Si lavora ancora per domare le fiamme dei roghi che hanno devastato quartieri ed ettari di territorio lungo la costa di Los Angeles. L’iconico tratto di spiaggia baciato dal sole e dalle celebrità di Hollywood, ormai, è poco più che un cumulo di cenere, con sparute piccole eccezioni.
Il quartiere di Pacific Palisades, distretto occidentale della città e incastonato fra le località di Brentwood, Malibu, Topanga e Santa Monica, è tra le zone più colpite dagli incendi. Negozi, attività ricettive, scuole, uffici, case e le ville di numerose celebrity sono andate in fumo.
Oltre ai danni agli immobili, però, a fatica si cominciano a contare le vittime del fuoco. Fra queste, una delle più care amiche dell’attrice Jennifer Garner, iconico volto del film “30 anni in 1 secondo” e “La Rivolta delle Ex“.
A dare l’annuncio, senza, tuttavia, rivelare il nome della vittima, la stessa Garner ai microfoni di MSNBC News, arrivati sul posto nel pomeriggio del 10 gennaio 2025.
Jennifer Garner: “Ho perso un’amica nell’incendio”
Da giorni, ormai, si inseguono le notizie riguardanti i terribili incendi che stanno bruciando gli eleganti quartieri di Malibu, Santa Monica, Hollywood Hills, Pacific Palisades, ma anche le cittadine di Pasadena e Altadena.
La Culla del Cinema statunitense è costata cara ai divi di Hollywood, che hanno dovuto dire addio alle loro multimilionarie ville. Alcuni ritrovandole cenere al ritorno, altri costretti ancora a tenersi lontani dalle zone a rischio.
Ma per l’attrice Jennifer Garner, da poco apparsa sul grande schermo per il suo ruolo di Elektra Natchios nell’ultimo “Deadpool & Wolverine“, uscito al cinema nel luglio 2024, l’incendio è costato molto più che un edificio.
Durante un sopralluogo del MSNBC News, la giornalista Katy Tur ha intervistato la 52enne e lo Chef José Andrés, impegnati in operazioni di volontariato a sostegno di feriti e persone evacuate. Durante la breve intervista – riportata in parte da Entertainment Weekly – tuttavia, Garner ha fatto una sconvolgente confessione: una sua cara amica è morta nell’incendio di Pacific Palisades:
Ho perso un’amica e per la nostra chiesa è davvero doloroso. Quindi non mi sento di parlare ancora di lei. Ma sì, ho perso un’amica che non è uscita in tempo
Un dolore inimmaginabile per l’attrice, che si è improvvisamente ritrovata a camminare fra le macerie di un quartiere in cui ha vissuto per 25 anni e senza poter più rivedere il sorriso della sua amica. Eppure, solo una frase accennata, per dare discrezione e tenere la sua sofferenza lontana dai riflettori della cronaca, poi, subito il focus sulle altre migliaia di persone che hanno perso tutto.
La devastazione di Pacific Palisades
A spiegare alla giornalista com’era la vita dell’elegante quartiere, soprannominato il “quartiere dei vip“, il volto di Sydney Bristow in “Alias“:
Palisades sembra un piccolo quartiere. È quasi come Sesame Street, no? Conosci le persone che ti servono il cibo. Conosci le persone. Ci si preoccupa l’uno dell’altro. Qui c’è reciprocità, c’è un vero amore e dobbiamo prenderci cura di loro. E posso pensare a persone che lavorano in questi posti con cui sono stata in contatto che – i loro genitori hanno perso la casa, hanno perso la casa, hanno perso il posto [dove] lavorano
Voce rotta dall’emozione nell’indicare il luogo dove fino alla scorsa settimana sorgeva la casa del suo migliore amico e le strade dove i bambini ancora erano liberi di giocare fino a sera:
La casa del mio migliore amico era in fondo alla strada. Avevano un gong nel loro giardino. C’erano tanti bambini che giocavano in strada e alla fine della giornata suonavano il gong per richiamarli a casa, proprio come nei quartieri di tutto il Paese. Non è un luogo lontano che non si può raggiungere. Questa è la strada che percorriamo durante la 5K. È qui che il piccolo camion dei pompieri – Dio benedica i nostri pompieri – va alla parata del 4 luglio. Questo è un quartiere
E ha aggiunto:
Il mio cuore sanguina per i miei amici. Posso scrivere una lista di 100 amici che hanno perso la casa. Mi sento quasi in colpa a camminare per casa mia. Cosa posso fare? Come posso aiutare? Cosa posso offrire? Cosa posso offrire con queste mani, queste mura e la sicurezza che ho?
