Nessuno tocchi Alberto da Giussano: il guerriero con spadone sguainato e scudo nella mano sinistra è stato il simbolo attorno al quale sono confluiti nel corso degli anni molti dei movimenti indipendentisti che hanno animato il panorama politico del Nord Italia.
Simbolo della difesa dell'operoso settentrione contro il lassismo e la voracità del Centro-Sud, Alberto da Giussano è raffigurato da 40 anni nel simbolo elettorale del partito che alla fine rappresenta nella memoria collettiva le istanze del Nord: la Lega.
Nel logo attuale c'è anche la dicitura "Salvini premier", e lo stesso ex ministro dell'Interno ha ottenuto oggi 13 gennaio 2025 dall'Ufficio brevetti e marchi del Mimit la titolarità del logo con il guerriero medievale.
Si aprono adesso diverse domande interessanti: Salvini ha voluto proteggere un simbolo molto caro ai leghisti o è pronto a sfruttarlo per un suo personale tornaconto elettorale?
I contrassegni elettorali, cioè quelli che vengono stampati sulle schede elettorali e per i quali gli elettori e le elettrici votano alle varie elezioni, sono l'espressione grafica di una certa idea di stare al mondo politico. Nel corso degli anni sono cambiati graficamente e già il passaggio dal bianco e nero al colore (deciso su input di Francesco Cossiga) aveva cambiato tante strategie elettorali.
La titolarità o meno del logo è però materia che solitamente meno appassiona il lettore medio di politica sui quotidiani, finendo per diventare un accessorio rispetto ad altri aspetti egualmente importanti come la collocazione politica di quella comunità politica o lo sfruttamento commerciale dei beni associati a un partito.
Teatro Donizetti strapieno (1.100 paganti) per ascoltare Alessandro #Barbero su “La battaglia di Legnano e l’idea di comunità”.
— Giorgio Gori (@giorgio_gori) January 13, 2024
Lui è un narratore formidabile, ma colpisce la curiosità e la voglia di imparare (spoiler: Alberto Da Giussano non è mai esistito, lo sapevate?). pic.twitter.com/DEi4siWL8w
Fra Giuseppe Conte e Beppe Grillo si è consumata (e probabilmente si sta consumando ancora) una guerra sul possesso o meno del simbolo del Movimento 5Stelle, con tanti che hanno spulciato i resoconti dell'Ufficio brevetti e marchi del Ministero delle Imprese e del Made in Italy per capire se i pentastellati avranno un nuovo simbolo o meno.
Probabilmente questa sarà una preoccupazione anche della comunità leghista, dato che oggi 13 gennaio 2025 è stato reso noto che Matteo Salvini è diventato proprietario di Alberto da Giussano. Non della statua in sé, ovviamente, quanto della sua rappresentazione grafica.
Si chiude dopo 7 anni un processo burocratico lungo (iniziato nel giugno 2018), ma che sembra soddisfare un auspicio che lo stesso Salvini aveva espresso al congresso della Lega in Lombardia il 15 dicembre 2024:
È stato lo stesso Ufficio brevetti a dare il via libera, quindi, ad una richiesta che il leader leghista aveva accompagnato anche la domanda per registrare il simbolo della "Lega Salvini premier" (che raffigura pure Alberto da Giussano) e di un terzo logo dove ci sono la scritta "Lega" e l'immagine del condottiero lombardo, senza la dicitura "Salvini premier".
Potrà sorprendere qualcuno, ma Alberto da Giussano non è mai esistito nella realtà. Molto probabilmente, la sua figura è stata creata a posteriori per simboleggiare nelle cronache storiche un certo spirito di comunità, fratellanza e rivalsa contro quelli che erano percepiti come invasori esterni.
Il tutto nasce il 7 aprile 1167, quando a Pontida 26 città si unirono nella Lega Lombarda per combattere contro la casata del Sacro Romano Impero degli Hohenstaufen. L'obiettivo era quello di conservare l'autonomia legislativa e monetaria contro la tendenza centralizzatrice propria del più ingombrante vicino nordico.
La dicitura #Salvini premier scompare dal logo della #Lega per accontentare i nordisti, mentre resterà la storica raffigurazione di #AlbertodaGiussano, inesistente condottiero della battaglia di Legnano. Il Fatto Quotidiano, invece, scrive che è celebre. pic.twitter.com/Gj7QdQkehy
— Mefisto (@AndreaMefi4753) January 11, 2025
Alla battaglia di Legnano del 29 maggio 1176 l'imperatore Federico Barbarossa venne sconfitto dall'esercito della Lega, in quel momento capitanata da Guido da Landriano. Si distinse in questa battaglia Alberto da Giussano, che alla guida della sua "Compagnia della morte" contribuì in modo decisivo alla vittoria lombarda.
