La gran data dei 50 anni è stata festeggiata in ritardo, ma ben presto si è trasformata nell’ennesima occasione per rubare la scena politica all’opposizione e al Partito Democratico. Matteo Renzi ha scelto il teatro Cartiere Carrara di Firenze per festeggiare il suo compleanno oggi 11 gennaio 2025 e ha sfruttato il palco per lanciare una nuova fase della sua opposizione al governo di centrodestra.

Finita la “fase zen”, grazie anche all’assoluzione nel processo Open Arms, il leader di Italia Viva attacca a testa bassa la premier Giorgia Meloni e la grancassa mediatica e politica che l’appoggia: per Renzi nessuna delle sue decisioni è davvero efficace per il futuro dell’Italia, essendo Meloni più interessata ai follower sui social e a decidere come più le piace dei suoi “alleati” (cioè Lega e Forza Italia).

Tanti i temi toccati, dagli ennesimi ritardi sulle ferrovie italiane alla liberazione della giornalista Cecilia Sala, ma con un unico comune denominatore per Renzi: “Sono un cinquantenne con tanta voglia di giocare“. Avrà intenzione di giocare anche con il futuro del governo?

Dai migranti a Cecilia Sala, cosa ha detto Renzi a Next

Una diretta social su proprio profilo di X ha aperto la festa per i 50 anni di Matteo Renzi. L’ex premier e sindaco di Firenze è tornato a casa, al teatro Cartiere Carrara, fra chi gli vuole bene e chi ne appoggia un’altra svolta politica dopo un’estate passata a martellare il governo di centrodestra.

Una festa iniziata in ritardo per colpa di un guasto sul nodo ferroviario di Milano, provocando l’ilarità e l’ennesima stoccata renziana sulle poche capacità di Matteo Salvini come ministro delle Infrastrutture.

Un compleanno politico, senza se e senza ma: Renzi si riprende con gusto il centro della scena e continua a sfruttare il silenzio che la leader del PD, Elly Schlein, ha applicato durante le ultime vacanze natalizie. Il leader di Italia Viva ricorda che il suo partito è più… vivo che mai, prontissimo a riprendere il controllo del suo futuro e contare di più.

Come opposizione o come appoggio estemporaneo al governo? Pur essendoci alcuni temi, come la giustizia, che trovano un certo consenso anche in IV, Renzi ricorda che nonostante la propaganda meloniana non ci sono segnali positivi per il futuro italiano. Ormai è un attacco su tutti i fronti, sia da un lato che dall’altro: se Renzi ricorda spesso come Meloni si comporti più da “influencer” che da presidente del Consiglio, la stessa premier utilizza anche i canali istituzionali per intestarsi successi collettivi.

Ne sarebbe un esempio il caso di Cecilia Sala, la giornalista di ChoraMedia e Il Foglio recentemente liberata dalla prigione iraniana di Evin. Renzi non accetta che se le opposizioni chiedono al governo informazioni sulle condizioni di detenzione di Sala vengano tacciate di ostacolare il suo lavoro:

Quando riportano a casa Mastrogiacomo è un successo di tutti, quando riportiamo i Marò ugualmente ma per la prima volta nella storia italiana la maggioranza al governo ha scelto sui canali ufficiali della sua forza politica di attaccare l’opposizione per avere chiesto di essere coinvolti nella liberazione di Sala. È un atteggiamento istituzionale devastante, usare un successo per aggredire le opposizioni.

Nonostante le rassicurazioni del ministro degli Esteri Antonio Tajani che la liberazione di Sala sia stato un lavoro collettivo, Renzi adombra una specie di spaccatura fra il leader di Forza Italia e la stessa premier, che lo avrebbe scavalcato andando a discutere del caso Sala con il presidente degli USA Donald Trump.

Altra critica per Meloni riguarda i centri migranti in Albania: nella conferenza stampa di inizio anno, la presidente del Consiglio si è detta convinta che tutto il meccanismo presto riprenderà a funzionare. Renzi invece ritiene che il grosso spreco di risorse pubbliche avrebbe potuto esser utilizzato per migliorare la sicurezza in tante città italiane:

Il governo Meloni ha messo 800 milioni di euro per fare un canile in Albania e ci abbiamo mandato carabinieri e poliziotti che invece mancano a Milano, Roma, Firenze, Torino. Abbiamo mandato carabinieri e poliziotti a fare la guardia ai cani randagi.

