Il creatore di Good Omens accusato di violenza sessuale da 8 donne, il rapporto dettagliato

Neil Gaiman, celebre autore e creatore della serie di successo Good Omens, era già finito al centro di gravi accuse di violenza sessuale tempo fa, da parte di 5 donne. Accuse che lui ha sempre negato.

Adesso, però, c'è un nuovo rapporto, più dettagliato, che parla delle accuse di ben otto donne.

Gaiman, noto per le sue opere iconiche come American Gods e Sandman, si trova ora a fronteggiare una serie di testimonianze che potrebbero avere importanti ripercussioni sulla sua carriera e sulla sua reputazione. Scendiamo nei dettagli.

Il creatore di Good Omens accusato di violenza sessuale da 8 donne, cosa dice un nuovo rapporto

Nel 2024, Gaiman è stato accusato di violenza sessuale e abusi da cinque donne. Sebbene queste accuse siano state negate dall'autore, hanno comunque avuto conseguenze negative sulla sua carriera. Ciò include la cancellazione da parte della Disney di un adattamento di The Graveyard Book e il suo allontanamento dalla terza stagione di Good Omens (composto da un unico maxi episodio finale).

Queste accuse, però, erano solo l'inizio. Un nuovo recente rapporto, infatti, ha rivelato maggiori dettagli su queste accuse di abusi da parte di ancora più donne.

Le presunte vittime non sarebbero più 5, ma 8. Vulture ha pubblicato un rapporto che descrive in dettaglio le accuse contro Gaiman da parte di otto donne diverse.

Il resoconto più completo del rapporto proviene da Scarlett Pavlovich, che ha raccontato il suo primo incontro sessuale non consensuale con Gaiman, svoltosi nella sua casa a Waiheke Island, in Nuova Zelanda. Lei era la babysitter dei suoi figli.

Secondo quanto riportato da Vulture, Pavlovich ha dichiarato che poche ore dopo aver conosciuto Gaiman, lui l'aveva convinta a fare un bagno nuda nella sua vasca da bagno all'aperto, prima di raggiungerla e compiere un atto sessuale BDSM contro la sua volontà, dicendole di chiamarlo "padrone".

Lei aveva 22 anni e Gaiman 61.

La donna ammette di aver firmato un accordo di riservatezza in merito alla presunta aggressione sessuale da parte di Gaiman. Lui l'avrebbe anche pagata 9.200 euro.

Chi sono le altre vittime?

Un’altra presunta vittima, Caroline, fornì una testimonianza simile, sostenendo che l’autore le avesse offerto dei soldi in cambio di favori sessuali forzati.

Successivamente, Caroline accettò un accordo di non divulgazione (NDA) per la somma di 280.000 euro, cifra concordata dopo che l'autore le aveva inizialmente proposto 4.700 euro.

Un'altra donna, Katherine Kendall, che incontrò Gaiman nel 2012 quando aveva 22 anni, ha affermato che lui aveva tentato di fare sesso con lei sul suo tour bus e le aveva detto che era "abituato a ottenere ciò che voleva".

Anche Kendra Stout ha raccontato a Vulture di essere stata una fan delle opere di Gaiman e di aver incontrato una sessione di autografi quando aveva 18 anni.

Ha dichiarato che lo scrittore praticava BDSM e che nel 2007, tre anni dopo la sessione di autografi, l’avrebbe violentata durante un viaggio in Cornovaglia, dopo averla picchiata con una cintura.

Ha smesso solo quando lei gli ha detto che soffriva di una dolorosa infezione alle vie urinarie.

Cinque delle otto accuse menzionate nel rapporto sono state analizzate in dettaglio nel podcast Master di Paul Caruana Galizia e Rachel Johnson, che ha contribuito a portare alla luce ulteriori dettagli di questa intricata e oscura vicenda.

Come si difende il creatore di Good Omens

Gaiman e i rappresentanti legali hanno negato che le relazioni sessuali fossero non consensuali. Addirittura, secondo la loro versione, nel caso di Caroline, pare sia stata lei stessa ad iniziare la loro relazione sessuale.

Tuttavia, il rapporto, che puoi leggere per intero a questo link, offre alcuni dettagli inquietanti aggiuntivi. Vi terremo aggiornati sulle novità del processo contro Gaiman.

In conclusione

Le accuse contro Neil Gaiman hanno scosso il mondo letterario e del cinema. Le testimonianze delle vittime, corroborate dalle indagini giornalistiche, hanno dipinto un quadro inquietante e hanno sollevato interrogativi importanti sulla responsabilità degli artisti e sulla necessità di un cambiamento culturale più profondo.