L’esercito russo continua la propria avanzata con particolare attenzione alla regione di Donetsk. Le truppe di Mosca hanno fatto registrare significative conquiste nell’ultimo anno. Ukrinform riferisce che attualmente i combattimenti sono in corso su diversi fronti distinti. L’obiettivo della Russia è catturare Pokrovsk, un importante hub logistico considerato la porta verso l’ovest dell’Ucraina. Le truppe russe si preparano ad accerchiare la città.
L’avanzata russa assume particolare rilevanza mentre sia Kiev sia Mosca cercano di guadagnare vantaggi strategici in vista di eventuali sforzi diplomatici che potrebbero essere messi in campo dall’amministrazione di Donald Trump dopo l’insediamento del 20 gennaio.
I combattimenti alle porte di Pokrovsk proseguono intensamente. Mosca è determinata a catturare la città, considerata di cruciale importanza strategica. Kiev segnala frequentemente il verificarsi di violente per mantenere il controllo dell'area.
La roccaforte ucraina, situata a est del paese, rappresenta uno snodo logistico essenziale per i rifornimenti delle forze armate e la consegna di beni necessari alla popolazione civile. Le autorità di Kiev hanno riferito che l'esercito russo sta prendendo di mira un'autostrada che collega Pokrovsk a Dnipro, nell'Ucraina centrale, nel tentativo di interrompere le catene di approvvigionamento militare.
Russian forces recently advanced in the Toretsk and Pokrovsk directions.
— Institute for the Study of War (@TheStudyofWar) January 15, 2025
Ukrainian forces conducted a large-scale series of drone and missile strikes against military and defense industrial targets in Russia on the night of January 13 to 14. (1/3) https://t.co/qnEKqRAUMn pic.twitter.com/88CVhSz4td
Le recenti segnalazioni indicano che le truppe russe, che stavano avanzando da mesi, puntano a mettere sotto assedio la città. I funzionari ucraini hanno riportato movimenti delle forze nemiche verso sud-ovest di Pokrovsk. La caduta della città indebolirebbe ulteriormente le difese ucraine e potrebbe consentire alle truppe di Mosca di raggiungere il confine con la regione di Dnipropetrovsk, considerata una porta d'accesso verso l'ovest del paese. Una strategia simile è stata impiegata per conquistare Kurakhove, situata a sud di Pokrovsk.
A causa dei cambiamenti nella situazione sul fronte, l'Ucraina ha interrotto la produzione nella sua miniera di carbone a Pokrovsk che alimenta l'industria siderurgica del paese. Il Metinvest Group ha confermato, in una nota, la sospensione delle proprie attività nella città e ha sottolineato l'importanza della sicurezza dei propri dipendenti. Qualora la miniera di Pokrovsk dovesse cadere nelle mani di Mosca, i produttori troveranno fonti alternative di carbone in altre zone del paese. Metinvest ha elaborato un piano d'emergenza per garantire la fornitura di materie prime agli stabilimenti del Gruppo. Il piano prevede la sostituzione del carbone ucraino con quello dell'americana United Coal Company, l'uso di riserve aggiuntive e ulteriori forniture da fornitori esterni.
L'esercito ucraino difende le proprie posizioni per impedire alle forze russe di avanzare nelle aree più interne delle città. La guerra, iniziata nel febbraio 2022, ha visto significativi progressi dell'esercito russo nel 2024, soprattutto nella regione di Donetsk. Parallelamente all'avanzata verso Pokrovsk, le truppe di Mosca hanno preso il controllo dei villaggi di Neskuchne e Terny, anche questi situati nella stessa regione.
Oltre a spingere verso Pokrovsk, le forze russe hanno guadagnato terreno in altri punti strategici. L'offensiva prosegue verso la città nord-orientale di Kupiansk, nella regione di Kharkiv, e verso centri chiave come Sloviansk e Kramatorsk.
Le parti cercano di rafforzare le proprie posizioni in vista dei cambiamenti nello scenario internazionale che potrebbero portare il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca. L'insediamento del tycoon è previsto per il 20 gennaio, e la sua priorità dichiarata è quella di porre fine alla guerra entro tempi piuttosto brevi. Trump, orientato verso una politica estera più isolazionista, potrebbe spingere le parti a trovare un accordo attraverso negoziati.
Keith Kellogg, inviato per la pace in Ucraina designato da Trump, ha fissato l’obiettivo di concludere il conflitto entro 100 giorni dall'inizio del mandato presidenziale. Tuttavia, Kiev e gli alleati occidentali sollevano timori per un possibile taglio degli aiuti militari statunitensi all'Ucraina.
I consiglieri del neo presidente continuano a valutare le tempistiche per concludere il conflitto, segnando così un significativo allontanamento dalla promessa più grande fatta dal tycoon in materia di politica estera.