18 Jan, 2025 - 13:13

Suzanna Kocibelli ritrovata senza vita: il cadavere nel Tevere

Suzanna Kocibelli ritrovata senza vita: il cadavere nel Tevere

Si sono concluse nel peggiore dei modi le ricerche di Suzanna Kocibelli, la 63enne di origine albanesi scomparsa da Roma il 10 gennaio 2025. 

La donna si era allontanata nella mattinata di venerdì e aveva fatto perdere le sue tracce. 

I familiari, preoccupati, avevano denunciato la sparizione alle forze dell'ordine e contattato il Comitato Scientifico Ricerca Scomparsi OdV con l'intento di riportarla sana e salva nel minor tempo possibile. 

Suzanna Kocibelli: il ritrovamento

Non c'è stato nulla da fare per la donna. Le spoglie mortali sono state ritrovate nel pomeriggio del 15 gennaio dai carabinieri del compagnia di Roma Cassia. 

L'intervento di recupero della salma è avvenuto nel primo pomeriggio e, a segnalare il rinvenimento, in via Fornace Vignolo, sono stati alcuni addetti del personale Enel.

Gli operatori, in servizio nella diga del fiume Tevere, hanno visto riemergere il corpo senza vita della 63enne, ponendo così fine all'intenso lavoro di ricerca delle autorità e delle associazioni no-profit. 

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Le notizie che non vorremmo dare, ci dispiace Suzanna non c'è più. In nostro abbraccio sincero alla sua famiglia

Nessun segno di violenza sulla salma

Il medico legale ha stabilito che il decesso è avvenuto nei giorni antecedenti al ritrovamento del corpo.

Sui resti non sono stati trovati segni di violenza e non è al momento nota la causa della morte. 

Ciò che è certo è il dolore dei familiari, che hanno perso rispettivamente una moglie, una madre e una persona sensibile, empatica e sempre pronta ad aiutare gli altri. 

La dinamica della scomparsa

Come spiegato in un'intervista di Tag24 al Comitato Scientifico Ricerca Scomparsi OdV, fonte attendibile e corretta sulla vicenda, Suzanna, residente nella frazione di Prima Porta, è uscita nel mattino di venerdì mentre il figlio dormiva e il marito doveva ancora rientrare dal lavoro. 

Ha lasciato nell'abitazione tutti i suoi effetti personali: documenti d'identità, smartphone e la borsa che portava sempre con sé.

Come spesso accade in casi relativi a persone scomparse, l'allontanamento senza oggetti di prima necessità, non è mai un buon segno.

Può rappresentare potenzialmente due scenari: un'uscita d'impulso per schiarirsi le idee o un fatale punto di non ritorno

La 63enne stava attraversando un periodo di fragilità

Negli ultimi mesi, l'anziana stava conducendo con impegno una lotta per la salute mentale, affincata da tutte le persone a lei care. 

Nessuna segnalazione di avvistamento è pervenuta nei giorni successivi alla scomparsa, nonostante l'impegno congiunto di Penelope Lazio OdV e l'appello in diretta realizzato dalla trasmissione "Chi l'ha visto?", volto a contribuire a una diffusione massiva dell'identikit su scala nazionale. 

Sui social network si è creata sin da subito una massiva catena di condivisioni, un impegno collettivo, al fine di concludere con un lieto epilogo la vicenda, ma non è stato purtroppo possibile. 

Due tragedie: trovato il cadavere di Massimo Raffi

Un'altra tragedia ancora difficile da accettare è quella di Massimo Raffi, guardia giurata e sindacalista benvoluto da tutti. 

L'uomo, residente a Montelibretti, comune in provincia di Roma, era scomparso da quartiere Torrevecchia nella Capitale, il 1 gennaio 2025 a bordo della sua automobile, un'Audi A4, nella notte di mercoledì.

Nelle ore successive all'allontanamento, il vigilante aveva chiamato diverse conoscenze. Il contenuto di tali conversazioni resta secretato e non accessibile alla stampa, presumibilmente a tutela dei diritti della sfera del privato. 

Come accaduto per Suzanna Kocibelli, il 42enne stava vivendo un periodo complicato.

Nonostante le reiterate sollecitazioni a rientrare a casa da parte di parenti, amici e colleghi di lavoro, l'uomo è stato ritrovato privo di vita dai carabinieri del comando locale di Monterotondo.

Il rinvenimento del cadavere è avvenuto indicativamente tra le 12 e le 13 a Castelnuovo di Porto. Non sono noti i dettagli della morte, ma sarebbe morto presumibilmente per un colpo d'arma da fuoco. 

 

 

 

 

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Antonio Preziosi
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