Oltre a Garner, sono tantissime altre le celebrities che hanno deciso di impegnarsi per aiutare le persone rimaste vittima degli incendi. Fra donazioni e attività di volontariato, attori, attrici e persino i duchi di Sussex sono al lavoro a sostegno dei 40mila sfollati.
Jennifer Garner, volontaria dopo l’incendio
Uno spaccato commosso e doloroso della nuova realtà del quartiere di Pacific Palisades. Garner, desolata ma tenace, ha deciso di impegnarsi attivamente insiemea allo Chef José Andrés e alla World Central Kitchen, per portare cibo e assistenza agli sfollati:
Vogliamo mettere le mani in pasta in qualche modo per essere utili e, grazie al mio lavoro con Save the Children, abbiamo un rapporto con lo chef. E ho potuto dire: “Posso stare con voi per un giorno? Cosa posso fare per aiutare? Mettetemi al lavoro”
Così è iniziata la collaborazione fra le due personalità, in favore di chi non ha più nulla. Lo chef e l’attrice si sono attivati immediatamente, già dopo un’ora dalla diramazione dell’allarme per l’incendio. Attualmente, i due, insieme agli altri volontari, stanno portando viveri ai rifugi e pasti caldi ai soccorritori.
Tuttavia la situazione rimane drammatica e complessa, nonostante gli sforzi per adattarsi e riuscire a risollevarsi dal difficile momento stiano dando i primi segnali positivi. Così ha dichiarato Jennifer Garner:
La situazione continua a evolversi giorno dopo giorno. È una cosa incredibile vedere qualcuno, vedere World Central Kitchen e lo chef José che arrivano e dicono: ”Ci pensiamo noi, non preoccuparti. Ci pensiamo noi a voi”
Le vittime accertate dell’incendio di Pacific Palisades
Secondo quando dichiarato dalle autorità le vittime accertate dell’incendio sono 16. La prima vittima è Annette Rossilli, 85 anni. L’anziana non ha voluto abbandonare la casa dove ha vissuto per quasi tutta la sua vita, insieme al suo cane Greetly, al suo canarino Pepper, a due pappagalli e alla sua tartaruga.
Nonostante le continue richieste di evacuazione, la donna – sopravvissuta a una figlia e a un figlio e vedova – ha sempre rifiutato di andarsene, finché i vigili del fuoco non hanno ritrovato il suo corpo nella sua auto, lo scorso venerdì, 10 gennaio 2025.
Anthony e Justin Mitchell, invece, erano padre e figlio. L’uomo era costretto su una sedia a rotelle a causa di un’amputazione, mentre il ragazzo era affetto da paralisi cerebrale. La figlia, Hajime White, che vive in Arkansas, ha dichiarato che il genitori si è rifiutato di lasciare indietro il figlio, con il quale abitava in una casa di Altadena.
Erliene Kelley ha preferito rimanere nella casa dove ha vissuto per 40 anni. Victor Shaw, 66 anni, ha cercato fino alla fine di combattere contro le fiamme che hanno minacciato la sua casa. L’uomo è deceduto in seguito alle pesanti inalazioni di fumo e ustioni, all’interno della sua abitazione.
Rodney Nickerson è stato ucciso dall’incendio Eaton, che ha devastato Altadena. Fra le vittime degli incendi anche la star Rory Callum Sykes, il 32enne diventato famoso per la sua apparizione nella serie tv britannica del 1998 “Kiddy Kapers“.
Randall “Randy” Miod, 55enne, è morto nella sua casa. Le autorità hanno trovato i suoi resti nell’abitazione. Secondo la madre, Carol Smith, l’uomo era convinto di poter affrontare l’incendio, come era già accaduto in passato. Purtroppo, le fiamme erano troppo alte e devastanti per lui.