16 Jan, 2025 - 08:38

Perché è stato arrestato il presidente deposto della Corea del Sud Yoon Suk-yeol?

Perché è stato arrestato il presidente deposto della Corea del Sud Yoon Suk-yeol?

La crisi politica in Corea del Sud non si arresta. Tutto è iniziato il 3 dicembre, quando il presidente Yoon Suk-yeol ha dichiarato la legge marziale d’emergenza. Yoon ha revocato la misura straordinaria dopo sei ore. L’episodio ha attirato l’attenzione dell’opinione pubblica e continua a influenzare la politica sudcoreana.

Yoon è stato indagato per insurrezione. All’alba del 15 gennaio, è stato arrestato nella sua residenza per essere interrogato. Si attende ora la decisione della Corte costituzionale per confermare il suo impeachment.

Arrestato Yoon Suk-yeol: le accuse 

Il tribunale distrettuale occidentale di Seul ha approvato il mandato di arresto per il presidente deposto Yoon Suk-yeol. Il provvedimento è stato emesso in relazione alla breve dichiarazione di legge marziale dello scorso 3 dicembre. Gli inquirenti intendono interrogarlo sulle accuse di insurrezione.

Il tribunale ha respinto l’ingiunzione presentata dagli avvocati di Yoon per annullare il mandato. Le autorità hanno affrontato difficoltà nell'eseguire l’arresto, poiché l’ingresso della sua residenza, situata nel centro di Seul, era protetto da guardie militari e servizi di sicurezza.

L'arresto, avvenuto il 15 gennaio, ha posto fine allo stallo legale. Yoon è diventato il primo capo di Stato sudcoreano ad essere arrestato. Il leader ha dichiarato:

virgolette
Ho deciso di comparire davanti al CIO, nonostante si tratti di un'indagine illegale, per evitare qualsiasi sgradevole spargimento di sangue.

Secondo i media, ha già dichiarato la sua intenzione di collaborare con gli investigatori. Dopo oltre 10 ore di interrogatorio è stato trasferito al centro di detenzione di Seul.

In base alla legge, Yoon può essere trattenuto fino a 48 ore, quindi fino al mattino del 17 gennaio. Se venisse approvato un nuovo mandato, potrebbe rimanere in custodia fino a 20 giorni prima del processo.

Dalla presidenza alla detenzione: la caduta di Yoon Suk-yeol

Yoon ha scatenato una crisi politica che si sta aggravando col passare del tempo. Il 3 dicembre, ha dichiarato la legge marziale d’emergenza. Le proteste scoppiate in risposta a quella decisione lo hanno spinto a revocarla dopo sei ore. Successivamente, ha affermato di aver agito per contrastare "forze antistatali che hanno scatenato il caos". Secondo Yoon, la maggioranza parlamentare dell’opposizione stava paralizzando l’operato del governo.

È stato messo sotto accusa e sospeso dall’incarico presidenziale. Nel frattempo, le autorità sudcoreane hanno avviato un’indagine penale contro di lui.

Verrà destituito ufficialmente solo se l'impeachment sarà confermato dalla Corte costituzionale. La rimozione definitiva dall'incarico richiede il voto di almeno 6 degli 8 membri dell’Alta corte. Il 14 dicembre è iniziato il processo per l'impeachment di Yoon Suk-yeol, tuttavia, è stato rinviato poiché il presidente deposto non si è presentato. Gli osservatori ritengono che la sentenza potrebbe essere emessa già a febbraio.

Le implicazioni politiche dell’arresto per la Corea del Sud

Il leader del partito di opposizione, Park Chan-dae, ha accolto con favore la notizia dell'arresto di Yoon, definendolo “il primo passo verso il ripristino dell'ordine costituzionale, della democrazia e dello stato di diritto”. Le sue dichiarazioni riflettono la crescente polarizzazione tra conservatori e progressisti. Tuttavia, il paese sta attraversando un periodo di profonde incertezze.

Il parlamento sudcoreano ha votato a favore dell’impeachment di Yoon, portando il primo ministro Han Duck-soo ad assumere l'incarico dopo la sospensione del presidente 64enne. Come presidente ad interim, Han era incaricato di calmare la crisi politica esplosa nel paese, ma appena due settimane dopo, anche lui è stato messo sotto accusa dai legislatori. Attualmente, il ministro delle Finanze, Choi Sang-mok, ricopre il ruolo di capo dello Stato ad interim.

Il futuro politico della Corea del Sud resta incerto, dato che la decisione della Corte costituzionale potrebbe accentuare ulteriormente la polarizzazione. Tuttavia, l’inasprimento dello scontro tra le fazioni politiche potrebbe minare la stabilità istituzionale del Paese. La capacità delle istituzioni di gestire questa delicata fase sarà cruciale per evitare ripercussioni durature sulla stabilità politica e sociale.

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Nazlican Cebeci
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