Dopo una lunga attesa, è arrivato il via libera al testo di legge con i nuovi criteri per il calcolo dell’ISEE 2025. La principale novità che tutti aspettavano è la fuoriuscita dal calcolo di Titoli di Stato e prodotti finanziari di risparmio come buoni fruttiferi postali, libretti di risparmio e Btp, ma fino a un massimo di 50.000 euro.
Con il provvedimento, atteso da tanto tempo, il Governo cambia i criteri per stabilire il valore ISEE. Un’ottima notizia per i cittadini che potranno avere un’attestazione più bassa e avere un accesso maggiore a bonus e agevolazioni.
Di seguito, ti spiego tutte le novità. Prima, però, ti consiglio di visualizzare il video YouTube di La Signora dei Bonus, dal titolo NUOVO ISEE 2025: CAMBIANO TUTTE LE REGOLE! ➡ BONUS, ESCLUSIONI e PAGAMENTI - INPS e GOVERNO, che parla proprio delle ultimissime novità, tra cui le esclusioni dal calcolo.
Il DPCM approvato il 14 gennaio 2025 stabilisce nuovi criteri di calcolo ISEE che permetteranno a molte famiglie di abbassare il valore dell’indicatore.
Una delle principali novità, se non la più attesa, riguarda l'esclusione dal calcolo dei Titoli di Stato, tra cui Bot, Ctz (certificati del Tesoro zero-coupon), Btp, Cct (certificati di credito del Tesoro), titoli di Stato a medio termine, oltre ai buoni fruttiferi postali e ai libretti di risparmio postale, fino a un valore massimo di 50.000 euro.
Il decreto sarà inviato alla Corte dei Conti e, poi, sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Ricordiamo che si tratta di una misura già inserita nella Legge di Bilancio del 2024, ma mai partita.
La presenza di obbligazioni e prodotti finanziari di risparmio nella Dichiarazione Unica Sostitutiva (DSU) aveva aumentato il valore dell’indicatore per molte famiglie, rischiando così di precludere loro l'accesso a numerose agevolazioni fiscali e contributi, come il bonus sociale per le bollette, il bonus asilo nido, il bonus psicologo e l'Assegno unico.
La fuoriuscita dei titoli di Stato e dei prodotti finanziari di risparmio incide direttamente su bonus e agevolazioni.
Infatti, secondo le analisi contenute nella relazione tecnica allegata al DPCM, la loro esclusione dal calcolo dell’ISEE comporterebbe una significativa riduzione del valore dell’indicatore.
Un dato di fatto che, a sua volta, potrebbe determinare un aumento delle spese pubbliche per le prestazioni sociali collegate, considerando che numerosi bonus e agevolazioni fiscali sono destinati esclusivamente ai cittadini che rientrano in determinati limiti di reddito, calcolati attraverso l’ISEE.
Si prevede un incremento medio dello 0,23% nelle spese, con un costo aggiuntivo per lo Stato di circa 44 milioni di euro all’anno. Tuttavia, tale cifra è già coperta dalla Legge di Bilancio precedente. L'effetto maggiore si potrebbe verificare sull'Assegno unico, grazie alla sua universalità e alla differenziazione degli importi legati alle diverse fasce ISEE. Invece, l’impatto sugli altri incentivi, anche se presente, dovrebbe risultare più contenuto.
Nel DPCM, vengono introdotte anche rilevanti novità per le famiglie con disabili o anziani non autosufficienti.
Nel calcolo del reddito di ciascun componente del nucleo familiare, vengono ora esclusi i trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari, compresi i benefici erogati tramite carte di debito, ricevuti a qualsiasi titolo da amministrazioni pubbliche a causa di condizioni di disabilità.
Inoltre, si attribuisce una maggiorazione dello 0,5 al parametro della scala di equivalenza per ogni membro della famiglia con disabilità media, grave o non autosufficiente.
Resta un nodo da chiarire: cosa cambia per chi ha già presentato i documenti e ha rinnovato l'ISEE 2025? Il decreto pensa anche a questo e introduce una normativa transitoria per le attestazioni ISEE già presentate: queste continueranno a essere valide per accedere alle prestazioni sociali agevolate fino alla loro naturale scadenza.
Tuttavia, le famiglie avranno comunque la possibilità di richiedere una nuova attestazione ISEE, calcolata secondo le modalità previste dal nuovo DPCM.
Il 14 gennaio 2025 è stato approvato un DPCM che introduce nuovi criteri per il calcolo dell'ISEE, escludendo titoli di Stato e prodotti finanziari fino a 50.000 euro.
Questa modifica permetterà a molte famiglie di ottenere attestazioni ISEE più basse, facilitando l'accesso a bonus e agevolazioni. I cambiamenti riguardano anche l'esclusione dei trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari per disabili e anziani non autosufficienti nel calcolo del reddito.
Le famiglie che hanno già presentato l'ISEE potranno comunque usare la vecchia attestazione fino alla scadenza. Il DPCM potrebbe comportare un aumento delle spese pubbliche, ma è già previsto dalla Legge di Bilancio.