13 Jan, 2025 - 16:14

Guerra in Ucraina, 100 giorni per la pace: il piano di Trump prende forma

Guerra in Ucraina, 100 giorni per la pace: il piano di Trump prende forma

La guerra tra Ucraina e Russia si avvicina al terzo anno. L'insediamento di Donald Trump per un secondo mandato non consecutivo, previsto il 20 gennaio, potrebbe segnare una svolta significativa nel conflitto. L'amministrazione uscente di Joe Biden si è distinta come il principale alleato di Kiev. Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha fatto affidamento sul sostegno occidentale concretizzatosi in ingenti pacchetti militari ed economici dall'inizio dell'invasione russa nel febbraio 2022.

Durante la campagna elettorale, Trump, pur senza definire un piano dettagliato per raggiungere la pace, ha promesso di porre fine alla guerra entro 24 ore. La dichiarazione del tycoon riflette il suo approccio pragmatico ma solleva interrogativi sulla sua strategia reale. Le sue posizioni isolazionistiche fanno prevedere una drastica riduzione degli aiuti a Kiev, se non un completo abbandono della politica di sostegno attuata dall'amministrazione Biden. Inoltre, il ruolo di Washington come principale coordinatore degli sforzi occidentali a favore dell'Ucraina potrebbe essere ridimensionato con l'inizio del nuovo mandato presidenziale.

L'attenzione globale è ora rivolta ad un possibile incontro tra Trump e il presidente russo, Vladimir Putin. Nel frattempo, il nuovo inviato speciale di Trump in Ucraina, Keith Kellogg, ha fissato un obiettivo ambizioso: porre fine al conflitto entro i primi 100 giorni del mandato.

Gli sforzi per porre fine alla guerra in Ucraina

La guerra in Ucraina è iniziata nel febbraio 2022. In quasi tre anni di conflitto, Washington ha stanziato 102 miliardi di dollari in aiuti a Kiev. L’amministrazione Biden ha anche mobilitato alleati e partner per un sostegno internazionale più ampio.

Nel 2024, il presidente ucraino Zelensky ha presentato un piano per una pace giusta ed equa contando sul supporto occidentale per costringere Mosca ad accettare i termini di Kiev.

Ora il panorama politico cambia con l’imminente passaggio da Biden a Trump. Quest’ultimo ha promesso di porre fine alla guerra in 24 ore. L'approccio del tycoon prevedrebbe un dialogo diretto tra le parti, ma resta poco chiaro.

Trump ha precedentemente annunciato che Putin sarebbe disposto a incontrarlo. L’inviato speciale di Trump, Keith Kellogg, ha fissato l’obiettivo di chiudere la guerra in 100 giorni. Tuttavia, mancano dettagli concreti.

Nel suo discorso di inizio anno, Zelensky ha ricordato le conversazioni avute con Biden e Trump, dichiarando: "Non ho dubbi che il nuovo presidente americano voglia e sarà capace di portare la pace e porre fine all'aggressione del presidente russo Vladimir Putin". Tuttavia, il presidente ucraino ha in passato espresso preoccupazioni riguardo al piano di pace proposto da Trump affermando che un'eccessiva fretta nel raggiungere un accordo potrebbe portare a concessioni pericolose per l'Ucraina. Zelensky ha sottolineato come la spinta di Trump per una "soluzione rapida" potrebbe tradursi nella perdita dell'integrità territoriale del paese.

Il possibile incontro tra Trump e Putin

Kellogg ha sottolineato che Trump punta a "salvare la sovranità dell'Ucraina" con una soluzione accettabile per entrambe le parti. 

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La gente deve capire che non sta cercando di dare qualcosa a Putin o ai russi. Sta in realtà cercando di salvare l'Ucraina e di salvarne la sovranità e si assicurerà che sia equo, che sia giusto, e lo ha detto ripetutamente, sia quando Zelensky lo ha incontrato alla Trump Tower sia quando lo ha detto alle sue conferenze stampa.

Il Cremlino, il 13 gennaio, ha confermato che, pur non essendoci preparativi in corso per un incontro, esiste una comprensione reciproca e la volontà politica di organizzarlo.

La visita di Kellogg in Ucraina

Keith Kellogg ha posticipato la visita programmata in Ucraina a causa di questioni legali legate al Logan Act, una legge statunitense che vieta ai privati cittadini di condurre negoziati non autorizzati con governi stranieri. La visita è prevista dopo l’insediamento di Donald Trump. Kellogg dovrebbe recarsi anche in altre capitali europee, tra cui Roma e Parigi.

 

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Nazlican Cebeci
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