Oltre quindici coltellate, forse di più, che non le hanno lasciato scampo. È morta così Caterina Pappalardo, 62 anni, colpita dal figlio 27enne Giosuè Fogliani, probabilmente al culmine di una lite. L'omicidio è avvenuto nella mattinata di martedì 14 gennaio 2025, nell'appartamento in via Cesare Battisti a Messina dove il ragazzo viveva da solo, e dove la madre si recava per aiutarlo nelle faccende domestiche.
Il ragazzo ha confessato il delitto, ma resta da chiarire il movente. La donna viene descritta da chi la conosceva come una "bravissima persona", che frequentava la chiesa e aiutava nelle attività religiose. L'intera comunità è sotto shock per la sua tragica fine.
Il servizio di Tempostretto TV Messina sul caso
Caterina Pappalardo era un'insegnante in pensione: era rimasta vedova da qualche anno. Oltre a Giosuè aveva anche un'altra figlia che- stando a quanto riportato da testate locali- non vive a Messina. Frequentava la Basilica di Sant'Antonio e collaborava anche in diverse attività della chiesa, tra cui la mensa di Sant'Antonio.
Tra qualche giorno, come riferito dal rettore padre Mario Magro a La Gazzetta del Sud, sarebbe diventata una volontaria con i più piccoli. Sulla pagina Facebook "Amici Mensa di Sant'Antonio" è comparso un messaggio dedicato proprio a Caterina. "Ti raggiunga, ovunque tu sia, il nostro pensiero. Rip".
"Persona dolce, buona e mite", "madre straordinaria": così viene descritta da chi la conosceva.
Stando a quanto finora ricostruito, Caterina Pappalardo si trovava nell'appartamento di via Cesare Battisti al numero 272 con il figlio, quando tra i due sarebbe scoppiata una violenta lite. Le urla della donna hanno attirato l'attenzione dei vicini, che hanno quindi allertato i soccorsi.
Su posto sono arrivati gli agenti della Squadra Mobile e i carabinieri del comando provinciale di Messina: il 27enne ha aperto la porta ed era ancora sporco di sangue. Avrebbe subito ammesso di aver ucciso la madre.
Il giovane l'avrebbe stordita con dello spray al peperoncino, prima di accoltellarla per oltre quindici volte. La donna avrebbe anche provato a scappare dalla furia omicida del giovane: tracce di sangue sono state trovate all'ingresso dell'abitazione, che è stata sequestrata.
Disposta per oggi, 15 gennaio, l'autopsia sul corpo della 62enne. Verrà eseguita presso l'obitorio del Policlinico: l'incarico è stato conferito stamane dal sostituto procuratore Massimo Trifirò, il magistrato che cura l'inchiesta, al medico legale Elvira Ventura Spagnolo.
L'esame autoptico servirà a chiarire la dinamica dell'omicidio, ma anche il numero di coltellate con cui Caterina Pappalardo è stata uccisa.
I vicini di casa hanno parlato di litigi continui tra madre e figlio. Alla base del delitto potrebbero esserci questioni economiche e richieste di soldi da parte del ragazzo, che sarebbe disoccupato. A chiarire il movente saranno le indagini, tuttora in corso.
La situazione difficile con Giosuè, però, non era nota tra le persone che conoscevano la famiglia: infatti l'omicidio ha lasciato tutti attoniti e sconvolti.
"Che fine atroce, non la meritava" scrive Antonello su Facebook, che sui social ha anche raccontato un aneddoto che la riguarda. Era la nipote dell'inventore del cinema sonoro nel 1913, Giovanni Rappazzo.
"Non resta che piangere e chiedersi- perché io me lo chiedo- potevo capire e intuire? Purtroppo no e mi sono chiesta milioni di volte perché fosse sparita. Oggi purtroppo ho tutte le mie amare risposte" sono le parole di Anna.
Caterina era iscritta a un gruppo Facebook dedicato alle creazioni fatte a mano: decine i commenti di cordoglio per la sua morte.
1. Una tragedia familiare: Caterina Pappalardo, una donna stimata dalla comunità di Messina, è stata brutalmente uccisa dal figlio 27enne, Giosuè Fogliani. L'omicidio, avvenuto nella mattinata del 14 gennaio 2025, è stato preceduto da una violenta lite all'interno dell'appartamento in cui viveva il figlio. Il giovane ha confessato il crimine, ma il movente esatto rimane ancora da chiarire.
2. Una vita dedicata agli altri: Caterina Pappalardo era un'insegnante in pensione, molto attiva nella comunità locale. Frequentava la Basilica di Sant'Antonio e collaborava con diverse iniziative caritative, come la mensa per i poveri. La sua morte ha lasciato un vuoto inestimabile tra amici e conoscenti, che la ricordano come una persona dolce, generosa e altruista.
3. Un mistero da risolvere: Le indagini sono ancora in corso per comprendere le ragioni che hanno spinto Giosuè Fogliani a compiere un gesto così efferato. Tra le ipotesi al vaglio ci sono possibili tensioni familiari per motivi economici.