Le serie poliziesche come Blue Bloods, The Rookie e Chicago PD sono in assoluto tra i drammi tv più seguiti.
Ma è la nuova serie Prime Video che sta facendo parlare di sé, On Call. La serie segue una coppia di poliziotti, Tracy Harmon (Bellisario) e Alex Diaz (Brandon Larracuente), in pattuglia mentre rispondono alle chiamate dei cittadini.
La serie ha debuttato il 9 gennaio su Prime Video e sta ricevendo recensioni ampiamente contrastanti da parte della critica. Nonostante questo, è a nono posto tra i film più visti sulla piattaforma.
Ecco una serie Prime Video per chi ama i polizieschi, On Call
A pochi minuti dall’inizio del primo episodio della serie, la tragedia colpisce il quartier generale della polizia di Long Beach.
L’agente Maria Delgado viene colpita a morte da una violenta gang che continua a spaventare la comunità.
La veterana Traci Harmon si sente in colpa, perché la Delgado era una sua recluta. Prima di incontrare la sua nuova recluta, la protagonista trascorre del tempo extra nello spogliatoio cercando di controllare il respiro e di riacquistare la calma, prima di conoscere la sua nuova recluta, l’agente Diaz.
La nuova coppia professionale risponde alle chiamate dei cittadini per overdose, episodi di violenza domestica, problemi di salute mentale e omicidi.
“On Call” si concentra sugli eventi quotidiani del turno di un agente americano, ma cerca anche di esaminare il dipartimento nel suo complesso. Anche perché il recente omicidio di un agente da parte di un membro di una delle gang più pericolose della città, ha messo gli agenti in ansia, mentre la banda diventa sempre più violenta.
Guarda il trailer ufficiale sul canale Movie Digger:
La serie è formata da otto episodi di circa mezz’ora, troppo corti
Il problema principale di “On Call” è la lunghezza degli episodi. Gli otto episodi, durando all’incirca mezz’ora anziché un’ora, vengono quasi troncati.
Di conseguenza, lo sviluppo dettagliato dei personaggi e i dialoghi si perdono un po’. I personaggi secondari sono poco più che comparse e lasciano gli spettatori con domande irrisolte. Anche il punto di vista costante della body camera, essendo abusato, non risulta un valore aggiunto per il prodotto.
“On Call” avrebbe potuto funzionare meglio, forse, come lungometraggio anche se l’episodio 5, “Not Your Savior”, è un momento clou!
Nell’episodio, la sfiducia e la tensione tra Diaz e Harmon sono palpabili e una crisi straziante che i due partner devono affrontare, fa venire fuori il vero terrore che gli agenti hanno e che rende il loro lavoro così arduo da svolgere.
Come suggerisce il titolo, la serie si svolge principalmente quando il dovere chiama. La coppia si sposta costantemente da una scena del crimine all’altra, spesso entrando in contatto con persone sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, sanguinanti e, talvolta, intervenendo in vere e proprie guerriglie tra bande.
Con così tanta esposizione all’afflizione, Harmon e Diaz devono mantenere la calma e trovare soluzioni pratiche nel caos che li circonda. Nel frattempo, cercano anche di ottenere giustizia per Delgado e di rintracciare la gang responsabile della sua morte.
Perché vale comunque la pena di guardare On Call
Vale la pena guardare On Call perché si distingue per l’originalità nella dinamica tra istruttore e tirocinante.
Al posto del classico poliziotto esperto che guida una recluta inesperta, la serie ribalta i ruoli: invece di un poliziotto maschio che istruisce una tirocinante femmina con pochissima esperienza sul campo, la serie fa il contrario.
Sebbene Harmon abbia i suoi momenti, è molto più composta e professionale di Diaz, che sta ancora imparando ad agire secondo il protocollo invece di affidarsi al suo istinto come qualcuno che è cresciuto in una zona con un alto tasso di criminalità.
La collaborazione tra i due, arricchita da dilemmi morali e passati complessi, aggiunge profondità alla trama. Inoltre, l’uso innovativo delle bodycam, introdotto dopo l’omicidio di un agente, combina riprese tradizionali e soggettive, e questo aumenta il realismo e l’intensità delle scene d’azione.
Le sequenze di inseguimento e gli interventi della polizia diventano più realistici ed esaltanti grazie alle diverse inquadrature e angolazioni utilizzate. La chimica tra i due attori, Bellisario e Larracuente, è il cuore pulsante della serie.
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In conclusione
“On Call” è una serie che, nonostante i suoi difetti, offre uno sguardo autentico e crudo sul lavoro di un agente di polizia. La dinamica tra Harmon e Diaz è coinvolgente e il ritmo serrato delle indagini mantiene alta la tensione. Nonostante la durata contenuta degli episodi, la serie riesce a trasmettere un senso di realismo e a farci riflettere sulle sfide che affrontano gli agenti di polizia ogni giorno.