Evidentemente, il ritorno a Napoli, la sua città, gli ha portato fortuna: oggi Gennaro Sangiuliano è tornato a essere un argomento di attualità. L'ex ministro della Cultura costretto alle dimissioni in seguito all'affaire Boccia, nel capoluogo partenopeo, ha presentato la nuova edizione della biografia che ha dedicato a Trump. Ma non è stato un appuntamento qualsiasi: al Sannazaro, ad ascoltarlo, c'era anche Arianna Meloni. Un segno evidente che il legame con le Sorelle d'Italia non si è spezzato. Quindi, che anche la sua carriera politica, prima o poi, potrà avere un nuovo slancio.
Sangiuliano, dopo l'addio al ministero che ha sede presso il Collegio romano, è tornato a tempo pieno alla sua attività giornalistica. Si è gettato a capofitto nel lavoro per aggiornare la biografia che aveva già dedicato a Donald Trump. Il 10 gennaio è uscita la nuova edizione ("Trump, la rivincita") per i tipi di Mondadori con i capitoli che ripercorrono il periodo che va dai fatti di Capitol Hill all'elezione bis alla Casa Bianca.
The Donald è sempre un uomo ricco di sorprese. Ma Sangiuliano non vuol essere da meno. Al Corriere ha annunciato che ora è in procinto di completare un libro su un altro grande leader della politica internazionale, il presidente della Turchia Erdogan. E che, sul fronte Rai, ad attenderlo sembrerebbe esserci il prestigioso incarico di corrispondente da New York.
Sta di fatto che lui, per ora, tergiversa. Ha 62 anni e, per la valigia e, soprattutto, per l'addio definitivo alla politica, c'è ancora tempo.
Sangiuliano, parlando di Trump, ha speso parole al miele: evidentemente, ai suoi occhi, il tycoon appare come un eroe:
Ecco: alla resilienza di Trump sembra ispirarsi Sangiuliano. Il presidente Usa, del resto, non ha avuto anche lui guai con le donne? E Sangiuliano può solo imparare. Anche se, bisogna dirlo, la vicenda Maria Rosaria Boccia, di ben altro tenore, l'ha piegato, ma non spezzato.
Certo, però: quei giorni di fine estate, da quando, il 26 agosto, il ministero smentì la nomina a consigliera per i grandi eventi annunciata sui social dalla Boccia, alle dimissioni del 6 settembre, appena dopo l'intervista al Tg 1 durante la quale ammise di avere avuto con lei una relazione sentimentale, per Sangiuliano non furono affatto semplici.
Le lacrime davanti alle telecamere, le scuse pubbliche alla moglie Federica Corsini e a Giorgia Meloni, il melodramma che ne conseguì fecero sì, tra le altre cose, che a fine 2024 Gennaro Sangiuliano diventasse il politico dell'anno più memato sui social. Insomma: più che come un politico, a un certo punto, Sangiuliano è stato visto come un personaggio del mondo del gossip su cui era fin troppo facile inventare delle caricature.
Ma lui, fatto un passo, se non indietro, di lato, pian piano, ha saputo rigenerarsi. Prima il ritiro con la moglie presso un eremo francescano ("per salvare il matrimonio"). Poi la campagna elettorale di Trump. Poi ancora le dichiarazioni d'amore per la Rai e il giornalismo:
dichiarò ad inizio novembre. Senza, però, mai smentire il desiderio di tornare, come Trump che nel frattempo aveva vinto le presidenziali 2024, protagonista sullo scenario politico. Magari, un giorno, per poter scrivere di proprio pugno "Sangiuliano, la rivincita".
Del resto, la partita adatta per far tornare Sangiuliano protagonista sullo scenario politico ci sarebbe: è quella delle prossime elezioni regionali in Campania. Sono previste quest'anno. E il centrodestra può approfittare del fatto che il campo avverso si annuncia già spaccato tra Vincenzo De Luca che, a 75 anni, non vuole rinunciare a correre per il suo terzo mandato nonostante la legge che glielo permetterebbe sia stata impugnata dal governo, e il Pd di Elly Schlein che lo rinnega.
Prima della burrasca portata da Maria Rosaria Boccia, del resto, quello di Sangiuliano era uno dei nomi più accreditati nel novero dei papabili candidati del centrodestra. Il suo attivismo per il restyling dell'Albergo dei Poveri e di villa Floridiana a Napoli, ad esempio, non erano passati inosservati in tal senso. Poi, con il trascorrere dei mesi, sono avanzate le nomination di Fulvio Martusciello per Forza Italia ed Edmondo Cirielli per Fratelli d'Italia.
Ma la partita non è affatto chiusa: tutti i diretti interessati ammettono che sarà decisa dai leader nazionali di Fratelli d'Italia, Forza Italia e Lega. Per questo la presenza di Arianna Meloni a Napoli può essere rivelatrice, oltre di quella di Trump, anche della rivincita di Gennaro Sangiuliano. Del resto, lui stesso, l'appuntamento napoletano di ieri l'ha postato sui social come un trionfo, scegliendo addirittura "Beautiful Day" degli U2 come colonna sonora