Il Napoli, almeno in parte, ha già metabolizzato l'addio di Kvicha Kvaratskhelia. L'attaccante georgiano, fresco di trasferimento al Paris-Saint Germain, fa già parte del passato degli azzurri. Il Napoli ha accettato la sua cessione ed è andato subito avanti, lanciando una risposta importante nel big match giocato ieri sera in casa dell'Atalanta. Una partita combattutissima quella del Gewiss Stadium, che ha visto i partenopei prevalere e di conseguenza allungare in testa alla classifica.
Il Napoli ha messo a segno il sesto colpo consecutivo in campionato, passando con un 2-3 spettacolare a Bergamo. Una sconfitta pesantissima per la Dea, che ha compresso sensibilmente la propria corsa verso lo Scudetto scivolando addirittura a -7 dagli azzurri. Politano, McTominay e Lukaku hanno fatto dimenticare almeno per una notte Kvaratskhelia, che ha assistito dalla tribuna alla sfida vinta dal Paris Saint-Germain in casa del Lens.
Il Napoli a Bergamo ha dato la miglior dimostrazione possibile, passando su un campo difficile in una situazione delicata. Non è certamente facile guardare al futuro senza Kvaratskhelia, uno dei protagonisti dello Scudetto vinto nel 2023 che ha lasciato un segno importantissimo a Napoli. Kvara non è stato soltanto 107 presenze e 30 gol, conditi da 29 assist totali nell'arco di due anni e mezzo.
Kvara è stata una luce forte nel cielo di Napoli, un talento che difficilmente andrà via dal cuore di chi l'ha ammirato dal vivo o anche da cara. Ma Kvara in un certo senso è stato amato anche da chi non tifa o tifava Napoli, un campione che mette d'accordo tutti e che non si vedeva da tempo in Italia.
Ma la forza del Napoli, adesso a +6 sull'Inter che deve comunque giocare ancora due partite, sembra proprio quella di un gruppo capace di superare ogni cosa. Conte ha preso di petto la situazione Kvaratskhelia, accettando con onestà il suo passaggio al Paris Saint-Germain e preservando la propria squadra da ogni influenza negativa. Il tecnico azzurro ha chiaramente messo davanti il gruppo rispetto al singolo, dando almeno l'impressione di dimenticarsi in un attimo di Kvara.
Il Napoli ha vinto ma anche sofferto contro l'Atalanta, capace di portarsi in vantaggio con Retegui dopo un quarto d'ora. Ma gli azzurri non si sono disuniti, completando una rimonta nell'arco di tredici minuti di gioco: prima il pareggio di Politano e poi il sorpasso di McTominay, imbeccato da Anguissa. Ma gli azzurri nel secondo tempo sono stati raggiunti ancora dalla Dea, che ha firmato il 2-2 con Lookman.
E da qui i nerazzurri sono chiaramente rientrati in partita, rischiando anche di completare una controrimonta ai danni del Napoli. Il pareggio della Dea, come ammesso dallo stesso Conte nel post-gara, è stata una mazzata forte dal punto di vista psicologico per il Napoli. Poteva ammazzare chiunque, ma non gli uomini di Conte, che hanno risolto tutto a dieci minuti dal novantesimo.
Il merito va diviso a metà tra Anguissa e Lukaku: il centrocampista ha preso la misura per un altro passaggio perfetto, il belga ha letto le sue intenzioni andando ad insaccare di testa il definitivo 2-3. Una rete utilissima per il Napoli, che è volato a quota 50 in classifica. Il Napoli chiaramente potrà risentire dell'assenza di Kvara, un giocatore importante sotto ogni punto di vista.
Questa lacuna però è già stata colmata da un collettivo di alto livello, forse il migliore di tutta la Serie A. Non che il Napoli non abbia alternative, visto che è pronto a piazzare un colpo sulla fascia sinistra proprio per sostituire Kvara. Intanto il Napoli si gode un ottimo Neres, divenuto un titoralissimo della formazione di Conte. Gli azzurri quindi hanno lanciato un segnale importante, soprattutto in vista della prossima super sfida contro la Juventus: un test da non sbagliare, per piazzare la settima vittoria di fila.
Il Quotidiano Online dell'Ateneo
Niccolò Cusano di Roma
Quotidiano telematico. Registrato al n.12/2015 del 21 gennaio 2015 Tribunale di Roma.
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