Ammonterebbero a 3,16 miliardi annui i danni dovuti al ritardo dei treni. Lo afferma uno studio di Unimpresa secondo il quale il 72% dei treni dell'alta velocità ha registrato ritardi nel trimestre ottobre-dicembre 2024, accumulando complessivamente oltre 278mila minuti di ritardo. I treni regionali, pur mostrando una maggiore puntualità rispetto all'alta velocità, non sono esenti da disservizi che penalizzano pendolari e aziende che operano su scala locale.
"Le pmi non possono permettersi di subire ritardi sistematici che si ripercuotono sulle loro attività quotidiane e sulla loro capacità di competere - commenta il presidente di Unimpresa, Giovanna Ferrara - Il sistema ferroviario italiano deve essere riformato per garantire un livello di efficienza adeguato alle esigenze di un'economia moderna e dinamica. Il governo e i gestori del servizio ferroviario devono intraprendere azioni immediate per migliorare la puntualità e l'affidabilità della rete ferroviaria". Ed è l'appello che tanti cittadini rivolgono alle autorità per risolvere il problema che penalizza aziende e, perché no, anche le vacanze.