15 Jan, 2025 - 18:33

Valditara presenta la nuova riforma della scuola: cosa prevede e perchè provocherà polemiche

Valditara presenta la nuova riforma della scuola: cosa prevede e perchè provocherà polemiche

Maggiore attenzione alla storia italiana, lo studio della Bibbia alle elementari e l'introduzione del latino alle scuole medie. Queste sono solo alcune delle novità previste dalla riforma della scuola voluta dal ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara. Il titolare del dicastero ha spiegato tutte le nuove disposizioni in vista dell'anno scolastisco 2026\2027 in un'intervista al quotidiano Il Giornale.

Le Nuove Indicazioni Nazionali, messe appunto da una commissione incaricata dal ministro, prevedono anche l'eliminazione della geostoria - materia spesso al centro di contestazioni dal 2008 quando venne introdotta con la riforma dell'allora ministro Gelmini.

Spazio anche alla musica. Dalle elementari sarà possibile studiare la storia e la cultura della musica, maggiore attenzione sarà dedicata anche alla grammatica e alla letteratura. La riforma coinvolgerà per lo più le elementari e le scuole medie.

La riforma di Valditara: cosa prevede

Il ministero dell'Istruzione punta a rivoluzionare il mondo della scuola e lo fa partendo dalle elementari e dalle medie. Nella riforma voluta da Valditara e stesa assieme a un commissione di esperti sono previste modifiche ai programmi scolastici: partendo dalle elementari è possibile vedere una maggiore attenzione sulla comprensione del testo, sulla memorizzazione di poesie e di filastrocche e sullo studio dell'arte. Maggiore attenzione sarà dedicata anche alla grammatica.

L'obiettivo è migliorare le capacità di comprensione dei testi da parte dei bambini. Una necessità dettata soprattutto dai recenti dati raccolti dall'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) secondo i quali l'Italia registra un punteggio molto basso in Europa. Il 35% degli italiani ha un punteggio di 0 o di 1 su 5 nella comprensione dei testi.

Ci sarà più spazio per la letteratura e all'educazione musicale nel corso delle scuole elementari, secondo quanto emerge dall'intervista di Valditara a Il Giornale. Infine sarà dato spazio anche allo studio della Bibbia alle elementari.

La rivoluzione nelle scuole medie

Grande novità delle medie è il ritorno del latino, come lingua curriculare che si potrà scegliere di studiare dal secondo anno. Sarà dedicato maggiore spazio anche allo studio dell'epica nel corso della scuola primaria riportando così sui banchi l'Iliade, l'Odissea e l'Eneide affiancati anche da testi contemporanei. I nomi che trapelano sono quelli di Stephen King o della saga di Percy Jackson.

Sono coinvolte anche le superiori in questo percorso con l'abolizione dello studio della geostoria. La materia, introdotta con la riforma Gelmini, aveva l'iniziale scopo di unire storia e geografia. Si va verso una nuova separazione delle due materie? Il ministro vuole ridare spazio alla storia "senza sovrastrutture ideologiche" e con particolare attenzione alle vicende italiane, europee e occidentali.

Sarà dunque dedicata grande attenzione alla storia dei popoli che hanno abitato la nostra penisola, dando uno sguardo più "nazionale" allo studio della storia nel corso delle medie e delle elementari. Un'operazione, a detta del ministro, volta a indagare e conoscere le nostre origini.

Cosa si contesta alla nuova riforma

Non mancheranno polemiche per questa nuova riforma voluta da Valditara. L'introduzione della Bibbia potrebbe far discutere per via dell'introduzione di un testo sacro all'interno di un contesto, come la scuola pubblica, considerata laica. Contestabile anche la scelta dell'eliminazione della geostoria che, sebbene contestata, in passato ha consentito di portare a termine i programmi di studio resi troppo densi dalla precedente separazione delle materie.

Questa non è certo la prima riforma portata avanti dal ministro negli ultimi tre anni. A luglio è stato approvato il disegno di legge di riforma tecnico-professionare che introduce il modello della filiera 4+2. A ottobre invece è entrata in vigore la riforma del voto in condotta.

Passi in avanti per la scuola pubblica negli ultimi due anni che si trova rivoluzionata rispetto al passato. Non resta che attendere per vedere i possibili risultati nelle scuole tra qualche anno

L'articolo in sintesi: i punti salienti

  • Riforma dell'istruzione e nuove materie: La riforma voluta dal Ministro Valditara prevede modifiche significative nei programmi scolastici, in particolare nelle scuole elementari e medie. A partire dalle elementari, ci sarà un maggiore focus sulla comprensione del testo, l'arte, la grammatica, la musica e lo studio della Bibbia. Nelle scuole medie, ritornerà lo studio del latino e verrà dato spazio all'epica, con letture classiche affiancate da testi moderni come quelli di Stephen King e Percy Jackson.

  • Abolizione della geostoria e attenzione alla storia italiana: Nelle scuole superiori, la riforma prevede l'abolizione della geostoria e la separazione delle materie di storia e geografia. L'obiettivo è dare maggiore spazio alla storia italiana, europea e occidentale, con un focus sulle origini dei popoli che hanno abitato l'Italia.

  • Controversie e critiche: La riforma ha suscitato polemiche, in particolare per l'introduzione dello studio della Bibbia nelle scuole elementari, che potrebbe entrare in contrasto con il principio di laicità del sistema scolastico pubblico. Inoltre, l'abolizione della geostoria è stata criticata da chi ne difendeva la funzione di unire storia e geografia.

 

 

 

 

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Francesco Fatone
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