15 Jan, 2025 - 10:45

Emanuela Orlandi, il 18 gennaio una manifestazione a Roma. Il fratello Pietro: “Chiediamo la verità”

Emanuela Orlandi, il 18 gennaio una manifestazione a Roma. Il fratello Pietro: “Chiediamo la verità”

Il 22 giugno 1983, Emanuela Orlandi, 15 anni, uscì di casa per recarsi in piazza Sant’Apollinare, dove si trovava la scuola di musica che frequentava. Alle 18:50 telefonò a casa per raccontare che un uomo l’aveva avvicinata proponendole un lavoro di volantinaggio; una delle sorelle le consigliò di rientrare e di parlarne con i genitori.

Fu avvistata per l’ultima volta mentre aspettava l’autobus in corso Rinascimento; poi, improvvisamente, di lei si persero le tracce. Ieri, 14 gennaio 2025, avrebbe compiuto 57 anni. Il fratello Pietro è intervenuto a “La Storia Oscura” su Radio Cusano Campus per ricordarla e invitare tutti a partecipare alla manifestazione organizzata a Roma per questo sabato.

La manifestazione per Emanuela Orlandi a Roma

“Emanuela continua a far parte della famiglia, non abbiamo mai smesso di sentirla vicina”, ha dichiarato Pietro Orlandi ai microfoni della trasmissione condotta da Fabio Camillacci e Gabriele Raho, spiegando che “il giorno del suo compleanno” questo sentimento non fa che acuirsi. “È stato così anche ad ogni Natale”, ha aggiunto. “È come se fosse sempre presente, sempre con noi”.

A oltre quarant’anni dalla sua scomparsa, nonostante le indagini e gli svariati appelli dei familiari, che non hanno mai smesso di cercarla, il suo caso resta un mistero. “Il 18 gennaio ci sarà una manifestazione in piazza Cavour”, ha proseguito il fratello. “Spero davvero che vengano in tanti. ‘Nessuno Stato può calpestare i diritti dei giusti: la verità’, è lo slogan che abbiamo scelto”.

Pietro Orlandi su Maurizio Gasparri e la Commissione d'inchiesta

Il sit-in sarà un’occasione per tornare a chiedere giustizia sul caso della “ragazza vaticana”. Riferendosi al lavoro della Commissione bicamerale d’inchiesta aperta per fare luce sulla scomparsa della sorella e su quella della coetanea Mirella Gregori (datata maggio ‘83), Pietro Orlandi ha detto: “Percepisco da più parti una forte volontà di fare dei passi in avanti. Apprezzo molto, ad esempio, il lavoro del presidente Andrea De Priamo, sempre in cerca di in equilibrio tra i 40 membri che rappresentano tutte le forze politiche”.

Poi ha aggiunto: “Purtroppo c’è anche qualcuno che cerca di frenare i lavori, di fare ostruzionismo, che crea problemi, come il senatore Maurizio Gasparri, che ha remato contro la Commissione fin dall’inizio”. “Qualche giorno fa ha rilasciato dichiarazioni imbarazzanti sull’audizione di monsignor Pietro Vergari, sostenendo che il Parlamento gli dovesse delle scuse per averlo convocato nonostante l’avanzata età e le sue difficili condizioni di salute”.

Una cosa assurda, secondo Orlandi, che ha tuonato: “Più che un rappresentante della Repubblica, Gasparri sembra un rappresentante del Vaticano all’interno del Senato. Secondo me ha voluto a tutti i costi far parte della Commissione solo per ostacolarne il lavoro. In virtù dei suoi rapporti con la Santa Sede, è il classico filo conduttore tra Vaticano e Stato italiano”.

L'audizione di monsignor Pietro Vergari

Oltre a sostenere di non aver mai conosciuto Emanuela, don Vergari in Parlamento aveva detto:

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De Pedis era di carattere molto gentile e molto buono, era devoto alla chiesa di Sant'Apollinare, portava spesso fiori.


Orlandi, al riguardo, si era espresso già sui social.

Il religioso, oggi 88enne, è l’ex cappellano del carcere di Regina Coeli e l’ex rettore della basilica di Sant’Apollinare, dove è sepolto Enrico De Pedis, boss della Banda della Magliana. Per il sequestro della “ragazza vaticana” in passato è stato indagato dalla Procura di Roma.

La pista di Londra

Tra le varie piste che riguardano la sparizione di Emanuela, c’è quella che la vorrebbe al centro di un ricatto per affari tra la Banda di “Renatino” e il Vaticano. Di certezze non se ne hanno. Pietro Orlandi è però convinto che si dovrebbe indagare sulla possibilità che, dopo il rapimento, la sorella sia stata portata, almeno temporaneamente, a Londra. "Ci sono tanti indizi importanti al riguardo, tante cose da approfondire", ha dichiarato a "La Storia Oscura". La sua speranza è che il cerchio possa finalmente chiudersi. 

 

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Sara D'Aversa
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