni del 2025, sottolineando i problemi legati alla dispersione dei voti in troppe giornate elettorali.

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Francesco Fatone
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