15 Jan, 2025 - 13:04

Fratelli d'Italia lancia una petizione contro le aggressioni alle forze dell'ordine: i dati del Viminale

Fratelli d'Italia lancia una petizione contro le aggressioni alle forze dell'ordine: i dati del Viminale

Una petizione a sostegno delle forze dell'ordine, a seguito soprattutto delle recenti aggressioni. Questa è la proposta di Fratelli d'Italia già online in vista di possibili novità dal punto di vista legislativo con il ddl Sicurezza. Il centrodestra nel frattempo prepara anche un'ulteriore legge per la tutela delle forze dell'ordine e denuncia una escalation di violenza negli ultimi giorni. Dopo gli episodi dello scorso Capodanno a Milano, le violenze nel corso del corteo in memoria di Ramy a Bologna e la bomba contro la caserma dei Carabinieri di Borgo San Lorenzo - in provincia di Firenze - era necessaria, secondo il partito di governo, un'azione decisa.

Il governo nel frattempo continua a lavorare al ddl Sicurezza che potrebbe tornare alla Camera dei deputati per una terza lettura delle correzioni del testo. Nel frattempo la Lega ha presentato una proposta di legge sul gratuito patrocinio per le forze dell'ordine che va, per certi versi, quasi a sostituire l'articolo 22 del disegno di legge voluto dal governo Meloni. Con un atto del genere, il Carroccio vuole ribadire quanto sia urgente approvare il ddl Sicurezza senza ulteriori modifiche al testo.

Ma i dati sulle aggressioni delle forze dell'ordine sono così allarmanti? Lo scorso dicembre, il ministero degli Interni ha pubblicato i dati riguardanti le violenze nelle piazze durante le proteste. La rilevazione svela che le violenze sono aumentate. Il governo intendere mettere un freno all'escalation di violenze registrato nel 2024 con l'arrivo del nuovo anno.

Petizione di Fratelli d'Italia contro violenze sulle forze dell'ordine

Si chiama "Basta aggressioni alle forze dell'ordine" la petizione lanciata da Fratelli d'Italia già presente online da alcune ore. A spiegare l'obiettivo della raccolta firme è il responsabile di partito, Giovanni Donzelli. Il deputato ha detto in una nota che negli ultimi giorni ci sono state diverse aggressioni agli esponenti delle forze dell'ordine ed è urgente intervenire per fermare questa pericolosa tendenza. Le violenze però sono solo una parte del problema, spiega Donzelli: 

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Da un lato c'è una pericolosa escalation di violenza, dall'altro le forze dell'ordine finiscono spesso sotto accusa

La petizione prevede inasprimento per le pene per resistenza, violenza, minaccia e lesioni al pubblico ufficiale, creazione del reato di rivolta in carcere e maggiori strumenti di difesa e tutela legale per le forze dell'ordine.

La Lega e la nuova proposta di legge

La raccolta firme aggiunge un nuovo capitolo alla legislazione sulla tutela delle forze dell'ordine in attesa dell'approvazione del ddl Sicurezza che dovrebbe arrivare a marzo 2025. Il Carroccio scalpita e presenta alla Camera dei deputati una proposta di legge per il gratuito patrocinio a tutti gli esponenti delle forze dell'ordine sotto processo per atti compiuti durante il loro lavoro.

Una pdl che "sorpassa" l'articolo 22 del ddl Sicurezza che prevede il rimborso delle spese legali per gli uomini e le donne in divisa sottoposti a processo. Non è ancora chiara la reale intenzione del provvedimento: se si tratti in effetti di un'aggiunta necessaria al ddl Sicurezza o se sia una mossa della Lega per affrettare l'iter legislativo. A questo si aggiunge anche lo scudo penale che tutelerebbe gli agenti di polizia modificando il codice di procedura penale per evitare l'iscirizione nel registro degli indagati degli esponenti delle forze dell'ordine che usano l'arma di ordinanza in casi critici.

Qualcuno invece vede la pdl come un guanto di sfida di Salvini al ministro degli Interni Piantedosi. Lo scorso anno, il vicepremier ha detto di ambire al Viminale al momento occupato dall'ex prefetto di Roma. Sullo sfondo di queste evoluzioni legislative, ci sono le proteste da parte del mondo delle associazioni che ritengono le recenti leggi pericolose per la tenuta democratica del Paese.

I numeri che danno ragione a FdI

I dati che sono arrivati dal ministero degli Interni a fine anno sono preoccupanti perchè sottolineano un'escalation di tensione contro le forze dell'ordine. Le manifestazioni sono aumentate del 9,5% rispetto al 2023 e nei 12.287 cortei sono rimasti feriti 266 agenti, un incremento del 127%. Mancano i dati precisi anche sui manifestanti contusi negli scontri. A cosa sono dovuti l'aumento delle manifestazioni e delle violenze? La maggior parte delle proteste sono legate a tematiche internazionali. 

Stando ai numeri del Viminale, sono più di 1800 quelle riguardanti la guerra in Medio Oriente. 4600 hanno riguardato temi politici o elettorali e 4100 le questioni occupazionali.Tra le manifestazioni più c'è quella verificatasi a Pisa a febbraio 2024, dopo la quale diversi poliziotti sono stati indagati, e quella del 5 ottobre 2024 a Roma terminata con violenti scontri.

Numeri che darebbero ragione al governo Meloni sulla necessità di aumentare le tutele nei confronti delle forze dell'ordine ma che sono, al contempo, pompati da uno scenario internazionale molto teso. Possibili svolte diplomatiche potrebbero portare a una drastica riduzione delle proteste più violente. Il focus delle manifestazione potrebbe spostarsi quest'anno proprio sull'approvazione del ddl Sicurezza.

L'articolo in tre punti

  1. Petizione e leggi per la tutela delle forze dell'ordine: Fratelli d'Italia ha lanciato una petizione per fermare le aggressioni contro le forze dell'ordine, chiedendo pene più severe e maggiore protezione legale. Il centrodestra propone anche leggi come il ddl Sicurezza e una proposta della Lega sul gratuito patrocinio per gli agenti sotto processo.

  2. Aumento delle aggressioni: I dati del Ministero dell'Interno evidenziano un incremento delle violenze nei cortei e manifestazioni, con un aumento delle aggressioni agli agenti e un numero crescente di feriti tra le forze dell'ordine, in particolare nel 2024.

  3. Contesto politico e internazionale: Le violenze sono legate anche a temi internazionali come la guerra in Medio Oriente e problematiche politiche ed elettorali, con manifestazioni che potrebbero continuare a crescere nel 2025, in attesa dell'approvazione del ddl Sicurezza.

 

 

 

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Francesco Fatone
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