L'Assegno sociale è una prestazione economica destinata alle persone con difficoltà economiche e a coloro che presentano un reddito inferiore ai limiti stabiliti annualmente dalla legge.
È stato introdotto nel lontano 1996 e ha sostituito la pensione sociale, offrendo un sostegno assistenziale a coloro che ne hanno bisogno.
Si tratta di una prestazione di natura assistenziale, e nel 2025 ci sono alcune novità degne di nota.
Nell’articolo, troverai una guida completa sulla misura, a partire dai requisiti e i beneficiari, l’importo mensile e le caratteristiche principali.
L'Assegno Sociale è una prestazione di natura assistenziale, pensata per sostenere le persone che si trovano in situazioni di disagio economico. È destinato a coloro che hanno un reddito inferiore alle soglie stabilite annualmente dalla legge. Viene erogato esclusivamente a domanda: per ottenerlo, quindi, si deve presentare una formale richiesta sul sito dell’INPS.
Dal 1° gennaio 1996, l'Assegno sociale ha sostituito la Pensione sociale, introducendo alcuni cambiamenti significativi.
Si tratta di una misura di natura assistenziale: non è legata a un contributo previdenziale accumulato nel corso della vita lavorativa, ma viene erogato a chi ne ha diritto sulla base delle condizioni economiche, indipendentemente dai contributi versati in passato. Per questo motivo, si rivolge a chi è in stato di bisogno, in assenza di redditi.
L'Assegno sociale non è "esportabile", il che significa che non può essere riconosciuto a chi risiede all'estero. Se il titolare della prestazione cambia residenza e si trasferisce in un altro Paese, perde automaticamente il diritto.
Inoltre, non è né reversibile né trasferibile ai familiari superstiti. Ciò significa che, in caso di decesso del beneficiario, l'assegno non viene trasferito o continuato a favore dei suoi familiari o eredi. Questo aspetto differenzia l'Assegno sociale dalle pensioni di tipo previdenziale, come nel caso della reversibilità.
L’Assegno sociale è rivolto a una precisa platea di beneficiari, in possesso dei seguenti requisiti:
Un aspetto fondamentale riguarda il limite di reddito. Per poter beneficiare della misura occorre avere un reddito personale annuo non superiore a 7.002,84 euro. Nel caso in cui i beneficiari siano coniugi, il reddito complessivo non deve superare 14.005,68 euro.
Nel 2025, l'importo dell'Assegno sociale è fissato a 538,68 euro al mese, corrisposto per 13 mensilità. Tuttavia, per i beneficiari di età superiore ai 70 anni, l'importo mensile aumenta a 739,83 euro.
L’anno scorso, invece, l’importo spettante era pari a 534,41 euro, corrisposto sempre per 13 mensilità.
Concludiamo parlando di un aspetto importante, quanto spiacevole: il pignoramento. L’Assegno sociale svolge un ruolo da protagonista nel determinare le quote pignorabili sul conto corrente.
Le somme non possono essere pignorate se non eccedono il triplo dell’importo mensile dell’assegno, pari a 1.616,04 euro.
Per quanto riguarda, invece, le mensilità dell'Assegno accreditate sul conto corrente, sono soggette a pignoramento, ma la legge stabilisce dei limiti sulla percentuale che può essere trattenuta.
In generale, la quota massima pignorabile è pari a un quinto dell'importo. Tuttavia, per i debiti contratti con l'Agenzia delle Entrate Riscossione, le percentuali di pignoramento variano in base all'importo del debito.
Per importi fino a 2.500 euro, la parte pignorabile è pari a un decimo dell'assegno, mentre per debiti compresi tra 2.500 e 5.000 euro, la quota trattenibile sale a un settimo. Oltre i 5.000 euro, la percentuale massima di pignoramento ritorna a un quinto dell'importo mensile dell'Assegno Sociale.
L'Assegno sociale è una prestazione economica destinata alle persone con difficoltà economiche e un reddito inferiore ai limiti stabiliti dalla legge. Introdotto nel 1996, ha sostituito la pensione sociale, offrendo un supporto assistenziale.
I beneficiari devono soddisfare requisiti come cittadinanza italiana, stato di bisogno e residenza in Italia. Nel 2025, l'importo mensile dell'assegno è di 538,68 euro, che aumenta a 739,83 euro per i beneficiari sopra i 70 anni.
Inoltre, l'assegno non è esportabile né reversibile ai familiari superstiti. I limiti di reddito e le percentuali pignorabili sono regolati per garantire un sostegno equo.