Peccato però che la prima attestazione di questo capitano di ventura risalga ad almeno 150 anni dopo la battaglia di Legnano, portando diversi storici a dubitare della sua esistenza. Qual è il collegamento fra questa figura e la Lega odierna?
Innanzitutto è la figura che è rimasta più a lungo nel logo della Lega, fin dal 12 aprile 1984, quando Giuseppe Leoni e Umberto Bossi fondarono presso lo studio della notaia Franca Bellorini la Lega autonomista lombarda. A seguire non sfugge il fatto che quelle città situate per lo più nel Nord Italia si unirono per lottare contro un invasore esterno, così come Bossi riteneva di dover unire le genti padane contro gli approfittatori del Centro e del Sud italiano.
I raduni a Pontida magari hanno perso oggi quella centralità anche mediatica propria di qualche anno fa, ma il luogo è strettamente connesso alla lotta per la sopravvivenza che nel Medioevo quelle 26 città (poi 30) sentirono di dover iniziare.
Andando in avanti di diversi anni, non è difficile notare come Salvini sia una personalità politica alle prese con diverse difficoltà. Il suo desiderio di tornare al Viminale cozza con tutti i problemi che le infrastrutture italiane mostrano (essendo il leader leghista a capo del Ministero dei Trasporti), così come è vista con insofferenza l'idea di perseguire quella svolta "nazionale" che Salvini impresse alla Lega nel 2017.
All'epoca la scelta era affogare sotto una grossa mole di debiti o cercare di ripartire da zero: la seconda opzione è segnalata dalla dicitura "Salvini premier" sotto Alberto da Giussano. Oggi la Lega è pressoché scomparsa nel sud italiano, ha perso le due regioni che guidava (Umbria e Sardegna) e nel nord molti amministratori non vogliono essere scalzati dagli esponenti da Fratelli d'Italia.
That crazy time when the Italian government financed a Hollywood-style blockbuster... and failed badly.
— Crazy Ass Moments in Italian Politics ???????? (@CrazyItalianPol) August 13, 2023
"Barbarossa", the Italian "Braveheart" you've probably never heard of - featuring Rutger Hauer!
A thread ???? pic.twitter.com/G2KJp9ZyxI
Per accontentare quest'ultimi, soprattutto nel loro desiderio di riprendere politiche più indipendentiste o federaliste, Salvini sarebbe pronto a modificare il logo della Lega: niente più riferimenti personali, solo Alberto da Giussano di profilo e la scritta "Lega" in bella vista.
Luogo in cui esplicitare questa proposta potrebbe essere Milano, dove questo marzo dovrebbe svolgersi il congresso leghista. Una nota della Lega però aveva respinto con fermezza quest'indiscrezione:
In fin dei conti, c'è una domanda a cui bisogna rispondere: cosa comporta per Salvini possedere l'immagine del condottiero lombardo?
Se è anche ipotizzabile uno sfruttamento commerciale di Alberto da Giussano (la registrazione è stata effettuata per le classi di Nizza 36, 41 e 45, che disciplina proprio questi aspetti), Salvini sembra aver deciso di tutelare così una delle figure più importanti della comunità leghista.
A destra preme sempre Roberto Vannacci che ha registrato "Il mondo al contrario" anche come possibile simbolo elettorale, cosa che pure ha spesso negato di voler fare (così come di scendere in politica, a dire il vero) e Salvini cerca da mesi di bilanciarsi fra il ricordare agli elettori su territorio italiano i suoi successi nel governo giallo-verde e il difendere gli interessi leghisti propri del Nord-Est italiano.
Possedere da solo Alberto da Giussano può essere la riposta alla complessa situazione politica dell'attuale vicepremier? Il futuro ce lo dirà.
Alberto da Giussano e la Lega: il guerriero medievale, simbolo della difesa del Nord Italia contro il Centro-Sud, è stato adottato dalla Lega come logo dal 1984 e, dal 13 gennaio 2025, Matteo Salvini ne è diventato il proprietario legale. La registrazione del logo "Lega Salvini premier" include questa figura storica, sollevando interrogativi sul suo uso futuro.
Origine e significato di Alberto da Giussano: sebbene la figura di Alberto da Giussano sia probabilmente una creazione leggendaria, rappresenta lo spirito di resistenza dei popoli del Nord Italia contro l'invasione esterna, simboleggiando la lotta per l'autonomia. La sua figura è stata legata fin dagli inizi della Lega alla lotta contro le forze percepite come oppressori.
Proprietà del simbolo e futuro politico di Salvini: la registrazione del logo potrebbe indicare una strategia di Salvini per proteggere un simbolo caro ai leghisti, ma anche un tentativo di riposizionamento politico in un periodo di difficoltà. Il futuro della Lega e la sua identità, compreso il logo, potrebbero essere rinnovati o trasformati, a seconda delle sfide interne e politiche.