La liberazione o meno di un ostaggio rappresenta il coronamento di sforzi che avvengono per lo più al riparo da occhi indiscreti e che spesso hanno soltanto una pallida eco nei media. Non ha fatto eccezione la storia di Cecilia Sala, probabilmente finita nel carcere di Evin per una ritorsione da parte del regime iraniano dopo l’arresto a Malpensa dell’ingegnere Mohammad Abedini Najafabadi.
Politicamente parlando, a capitalizzare il successo è il partito al governo e Fratelli d’Italia non ha fatto eccezione. Secondo il sondaggio di oggi 11 gennaio 2025 realizzato da Euromedia, si potrebbe parlare addirittura di un “effetto Cecilia Sala”: le intenzioni di voto assegnano il primo posto a FdI, staccando anche gli alleati di governo.
Poco spazio per le opposizioni, con il Movimento 5Stelle che subisce una perdita notevole nelle preferenze di voto.
FdI col vento in poppa nei sondaggi di Euromedia
Dopo Ilaria Salis, Patrick Zaki, Alessia Piperno e Chico Forti, il governo di Giorgia Meloni vede un’altra concittadina tornare in Italia dopo un periodo di detenzione all’estero: Cecilia Sala, giornalista de Il Foglio e di ChoraMedia, è ritornata a casa sua grazie anche all’azione personale della premier, che ha convinto il neopresidente USA Donald Trump che non si poteva legare il destino di Sala all’estradizione di Najafabadi, dando pure un dispiacere a chi (come Augias o Travaglio) era convinto che ciò non sarebbe servito a molto.
Euromedia si è incaricato di capire se il lavoro del governo sia stato apprezzato in Italia e se questo potrebbe aver avuto un impatto sulle intenzioni di voto di elettori ed elettrici italiani. La risposta potrebbe essere di sì: rispetto a dicembre, l’istituto di ricerca segnala che FdI raggiunge il 31,5%, segnando un +1,5% rispetto alle misurazioni di dicembre.
Gli altri due partiti di maggioranza, Lega e Forza Italia, restano ben distanti ma stazionari: i leghisti sono rimasti al 9% come a dicembre, mentre i forzisti hanno guadagnato uno 0,1%, arrivando quindi al 9,2% nelle preferenze di voto.
La coalizione di centrodestra sembra piacere a chi ha risposto al sondaggio, perché nel 50,3% dei casi sarebbe la preferenza di voto rispetto agli eventuali competitor.
M5S in netto calo, tiene il PD
Parlando appunto di opposizioni, la situazione è grigia. Volendo considerare innanzitutto il maggior partito di sinistra, cioè il Partito Democratico, questi ha guadagnato uno 0,3% rispetto a dicembre, raggiungendo il 24,3%: si nota come la distanza fra i dem e i meloniani sia ancora ampia.
Di umore opposto e decisamente peggiore sono i pentastellati: il M5S si attestano sì al 10%, ma hanno perso l’1,45 dalla misurazione dicembrina. Restando così, il centrosinistra sarebbe l’opzione di voto per il 31,6% dei potenziali elettori.
La situazione non cambia anche se si aggiungono a PD e M5S altri partiti, andando a configurare in un caso un “campo largo” e nell’altro un “campo larghissimo”. AVS rientra nella prima opzione, ottenendo nella misurazione di oggi il 5,3% (+0,1%), mentre nella seconda ci sono +Europa, Italia Viva e Azione.
Il partito di Riccardo Magi ottiene perde lo 0,3, scendendo al 2 per cento, quello di Matteo Renzi cede uno 0,6%, portandosi all’1,9%. Infine, il partito di Carlo Calenda resta stabile al 2,6 per cento. Il 50,8% di potenziali elettori resterebbe infine indeciso.
Il ritorno di Forti in Italia e l’effetto sui sondaggi
Nei momenti in cui il ritorno in Italia di Chico Forti dagli Stati Uniti, agli inizi di maggio 2024, era ormai molto più che concreto, diversi sondaggi cercarono di capire cosa ne pensasse l’opinione pubblica italiana.
I sondaggi politici Ipsos elaborati da Nando Pagnoncelli avevano mostrato che il 49% degli intervistati aveva espresso la propria contrarietà al fatto che la premier Meloni avesse accolto Forti all’aeroporto di Pratica di Mare, contro il 35% che invece aveva espresso un parere favorevole per quella scelta (il 16% preferì non rispondere alla domanda).
Si era nei momenti precedenti alle Europee di giugno, quindi i sondaggi del momento avrebbero potuto fotografare non soltanto il favore o meno che i potenziali elettori avevano mostrato per il lavoro diplomatico del governo, ma anche l’interesse o meno per i programmi elettorali in vista del voto dell’8 e 9 giugno.
Considerato tutto ciò, FdI aveva comunque lo scettro di primo partito: la media dei sondaggi poneva il partito al 29% delle preferenze. A seguire c’erano Forza Italia con l’8,9% e la Lega con l’8,6%. Al secondo posto c’era il Partito Democratico con il 20,7%, seguito dal Movimento 5 Stelle con il 15,7%.
I tre punti salienti dell’articolo
- Liberazione di Cecilia Sala e impatto politico: la liberazione della giornalista Cecilia Sala, arrestata in Iran, ha rafforzato l’immagine del governo italiano, con Fratelli d’Italia (FdI) che beneficia di un aumento nelle preferenze di voto, raggiungendo il 31,5% secondo un sondaggio di Euromedia.
- Situazione dei partiti: il centrodestra, guidato da FdI, continua a essere dominante con una preferenza del 50,3% degli elettori, mentre il Movimento 5 Stelle (M5S) perde consensi, scendendo al 10%. Il Partito Democratico (PD) rimane stabile ma lontano da FdI.
- Sondaggi e opinione pubblica: l’azione diplomatica del governo, inclusi altri casi di liberazione di cittadini italiani (come Chico Forti), ha generato opinioni contrastanti, ma FdI resta il partito con il maggior supporto.