Il Festival di Sanremo, con la sua lunga storia, è costellato sia di grandi successi sia di tante canzoni veramente sottovalutate. Sono infatti molti i brani che, in gara al Festival, non hanno ottenuto riconoscimento per poi diventare famose e entrare nel cuore del pubblico subito dopo la competizione.
Ecco le 10 canzoni più sottovalutate della storia del Festival di Sanremo, tra vittorie mancate, classifiche a sorpresa e eliminazioni.
Uno dei più grandi cantanti non apprezzati durante la competizione sanremese è Vasco Rossi che, nel 1983 si piazza penultimo con “Vita spericolata”. Pochi giorni dopo la gara però il singolo di Vasco ottenne un incredibile boom a livello radiofonico, diventando un inno per migliaia di giovani che ancora oggi cantano a squarciagola il ritornello durante i concerti.
Altro capolavoro che non ha ottenuto il successo meritato in gara al Festival di Sanremo è "E dimmi che non vuoi morire", scritta da Vasco Rossi e cantata da Patty Pravo. Il brano è ancora oggi una delle canzoni più belle e delicate mai cantate dall’artista, nonché una tra le più straordinarie della musica italiana.
Tra i brani che purtroppo, non hanno avuto il riconoscimento sperato troviamo poi “Ciao amore, ciao”, canzone tristemente conosciuta per il suicidio di Luigi Tenco, avvenuto il 27 gennaio 1967 a Sanremo, dopo l’esclusione dalla finale del Festival.
Il brano, che racconta l'amore e critica la società moderna, ha avuto un grande successo con il passare degli anni e oggi è considerato un punto di riferimento della musica italiana ma è il primo di una lunga serie di brani non pienamente apprezzati durante la kermesse canora.
Un altro brano ingiustamente sottovalutato è "Ma cosa hai messo nel caffè" di Riccardo Del Turco e Antoine presentato durante il Festival del 1969 che arrivò solo purtroppo solo quattordicesima. Per fortuna il brano è tornato in radio grazie a una rivisitazione di Malika Ayane che ha donato il giusto successo a questo splendido pezzo.
Altro brano capito e apprezzato veramente poco durante il Festival di Sanremo del 1989 è “Almeno tu nell’universo”, dell’intramontabile Mia Martini che durante quell’edizione si classificò solo al nono posto. Un’ingiustizia per una delle canzoni più belle della storia della musica italiana e per una voce unica come quella di Mimì.
Niente podio anche per la canzone che ha reso celebre in tutto il mondo Andrea Bocelli. “Con te partirò” infatti si fermò al quarto posto di Sanremo 1995. Un risultato veramente strano perchè l’artista toscano, pochi mesi dopo entrò nel Guinness dei primati come primo cantante ad avere nello stesso momento tre album ai vertici della classifica statunitense.
In fondo alla classifica di Sanremo, per molte volte, c'è stato anche Zucchero Fornaciari che nel 1982 esordisce tra i giovani e arriva in classifica finale solo penultimo con il brano "Una notte che vola via". Ritornerà a Sanremo nel 1985 con un'altra grandissima hit, l'ennesima snobbata dall'Ariston, "Donne". Ci riprova per l'ultima volta con "Canzone Triste" che riceve ancora una volta critiche e indifferenza. Nonostante questo però a oggi Zucchero è uno dei più grandi cantautori italiani e internazionali.
Anche durante le ultime edizioni, sono molte le canzoni poco considerate che poi in realtà sono diventate famose e hanno lanciato artisti importanti nel panorama musiclae. è il caso di "Salirò" di Daniele Silvestri che arrivò solo quattordicesimo durante la gara ma che conquistò il pubblico creando un vero e proprio tormentone. Il brano ottenne anche ben tre premi all’Italian Music Awards e un incredibile risultato a livello radiofonico.
Stessa sorte per "Nanì", capolavoro incomprenso dalla giuria del Festival di Sanremo e ultimo lascito di Lucio Dalla che nel 2012 aveva diretto il giovane Pierdavide Carone in coppia con Gianluca Grignani. Il brano oggi, tra gli appassionati è molto consociuto, e sicuramente avrebbe meritato di più durante le serate di Sanremo.
Per concludere questa top 10, una delle canzoni più sottovalutate della storia della kermesse canora risale a pochi anni fa e si tratta di "Glicine", il miglior brano della fase recente della carriera di Noemi che ottenne solo il quattordicesimo posto. Il singolo oggi è uno dei più conosciuti della cantante esaltandone al meglio la sua voce.