Ben 14 anni di onorata carriera per Juan Bernabè nella Lazio. Chiunque sia andato all'Olimpico a guardare una partita dei biancocelesti, avrà certamente visto, prima di ogni partita, il suggestivo volo di Olimpia, l’aquila simbolo del club. A prendersi cura di quella creatura maestosa, simbolo della squadra capitolina, è stato fino a poco fa quell'uomo lì, falconiere spagnolo originario di Cadice.
La sua carriera con la squadra è stata improvvisamente interrotta dopo un increscioso accaduto: la diffusione di contenuti sui social riguardanti un intervento chirurgico, avvenuto presso Villa Claudia. Contenuti espliciti, prontamente notati da alcuni utenti del web, che in poco tempo sono stati diffusi ovunque.
Da qui la drastica decisione della Lazio, che ha deciso di sollevarlo dall'incarico.
Ebbene, a far risultare questo caso così ambiguo è il tipo di operazione a cui l'uomo si è sottoposto, o meglio, la diffusione dei contenuti che ne sono derivati. Bernabè, infatti, ha deciso di applicare la cosiddetta protesi peniena, diffondendo poi un video che promuoveva il lavoro del dottore, con tanto di foto in cui il paziente mostra il pollice a fine operazione.
Ma nel reel incriminato diffuso dal dipendente biancoceleste su X ci sono contenuti espliciti che mostrano le parti intime del post-operatorio. Una mossa che potrebbe non violare il regolamento etico dell'ex Twitter, ma non dà una buona visibilità al club, almeno secondo i biancocelesti, che hanno deciso di licenziarlo dopo 14 anni.
La vicenda ha sollevato non poche polemiche: prima ancora del club, sono stati gli ultras biancocelesti a farsi sentire, criticando Bernabè e accusandolo di aver sfruttato il legame con il club per fini personali. Poi è stato il turno della dirigenza della Lazio, che ha preso una posizione altrettanto netta: ieri ha dato la notizia del licenziamento immediato del falconiere con una nota ufficiale. La società ha considerato imperdonabile il comportamento di Bernabè, giudicando inaccettabile la pubblicazione di immagini e dichiarazioni che hanno danneggiato l’immagine del club.
Bernabè, tra l'altro, non è coinvolto per la prima volta in episodi incresciosi che ne hanno minato l'immagine: qualche anno fa, nel 2021, durante una partita, fu sorpreso in un video mentre rispondeva ai cori dei tifosi con un saluto romano. In quell’occasione il falconiere laziale se la cavò con una sospensione temporanea.
Il suo orientamento politico e gli episodi avvenuti nel 2021 sono tornati a galla proprio negli ultimi giorni, quando il dipendente biancoceleste aveva rilasciato dichiarazioni su Mussolini, definendolo una persona stimabile. In più, a gettare benzina sul fuoco, l'intervista in radio dell'uomo, in cui racconta l'esperienza vissuta attraverso l'ultimo intervento chirurgico.
Dopo il licenziamento del falconiere spagnolo, una cosa è certa: i tifosi laziali dovranno fare a meno del tradizionale volo di Olimpia per qualche domenica. Il club dovrà trovare al più presto un altro falconiere che sia all'altezza di Bernabè. Ma tralasciando quanto accaduto negli ultimi giorni, è impossibile dimenticare tutti i momenti più belli che il club ha condiviso con l'addestratore di Cadice.
Il primo volo di Olimpia, per meglio dire il suo debutto, è stato un momento iconico per la Lazio, uno dei primi club italiani a introdurre una mascotte vivente così maestosa. Juan Bernabè, che alle spalle aveva già una grande carriera da falconiere, ha avuto il compito di addestrare e guidare Olimpia durante il suo primo volo, conquistando immediatamente il cuore dei tifosi.
Senza dimenticare i festeggiamenti dei trofei vinti dalla Lazio negli ultimi quindici anni, come la Coppa Italia del 2013 e del 2019. In queste occasioni, cosa più del volo dell’aquila rappresentava la vittoria per i tifosi?