“Non siamo sudditi di Meloni: è ora di una svolta”

Dopo una mezz’ora circa dall’inizio di Next, questo il nome della festa di compleanno, Renzi diventa molto più combattivo e comincia ad attaccare frontalmente Meloni. La sua principale colpa è quella di vendere una realtà che non esiste, castigando oppositori e alleati secondo il suo proprio tornaconto politico.

Renzi ricorda come le persone che hanno espresso critiche su ciò che ha fatto la premier non siano più state invitate sui canali Mediaset o ad una festa come Atreju, adombrando il sospetto che in molti ormai abbiano rinunciato a fare opposizione per viltà. Tutti tranne Renzi, ovviamente, che non rinuncia a pubblicizzare il suo prossimo libro per criticare lo stile di governo di Meloni:

Giorgia, non siamo tuoi sudditi, non stiamo ‘a cuccia’. Meloni è molto diversa da come si racconta e molto diversa da quello che serve al Paese. Per questo annuncio che il 18 marzo uscirà il mio libro, l’Influencer, dedicato anche a lei.

L’unica capacità politica che l’ex sindaco fiorentino riconosce a chi ha portato Fratelli d’Italia a guidare il governo italiano è stata la capacità di premiare chi le è fedele (specialmente se fa parte della famiglia) e punire chi rischia di sporcarne l’immagine:

Secondo me il quadro è molto più complesso di quello che pensiamo. L’osanna a rete unificate che viene dedicato quotidianamente a Meloni credo sia indice di una necessità profonda di rivedere la nostra stessa proposta politica. Non è la leader più forte degli ultimi 30 anni, il grande asset è che non ha dall’altra parte gente che si mette insieme. La sua forza non è FdI ma quegli altri, che lei divide e allo stesso tempo accarezza, riuscendo ad avere un consenso parlamentare e politico superiore a quello matematico.

Finita la “fase zen”, qual è il futuro di Renzi?

Una festa di compleanno, anche se politica e mediatica come ha preferito organizzarla Renzi, non poteva terminare con la classica scena del taglio della torta o dello spegnimento delle candeline. Un momento, questo, utile per esprimere desideri e aspirazioni che si vorrebbero realizzati in un futuro non troppo lontano.

Il leader di Italia Viva non se ne dimentica e si dimostra più combattivo che mai. “Penso che sia arrivato il momento di dare la svolta“: un cambiamento innanzitutto politico, cercando di lavorare ai fianchi l’attuale esecutivo, che punta senza tanti misteri ad arrivare fino al 2027 e a chiudere un’intera legislatura senza crisi di governo.

Se svolta significa far cadere il governo, allora Renzi sembra pronto a diventare il perno di quest’operazione, lasciando da parte il PD e il Movimento5Stelle:

L’obiettivo per i 50 anni è rottamare Giorgia Meloni? Il mio obiettivo per i 50 anni, intanto, è dire grazie, perché siamo pieni di gente che ha sempre da ridire, che ha sempre rancore. Io sono un uomo felice, questa è la cosa fondamentale per poi cercare di dare un’alternativa. Io penso, come quegli italiani che dicono che lei non è capace, che sia arrivato il momento di dare la svolta.

La capacità di dare un’alternativa è un mantra che in molti, specie fra chi vuole occupare il “centro” nella politica italiana, si ripetono dal 2022 e che però hanno molta difficoltà a realizzare concretamente. Forse fra i desideri di compleanno di Renzi c’era anche questo…

I tre punti salienti dell’articolo

  • Ritorno all’opposizione: Matteo Renzi ha festeggiato il suo cinquantesimo compleanno lanciando una nuova fase della sua opposizione al governo di centrodestra, criticando duramente la premier Giorgia Meloni per la sua gestione, soprattutto sui temi delle infrastrutture e delle politiche migratorie.
  • Attacchi a Meloni e il governo: Renzi ha accusato Meloni di essere più interessata a costruire la sua immagine sui social che a prendere decisioni efficaci per il paese. Ha anche criticato la gestione del caso della liberazione della giornalista Cecilia Sala, sostenendo che il governo ha usato il successo per attaccare l’opposizione.
  • Prospettive future: Renzi ha ribadito la sua intenzione di dare una “svolta” alla politica italiana, suggerendo che il suo obiettivo potrebbe essere quello di contribuire a far cadere il governo Meloni, portando avanti una proposta alternativa senza fare affidamento su alleanze tradizionali come il PD o il Movimento 5 Stelle.