Sono passati 29 anni da quella fatidica notte del 1996, quando il rapper Tupac Shakur fu ucciso a colpi di arma da fuoco.
Il mistero del suo omicidio non è mai stato risolto, anzi, con il tempo si infittisce con nuove rivelazioni.
Adesso l'uomo che nel 2023 è stato arrestato per questo omicidio, punta il dito contro Sean "Diddy" Combs, aggiungendo un nuovo capitolo a questa intricata vicenda. Scendiamo nei dettagli.
Diddy ha offerto davvero "milioni" di dollari per l'assassinio di Tupac Shakur?
Un interrogatorio della polizia mai trasmesso ha fatto venir fuori il nome di Puff Daddy, in relazione all'omicidio di Tupac Shakur, ucciso a colpi di arma da fuoco a Las Vegas il 13 settembre 1996.
Il suo omicidio è rimasto risolto per decenni, sino al 2023, quando è stato arrestato Duane Keefe D Davis, ovvero l'attuale accusatore di Puff Daddy.
Per dovere di cronaca dobbiamo dire che il Sean Diddy Combs non è mai stato indagato per tale crimine.
Duane "Keefe D" Davis è stato accusato di omicidio e arrestato soprattutto a causa di una sua confessione del 2008, in cui ammetteva di essere coinvolto nell'omicidio di Tupac.
Ma un interrogatorio fatto a Davis nel 2009 e mai ascoltato prima, farebbe venire fuori il nome di Diddy.
Durante l'interrogatorio, infatti, Davis, che continua a proclamarsi innocente, ha dichiarato al detective Long del dipartimento di polizia metropolitana di Las Vegas, che lui non ha ucciso materialmente il rapper, ma ha guidato altri tre membri dei Southside Crips nell'esecuzione del crimine.
E poi, secondo quanto riportato da The Sun, alla domanda diretta di Long sull'eventuale coinvolgimento di Diddy nell'omicidio, Davis avrebbe risposto affermativamente.
Secondo Davis, Diddy disse di fronte ad almeno 45 persone che la ricompensa per uccidere Knight e Shakur sarebbe stata di "tanti fottuti milioni".
Questa trascrizione ora viene usata contro Davis per farlo restare in carcere e Diddy non è mai stato un sospettato per l'omicidio di Tupac.
Lui stesso, nel 2011 dichiarò s LA Weekly: "Questa storia è pura finzione e completamente ridicola".
Puff Daddy è attualmente in carcere con le accuse di traffico sessuale e racket, violenza sessuale e minacce. E le accuse di violenza sessuale contro di lui sono in costante crescita.
Diddy si è dichiarato non colpevole ed è detenuto al Metropolitan Detention Center di Brooklyn in attesa del processo, previsto per il 5 maggio.
I suoi avvocati stanno facendo di tutto per dimostrare la sua innocenza. Ultimamente hanno anche inviato una lettera al giudice federale che supervisiona il suo caso, chiedendo ai procuratori di fornire i video delle cosiddette feste "freak off" menzionati nell'atto di accusa.
Secondo la difesa, questi video dimostrerebbero che l'attività sessuale tra Combs e una delle presunte vittime era assolutamente consensuale.
"Contrariamente a quanto il governo ha indotto questa Corte e l'opinione pubblica a credere, i cosiddetti 'Freak Offs' erano attività sessuali private tra adulti pienamente consenzienti coinvolti in una relazione a lungo termine", hanno affermato gli avvocati difensori Marc Agnifilo e Teny Gerago.
Al contrario, gli inquirenti hanno affermato che questi video sono la prova che Combs ha costretto, drogato e rapito donne ad avere rapporti sessuali e ha assoldato delle prostitute affinché si unissero a loro.
Gli avvocati sostengono inoltre che il governo stia cercando di "controllare l'attività sessuale non confermata" e che, al contrario, i video proveranno l'innocenza di Combs.
Contrariamente a innumerevoli resoconti sensazionalistici dei media, secondo gli avvocati questi video non mostrerebbero feste a base di sesso. Non ci sarebbero telecamere segrete, orge, altre celebrità coinvolte, tunnel sotterranei, minorenni e nemmeno un accenno di coercizione o violenza.
La procura non ha rilasciato ancora alcuna dichiarazione. Vi terremo aggiornati.