Il primo a capirlo fu Winston Churchill: "Gli italiani perdono le partite di calcio come se fossero guerre e perdono le guerre come fossero partite di calcio". Se poi quelle partite sono dei derby, non c'è da meravigliarsi che, l'altra settimana, il romanista Maurizio Gasparri abbia inseguito tra i banchi del Senato il presidente della Lazio Claudio Lotito nel tentativo di mettergli la sciarpa giallorossa al collo: la squadra di Ranieri aveva appena battuto per 2-0 i biancocelesti. E in qualche modo, Lotito, anche nelle vesti di senatore, doveva pagare pegno.
Ma tant'è: il Parlamento, e in generale la politica, tantissime volte si è rivelato un'arena, uno stadio, dove gli scranni si sono trasformati in gradinate, gli emicicli in curve, i gruppi in fan club di tifosi di calcio più o meno scalmanati. La qual cosa, a dirla tutta, qualche volta, è servita pure a scavalcare i recinti di maggioranze e minoranze, simpatie e antipatie precostituite. E, di conseguenza, ad abbassare i toni degli scontri.
Sono ben 18 i fan club parlamentari per 15 squadre di calcio. Juventus, Milan, Inter, Roma, Napoli, Lazio, Fiorentina, Lecce, Torino, Hellas Verona, Monza, Parma, Sampdoria, Genoa e Salernitana: ognuna di queste squadre ha un gruppo di tifosi nei palazzi del potere.
Il Roma club Montecitorio è uno dei più antichi: è nato nel 2003 da un'idea dell'ex parlamentare Paolo Cento e di un dipendente della Camera, Sergio Cortellacci. E da sempre si caratterizza perché accetta tra i suoi soci non solo politici, ma anche esterni: oggi conta circa 300 iscritti, una ventina di parlamentari di tutti i partiti, un'altra decina di ex e poi dipendenti ed esterni.
Il super romanista Maurizio Gasparri, quindi, ha potuto muoversi con una certa sicurezza quando ha iniziato la caccia al laziale Claudio Lotito sciarpa giallorossa alla mano. L'ha documentato il profilo di The Journalai
Insomma: non è stato un post derby facile per Lotito. Fare il presidente della Lazio e il senatore può essere davvero un'arma a doppio taglio. E non fa niente che, in classifica, la Lazio ha 12 punti in più della Roma. Ha perso il derby? I suoi tifosi devono subire, anche nel luogo sacro della nostra democrazia. Anche all'interno dell'istituzione più alta della nostra repubblica: non c'è scampo.
I fan club funzionano un po' come gli intergruppi parlamentari, quei gruppi di lavoro che mettono attorno allo stesso tavolo i parlamentari di diversi schieramenti ma con una passione in comune. Per dire: c'è quello per la sigaretta elettronica, quello per la lettura su carta e la scrittura a penna, quello che si interessa delle conseguenze della menopausa.
A differenza loro, però, i fan club calcistici tendono a inglobare anche i non politici: prima tra tutti i giornalisti parlamentari. Ma proprio come i normali club, organizzano incontri con i propri beniamini, fanno i loro striscioni, si organizzano per andare allo stadio, qualche volta promuovono iniziative benefiche.
E c'è da dire che, in questa legislatura, i fan club calcistici hanno conosciuto un vero e proprio boom: se ne sono costituiti ben sette. Tra i quali quello del Monza, per la felicità del senatore Adriano Galliani.
In ogni caso, proprio come capita con i partiti, anche i fan club calcistici dei politici possono andare incontro a scissioni: il Napoli club Montecitorio è nato da una costola del Napoli club parlamento, ad esempio. E comunque è il lunedì il giorno in cui tutti sono più attivi.
Le cronache parlamentari, infatti, il giorno dopo i turni di campionato, sono ricche di dichiarazioni di parlamentari che, convinti di aver subito un torno clamoroso dall'arbitro, dichiarano di essere pronti a "portare il caso in parlamento". Nel 2015, accese polemiche violentissime l'assegnazione di due rigori e di un gol in fuorigioco alla Juve, tanto che Fabio Rampelli, esponente di Fratelli d'Italia ma all'epoca all'opposizione, annunciò:
In tempi più receti: a novembre 2023, un gol annullato al Lecce contro il Milan mandò su tutte le furie i parlamentari tifosi della squadra salentina. I quali, al di là delle appartenenze partitiche, giurarono unanimamente:
E invece: partita finisce quando arbitro fischia, per parafrasare un vecchio saggio come Vujadin Boskov.
La passione per il calcio, magari, più che a riparare torti arbitrali (veri o presunti), nei palazzi del potere, serve a creare legami, rapporti, simpatie umane, occasioni di incontro che - chissà - un giorno potrebbero tornare utili anche per cose più serie di una partita di calcio.
Niente è assicurato, per carità: viene in mente, a tal proposito, quando Massimo D'Alema (romanista) regalò la maglia di Francesco Totti all'allora premier Matteo Renzi (tifosissimo della Fiorentina)
Era, come testimonia il video su YouTube dell'agenzia Vista, il 2014 e l'occasione la presentazione del libro di D'Alema "Non solo euro". Ebbene: almeno per quel pomeriggio, il calcio riuscì a mettere assieme il Rottamatore e il Rottamato, il diavolo e l'acqua santa. La qual cosa, in politica, serve sempre. Come un gol all'ultimo minuto.