Al momento è solo una proposta dai contenuti incerti e i contorni ancora tutti da definire, eppure la proposta di prevedere uno scudo penale per mettere al riparo da eventuali indagini gli uomini e le donne delle forze dell’ordine che operano per legittima difesa mentre sono in servizio, ha già acceso il dibattito politico.
A ispirare la norma, che ha immediatamente trovato il riscontro positivo della presidente del Consiglio Giorgia Meloni e di tutta la maggioranza di governo, è stata la vicenda del maresciallo dei carabinieri Luciano Masini che la notte di San Silvestro ha sparato e ucciso a Villa Verrucchio in provincia di Rimini, Muhammad Sitta, un egiziano che aveva appena accoltellato quattro persone durante i festeggiamenti per il nuovo anno in piazza.
Adesso il maresciallo, comandante della locale stazione dei carabinieri – per il quale la premier ha proposto un encomio – è indagato per eccesso di legittima difesa dalla Procura di Rimini. Un atto dovuto per far luce su quanto accaduto la notte del 31 dicembre 2024.
Una vicenda che ha diviso l’opinione pubblica e che adesso sta dividendo anche la politica che si interroga sulla possibilità di introdurre uno scudo penale per scongiurare in futuro casi simili. Il rischio, sollevato dalle opposizioni è di creare uno strumento che renda gli uomini in divisa al di sopra della legge.
Un lasciapassare per l’impunità o uno strumento di tutela per forze dell’ordine e cittadini? Sono questi i due poli opposti della discussione sullo scudo penale per le forze dell’ordine che il governo vorrebbe introdurre prossimamente nell’ordinamento italiano.
La ratio della norma, in fase di elaborazione da parte dell’esecutivo, è quella di evitare l’iscrizione nel registro degli indagati, in caso di atto dovuto, per gli agenti delle forze dell’ordine. Eventuali ipotesi di reato sarebbero verificate in via preliminare dagli inquirenti senza l’apertura di un’indagine e, in caso di innocenza si procederebbe direttamente all’archiviazione. In caso contrario alla formulazione dell’accusa e iscrizione nel registro degli indagati.
Il Governo starebbe valutando la possibilità di inserire la nuova norma come emendamento al Ddl Sicurezza, attualmente in discussione in Commissione al Senato. Ciò, però, rallenterebbe ulteriormente l’iter di approvazione del disegno di legge che, invece, si vorrebbe approvare velocemente sulla scia dell’indignazione per gli scontri di sabato pomeriggio a Roma e Bologna in occasione delle manifestazioni per Ramy, il 19enne egiziano morto per una caduta dallo scooter durante un inseguimento dei carabinieri.
Un’altra ipotesi potrebbe essere quella di un decreto legge ad hoc. Ma sul tipo di provvedimento la maggioranza ancora non ha le idee chiare.
Il centrodestra difende compatto l’introduzione di uno scudo salva-agenti, ribadendo la necessità di tutelare gli uomini e le donne delle forze dell’ordine vittime di aggressioni durante le manifestazioni o mentre svolgono il loro lavoro sul territorio.
Dichiara il deputato di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli, che poi chiarisce:
Scudo penale forze dell'ordine, #Donzelli: "Chi difende gli italiani deve essere protetto. Dobbiamo aiutare le forze di polizia a difendere i cittadini."#sicurezza #governomeloni pic.twitter.com/EuKgttTvXm
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Dello stesso avviso anche il deputato di Forza Italia, Alessandro Cattaneo, che in merito allo strumento legislativo da adottare chiarisce che, al momento, la maggioranza sta valutando quello più opportuno. Cattaneo chiarisce anche che:
#Sicurezza, Cattaneo (FI): "Le forze di #polizia vanno tutelate. Non si tratta di uno "scudo tombale", ma di garantire loro più protezione, come nel caso del carabiniere di Rimini, che dopo aver difeso dei cittadini è ora costretto a difendersi."#governomeloni pic.twitter.com/z3xWNVAC6R
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Preoccupata l’opposizione che nelle ultime ore sta evidenziando i tentativi del Governo di strumentalizzare le vicende delle ultime settimane e degli ultimi giorni, dai fatti di Capodanno a Rimini fino agli scontri di sabato sera, per promuovere una stratta sulla sicurezza e fare propaganda.
Ha dichiarato il senatore del Partito Democratico Walter Verini.
#Sicurezza, Verini (PD): ". Le forze dell’ordine andrebbero difese alzando gli stipendi, aumentando gli organici e non soltanto facendo la propaganda come fa il governo sul tema della sicurezza".#governomeloni #Verini pic.twitter.com/fIsyUeeoqq
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Nessuno può essere al di sopra della legge per il leader di Avs Angelo Bonelli che punta il dito contro il tentativo della maggioranza di strumentalizzare una vicenda personale drammatica come quella del maresciallo dei carabinieri di Villa Verrucchio.
Sicurezza, #Bonelli (Avs): "Uno scudo penale per le forze dell’ordine mette qualcuno al di sopra della legge e nessuno può essere al di sopra della legge in uno stato democratico".#sicurezza #governomeloni pic.twitter.com/hYVh5lPyRD
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Ha dichiarato Bonelli, mentre il senatore del Movimento 5 Stelle Federico Cafiero De Raho ha sottolineato: