Solo 11 reti messe a segno dal reparto offensivo dei salentini, che non sono solo il peggior attacco della Serie A, ma di tutta Europa. Un dato molto allarmante per i giallorossi, che con il mercato stanno cercando di aggiustare il tiro.
E se nelle precedenti stagioni il Lecce faceva della difesa la sua forza, quest’anno c’è veramente poco da sorridere: Gàspar fuori per infortunio e il solo Federico Baschirotto a reggere la difesa con esperienza in Serie A. È chiaro a tutti ormai che gli eroi Umtiti e Pongračić, artefici delle due precedenti salvezze dei pugliesi, sono molto lontani dal concetto di squadra odierno che accompagna gli undici in campo.
Riadattamenti su riadattamenti, ora nuovamente l’infortunio di Antonino Gallo che lo terrà fuori un mese, ma il vero rebus resta ancora l’attacco: se la difesa è un colabrodo e gli attaccanti non segnano, il manuale della massima serie parla chiaro. Ci sono poche speranze.
Peggiore attacco Lecce: solo 11 reti segnate dai salentini
Undici gol, per intenderci, in 19 partite fanno una media preoccupante: 0,57 centri per match. In Europa ci sono squadre vicine al record negativo dei giallorossi; solo il Getafe, nella Liga spagnola, eguaglia i numeri del team di Marco Giampaolo: stesso numero di realizzazioni per gli azulones con una differenza, e che differenza. Il team che milita nel massimo campionato di Spagna ha una difesa solida e ha subito meno della metà dei gol incassati dai pugliesi.
Insomma, è palese che i salentini abbiano delle difficoltà a insaccare il pallone in rete, complice anche l’assenza di giocatori importanti davanti, come Lamek Banda, su cui aleggia ancora un mistero sul suo possibile ritorno in campo.
Una squadra sfortunata che ora deve fare i conti con un’infermeria piena zeppa di titolari. Davanti c’è un Nikola Krstović poco ispirato, che ha realizzato pochi gol in campionato nell’anno solare 2024. Anche per il giocatore montenegrino c’è un record negativo: la punta centrale ha tirato più di ogni attaccante d’Europa in zona trequarti. Settanta sono i tiri scoccati dal suo destro nella prima parte di campionato, ma solo quattro messi a segno, per un totale di 22 tiri nello specchio della porta.
Anche il numero di dribbling non è dei migliori: il montenegrino ha tentato ben 41 dribbling in stagione, e di questi sono andati a buon fine poco più della metà.
I nuovi acquisti miglioreranno il reparto offensivo del Lecce?
Se lo chiedono tutti i tifosi dall’inizio del mese di gennaio, da quando all’aeroporto di Brindisi è atterrato Jesper Karlsson, ala svedese arrivata in prestito secco dal Bologna. L’ex giocatore rossoblù era una promessa del calcio: lo scandinavo si era fatto notare tra il 2020 e il 2023 per le sue impressionanti doti tecniche e la sua vena realizzativa all’AZ Alkmaar, formazione che milita nel massimo campionato olandese.
Al Bologna è arrivato per rinforzare il reparto offensivo in vista della Champions League di quest’anno, ma sfortunatamente ha trovato poco spazio e non è mai riuscito a integrarsi nel collettivo. Per lui una sola presenza tra le fila emiliane e pochissima continuità.
Pantaleo Corvino, che lo ha portato a Lecce con entusiasmo fino a fine stagione, lo vuole sostituire a Banda, perché i salentini necessitano di una figura che crei superiorità numerica lì davanti, che possa saltare l’uomo e portare maggiore pericolosità in area di rigore.
In più c’è la carta Ante Rebić, che ha senza dubbio delle doti tecniche superiori rispetto ad altri giocatori, e più volte ha dimostrato di portare qualità in campo al suo ingresso; ma il croato non è ancora al cento per cento e spesso fatica a sopportare i ritmi della Serie A.
Ora si attende la fine del mercato per capire chi Pantaleo Corvino estrarrà dal suo cilindro.