21 Jan, 2025 - 12:44

Insediamento di Trump: perché quello di Elon Musk non era un saluto fascista

Insediamento di Trump: perché quello di Elon Musk non era un saluto fascista

Ieri, durante l'insediamento di Donald Trump come 47° presidente degli Stati Uniti, Elon Musk è stato al centro di una polemica per quello che sembrava essere un saluto romano/fascista.

Ma siamo certi sia davvero così?

Anche secondo l'Anti-Defamation League e il rappresentante italiano di Musk, Andrea Stroppa, il gesto non aveva connotazioni fasciste. Perché? Ecco i motivi.

Perché quello di Elon Musk, ieri, non era un saluto né romano né fascista

Ieri, al gala di insediamento di Donald Trump, un felicissimo e allegro Elon Musk ha tenuto un discorso entusiasmante, durante il quale ha salutato la folla di presenti.

Di certo il suo saluto non è stato dei più classici: si è schiaffeggiato la mano destra sul petto e poi ha lanciato il braccio destro verso l'alto, in diagonale e con vigore. Lo ha fatto due volte. La sua espressione facciale era una strana miscela di amore e rabbia.

Ma la sua frase, dopo il saluto, è chiara: "My heart goes out to you", ovvero: "Il mio cuore è con voi". Ecco spiegato il gesto di toccarsi il cuore e alzare il braccio verso la folla.

Ecco il video grazie al canale de Il Sole 24 Ore:

Non l'avesse mai fatto. Nel giro di pochi secondi sui social, ma anche sui giornali online, si parlava già di "saluto romano", di "saluto fascista". Addirittura il Guardian afferma che Musk ha fatto "saluti fascisti consecutivi". 

Ma davvero pensate che l'uomo più ricco al mondo, abbia deciso all'improvviso, durante un insediamento in mondovisione, di svelare a tutti di essere un fan di Hitler?

Vi sembra realistico?

Se solo tutti gli accusatori si fossero presi la briga di guardare l'intera clip, avrebbero scoperto che Musk ha detto al pubblico "Il mio cuore è con voi". Ed è per questo che si è battuto il petto e poi ha rivolto il braccio verso la folla.

Come ha detto Batya Ungar-Sargon su Newsweek, non si tratta di un nazista che si rivela dinanzi al mondo intero, ma "un uomo con la sindrome di Asperger che ha lanciato esuberantemente il suo cuore alla folla"

Lo stesso Musk ha risposto agli attacchi dicendo che i suoi oppositori avevano bisogno di trovare "trucchi sporchi migliori" e che accusare sempre tutti di essere nazisti ha stancato.

Anche l'Anti-Defamation League, la ONG che combatte l'antisemitismo, è scettica sulle assurdità delle accuse contro Musk e ha risposto:" ha fatto un gesto imbarazzante in un momento di entusiasmo, non un saluto nazista", ha affermato. 

L'accusa contro Musk è un segnale di disperazione

C'è un fortissimo sentore di disperazione nell'accusa assurda rivolta contro Musk. La sinistra mondiale non ha ancora compreso che non risalirà la china chiamando fascista chiunque non gli piaccia.

Questa accusa è diventata talmente abusata che rischia di sminuire pesantemente i crimini dell'era nazista e fascista paragonando la politica di questi ultimi anni con la barbarie unica di quegli anni. 

Assurdo che chiunque non sia di sinistra venga tacciato di essere un fascista. Perché in questo modo si chiude la conversazione e non si permette all'altro di controbattere.

Ma forse si tratta solo di rabbia, di disperazione, derivanti dalla consapevolezza e dalla paura di essere lasciati indietro, rispetto alla nuova era che sta iniziando, chiaramente conservatrice.

La cosa più assurda è che questo tipo di sinistra che accusa di fascismo chiunque non la pensi come lei, è la stessa che ha marciato spalla a spalla con i jihadisti che invocavano ulteriori attacchi alla nazione ebraica, durante le manifestazioni pro Palestina.

Che ha sventolato cartelli con la Stella di David mutilata con la svastica nazista per sottintendere che gli ebrei ora sono nazisti e che ha partecipato a manifestazioni in cui le persone hanno fatto saluti nazisti in faccia agli ebrei.

In conclusione

Le polemiche sul gesto di Elon Musk durante l'insediamento di Donald Trump appaiono, in conclusione, eccessive e strumentali.

È evidente che si è trattato di un gesto mal interpretato, amplificato da chi cerca costantemente motivi di divisione e scontro.

L'episodio dimostra quanto sia diventato facile accusare di fascismo chiunque non si allinei a determinate posizioni ideologiche, ignorando il contesto o le spiegazioni dirette.

Continuare su questa strada rischia di banalizzare la gravità dei crimini storici legati al nazismo e al fascismo, svuotando di significato accuse che dovrebbero essere rivolte con estrema cautela. 

 

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Immacolata Duni
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