Le prime avvisaglie erano arrivate già dopo la Supercoppa. I nerazzurri hanno preso una bella batosta in finale contro il Milan, rimontati in mezz'ora dai rossoneri, che hanno recuperato i due gol di scarto e segnato il 3-2 negli ultimi minuti. Un risultato che l'Inter non sembra aver superato, perché, ritornati in Serie A, gli uomini di Inzaghi non sono più gli stessi.
Possiamo definirlo un momento negativo o magari una crisi; comunque sia, i dati parlano chiaro. Mai la formazione meneghina ha giocato così male nell'era Inzaghi.
Più che i risultati, è il gioco espresso da Inzaghi ad allarmare. Nell'ultimo match contro il Venezia, infatti, i nerazzurri avevano giocato male e rischiato tanto, ma erano riusciti a portare a casa la vittoria. Col senno di poi, non c'è dubbio che la fortuna abbia giocato un ruolo fondamentale in laguna. I veneti avevano anche preso un palo incredibile nel finale, che aveva salvato l'Inter.
Ma la fortuna non dura per sempre: quando il gioco non va, è molto più probabile che i risultati fatichino ad arrivare. E infatti è bastato incontrare una squadra più organizzata, come il Bologna, per patire le difficoltà riscontrate in precedenza. Quel che è peggio è che i milanesi non sono riusciti a vincere neppure tra le mura di casa, che fino a ora era una fortezza.
Il Bologna parte molto determinato al Meazza: dopo appena 9 minuti di gioco costruisce la prima grande occasione per passare in vantaggio con Moro, che recupera palla sulla trequarti dell'Inter e scaglia un gran destro che Sommer respinge. Tuttavia, il gol non tarda ad arrivare. Sei minuti dopo Moro non è soddisfatto e colpisce al volo da fuori area, con Castro che devia il tiro quel tanto che basta per ingannare Sommer. Lo svizzero non può arrivarci e guarda solo il pallone infilarsi in porta.
Come purtroppo accaduto più volte in questa stagione, però, la squadra di Italiano non riesce a gestire il vantaggio: un intervento dubbio di Bastoni su Odgaard dà il via alla ripartenza dell’Inter. Thuram fa partire una bellissima azione con il tacco che serve Dimarco, che capisce tutto e si inserisce in corsa, il cui sinistro viene respinto da Skorupski. Sulla ribattuta ci va Dumfries, che pareggia i conti. Il pareggio dà nuova energia ai nerazzurri, che iniziano a spingere con intensità e trovano il gol del vantaggio prima dell'intervallo.
La squadra di Italiano, però, non molla e dimostra di rimanere in partita, e lo fa al 64° minuto, quando arriva il gol del pareggio: un cross profondo dalla sinistra trova Orsolini, che controlla con classe e serve Holm. Il terzino colpisce di prima intenzione, scagliando un tiro potente che si infrange sul palo prima di insaccarsi, lasciando Sommer senza scampo.
Quel che è certo è che gli uomini di Italiano ottengono un punto fondamentale e, soprattutto, meritato. Ora l'Inter deve dimostrare ai suoi tifosi che questo è solo un momento; anche perché c'è un motivo valido per cui lottare, e si chiama scudetto. Con questo pareggio il Napoli di Antonio Conte resta a distanza di tre punti e lascia indietro i nerazzurri, che ora devono dare immediatamente una reazione se non vogliono perdere il passo dei partenopei.
La formazione meneghina ha davanti una grossa opportunità da non fallire: alla prossima partita i nerazzurri ospiteranno l'Empoli, che sta vivendo, altrettanto, un momento difficile e non riesce più a ottenere risultati positivi: lo dimostra l'ultima sconfitta in casa contro il Lecce per 3-1. Inzaghi può approfittarne per interrompere questa serie negativa.