14 Jan, 2025 - 14:25

Ddl Sicurezza, articolo 31 e rapporto tra servizi segreti e università: il commento di Bruscella (Udu)

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Ddl Sicurezza, articolo 31 e rapporto tra servizi segreti e università: il commento di Bruscella (Udu)

Ancora polemiche sul ddl Sicurezza, questa volta a far discutere è l'articolo 31 del testo che prevede un potenziamento delle attività dei servizi segreti. Preoccupano, in particolare, i provvedimenti che potranno essere presi all'interno delle università. Secondo quanto previsto dal testo del ddl, il Dipartimento per le informazioni della sicurezza, l’Agenzia informazioni sicurezza esterna e l’Agenzia informazioni e sicurezza interna potranno stipulare convenzioni con soggetti pubblici, tra i quali ci sono le università e con gli enti di ricerca.

L'obbligatorietà delle collaborazioni tra atenei e servizi segreti mette in allarme gli studenti. Secondo diverse associazioni, c'è il rischio che gli spazi democratici all'interno delle univerisità vengano ridotti. Venerdì 17 gennaio 2025 si terrà una fiaccolata a Roma contro il ddl Sicurezza, si tratta solo di una delle tante proteste pacifiche contro quello che è stato ribattezzato "decreto Ungheria". Negli scorsi giorni, la Rete di associazioni contrarie al pacchetto di norme si è riunita per organizzare manifestazioni e confronti.

Mentre l'opposizione contesta le misure all'interno del ddl, la maggioranza spinge per la sua approvazione. Manca solo l'ok da parte di Palazzo Madama, dato che il dl 1660 è passato alla Camera dei deputati a settembre 2024. Abbiamo parlato degli impatti che il ddl Sicurezza potrebbe avere sul mondo accademico con Alessandro Bruscella, coordinatore nazionale dell'associazione Unione degli Universitari.

Bruscella (Udu) sul ddl Sicurezza: ecco cosa preoccupa

L'appuntamento è a Roma, in piazza Sant'Andrea della Valle, il 17 gennaio 2025, alle ore 18. "Sarà una fiaccolata simbolica per accendere la luce contro le ombre di chi vuole negare diritti e libertà e contro questo governo che vuole reprimere il dissenso" spiega Bruscella in esclusiva a Tag24. Il mondo universitario insorge contro il ddl Sicurezza, in particolare contro l'articolo 31 che prevede un potenziamento delle attività dei servizi segreti che coinvolgerà inevitabilmente anche il mondo accademico.

Secondo quanto stabilito nel testo del ddl, i soggetti legati al mondo pubblico sono tenuti a prestare collaborazione e assistenza al Dis, all’Aise e all’Aisi per la tutela della sicurezza nazionale. Questi tre organismi potranno stipulare convenzioni che prevedano la comunicazione di informazioni anche in deroga a normative di settore in materia di riservatezza. 

Bruscella ha detto che se l'articolo 31 fosse approvato integralmente gli atenei e gli enti di ricerca pubblici dovranno comunicare strettamente alle agenzie di sicurezza: "Forniranno le informazioni sul loro operato ma anche quelle coperte dalle norme per la privacy" prosegue "è una minaccia fortissima alla libertà accademica e alla ricerca".

L'impianto del decreto e la minaccia per la libertà

Sin dalla prima pubblicazione del suo testo, il ddl Sicurezza è stato oggetto di grandi contestazioni. Il pacchetto di leggi fortemente voluto dal governo Meloni è considerato da tante associazioni "liberticida". All'interno del ddl sono infatti previste misure contro le manifestazioni pacifiche e contro l'occupazione abusiva di immobili destinati ad altri, pene severe anche per chi è colpevole di rivolte in carcere e nuove misure per le forze dell'ordine che avranno maggiore libertà di azione.

Il coordinatore di Udu spiega che il testo del ddl ha un impianto pericoloso per la democrazia: "Vuole reprimere e limitare la libertà di espressione e manifestazione, mette in dubbio anche la libertà accademica" spiega Bruscella "spesso ci capita di fare presidi fuori dall'Università per portare al centro del dibattito determinati temi e il ddl impedirebbe di farlo".

Mentre le associazioni universitarie e l'opposizione lanciano l'allarme per la tenuta democratica, la maggioranza di governo invita a non preoccuparsi. Diversi esponenti del centrodestra come il senatore di Forza Italia Mario Occhiuto, e il deputato di Fratelli d'Italia Alessandro Amorese hanno spiegato che si tratta solo di allarmismi. L'esponente forzista ha commentato nella giornata di ieri:

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“Non c’è alcun motivo di preoccupazione per quanto riguarda l’autonomia delle università. È importante chiarire che il governo sta lavorando in piena collaborazione con gli atenei e gli enti di ricerca per affrontare una questione cruciale a livello internazionale: la sicurezza nella ricerca

Gli universitari non sono i soli a condannare l'articolo 31 del ddl Sicurezza: negli scorsi giorni anche i famigliari delle vittime di mafia hanno contesto le misure "scudo" per i servizi segreti, come si evince da un comunicato pubblicato sul sito liberainformazione.org.

Le prossime manifestazioni contro il ddl Sicurezza

Come anticipato in un'intervista a Tag24 da una delle tre portavoci della Rete No Ddl Sicurezza, nei prossimi giorni e mesi ci saranno nuove manifestazioni contro il pacchetto di leggi voluto dal governo Meloni. Sabato 11 e domenica 12 gennaio 2025 ci sono stati due importanti appuntamenti per la rete delle associazioni: il primo per discutere riguardo alle criticità del testo ed il secondo è stata l'assemblea nazionale. Subito dopo il confronto tra le realtà, è stata condivisa una roadmap con le mobilitazioni fino al prossimo marzo.

Saranno tanti i temi affrontanti nel corso delle manifestazioni che inizieranno proprio con la fiaccolata del 17 gennaio alla quale prenderà parte l'Udu. I tempi sono maturi per una nuova protesta nazionale contro il ddl Sicurezza? Il corteo dello scorso 14 dicembre ha avuto un grande successo e non si esclude che possa presto esserci una manifestazione simile.

"Si va verso quella direzione" spiega Bruscella parlando di possibili future manifestazioni nazionali da parte della Rete No Ddl Sicurezza "quella di dicembre è stata una protesta partecipata, quello che ci immaginiamo è che potrebbe esserci una nuova manifestazione quando il ddl sarà in Senato". Il testo potrebbe approdare a Palazzo Madama entro marzo e, il giorno della votazione, sono previste proteste pacifiche.

I punti salienti dell'articolo

  • Contenuto del ddl Sicurezza e polemiche: Il ddl Sicurezza, in particolare l'articolo 31, prevede il coinvolgimento obbligatorio di università ed enti di ricerca con i servizi segreti (Dis, Aise, Aisi), anche in deroga alle norme sulla privacy. Questo ha suscitato preoccupazioni per il potenziale impatto sulla libertà accademica e di ricerca.
  • Proteste e opposizioni: Associazioni studentesche, come l'Unione degli Universitari (Udu), e altre realtà civili si oppongono al decreto, definendolo "liberticida" e una minaccia alla democrazia. Una fiaccolata simbolica si terrà a Roma il 17 gennaio 2025 per protestare contro il ddl.
  • Divisioni politiche: Mentre l'opposizione e diverse organizzazioni criticano il decreto come una limitazione dei diritti civili, il governo difende il ddl affermando che le accuse sono infondate. Il provvedimento ha già superato la Camera e si attende l'approvazione al Senato entro marzo.
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Francesco Fatone
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