Con la Legge di Bilancio 2025 sono state proposte diverse misure, tra cui bonus per le famiglie e numerose agevolazioni che saranno operative entro pochi mesi. Si apre così uno spiraglio per ottenere fino a 3.600 euro, oltre all’accesso a varie altre agevolazioni. Il veicolo necessario per accedere ai diversi bonus famiglia sono i decreti attuativi.
La linea del governo Meloni è chiara: sì agli aiuti alle famiglie per incoraggiare la natalità. Nessun ripensamento sul sostegno alle famiglie, con molti strumenti messi in campo per favorire la crescita della curva demografica.
Vediamo insieme cosa aspettarsi, quando arriveranno i benefici delle nuove misure e come ottenere il contributo spettante.
La Manovra 2025 contiene le misure progettate dal governo per sostenere famiglie, imprese e lavoratori. Si tratta di un insieme di provvedimenti finalizzati a migliorare il benessere economico del Paese, a ridurre le tasse e, contemporaneamente, ad aumentare i benefici economici per famiglie e imprese.
Ora, le misure entrano in vigore direttamente con la pubblicazione della legge in Gazzetta Ufficiale, ma richiedono l'adozione di specifici decreti attuativi.
Questi decreti definiscono nel dettaglio i criteri di ammissione al beneficio, la durata e le modalità di erogazione.
Nella Legge di Bilancio 2025 sono previsti circa 103 provvedimenti, ciascuno dei quali necessita di un decreto attuativo. Un esempio pratico riguarda l'Isee senza titoli di Stato, una misura anticipata nel 2024.
Nonostante sia stata istituita con la Legge di Bilancio, questa misura è rimasta sospesa in attesa di regolazione. Lo stesso destino riguarda altre misure, come il bonus nuove nascite, il congedo parentale potenziato, il bonus asilo nido e molte altre agevolazioni.
Secondo quanto riportato da Money.it, al momento sono attesi oltre 100 decreti attuativi necessari per implementare le misure previste dalla Legge di Bilancio 2025. Ecco una panoramica dei principali bonus famiglia attesi per il 2025.
Tra poche settimane dovrebbe arrivare il decreto attuativo per incentivare la natalità. Si tratta di un contributo una tantum di 1.000 euro per ogni figlio nato, adottato o affidato nel 2025, tra il 1° gennaio e il 31 dicembre.
L’ammissione al beneficio è condizionata dalla presenza di un reddito certificato ISEE valido fino a 40.000 euro. Per conoscere le modalità di partecipazione sarà necessario attendere una circolare dell’INPS che definirà tempi e modalità di erogazione.
La Legge di Bilancio 2025 prevede l’estensione del congedo parentale all’80% della retribuzione per tre mesi complessivi entro il sesto anno di vita del figlio.
Per il 2025 è stata stanziata una dotazione di 500 milioni di euro per la "Carta dedicata a te". Possono beneficiare del contributo i nuclei familiari composti da almeno tre membri, di cui uno minorenne, con un reddito ISEE non superiore a 15.000 euro.
La Manovra 2025 conferma il bonus asilo nido, con alcune modifiche. Il beneficio è riconosciuto per famiglie con un reddito fino a 40.000 euro ed è stato eliminato il vincolo della presenza di almeno un altro figlio di età inferiore ai 10 anni.
Il bonus è stato aumentato a 3.600 euro per i nati dal 2024.
Il bonus elettrodomestici prevede un contributo del 30% per l’acquisto di elettrodomestici ad alta efficienza energetica, con un importo massimo di 100 euro. Tale soglia è innalzata a 200 euro per chi ha un reddito ISEE non superiore a 25.000 euro.
Nella Manovra 2025 è stato istituito un fondo di 30 milioni di euro destinato ai giovani tra i 6 e i 14 anni. Il beneficio mira a rafforzare le attività sportive e ricreative extrascolastiche. Possono accedere al fondo le famiglie con un reddito ISEE fino a 15.000 euro.
Rinnovato per il 2025, il Bonus Mamme è erogato in busta paga e prevede diversi requisiti, tra cui la presenza di due figli, di cui il minore deve avere almeno 10 anni. A partire dal 2027, sarà richiesto un numero minimo di tre figli.
Possono richiedere l’agevolazione le lavoratrici dipendenti (a tempo determinato o indeterminato) e autonome. Sono escluse dal beneficio le disoccupate, le colf, le badanti e le lavoratrici autonome in regime forfettario.
Il beneficio è vincolato a un reddito imponibile non superiore a 40.000 euro annui.