Mentre si avvicina il calendario fiscale 2025, milioni di contribuenti si trovano a fare i conti con le scadenze relative alla dichiarazione dei redditi tardiva.
Anche se può sembrare una situazione stressante, da cui è difficile non perdere il sonno, gli obblighi dichiarativi riguardano tutti.
Superato il termine del 31 ottobre, entro il quale era possibile presentare la dichiarazione dei redditi, alcuni contribuenti si sono ritrovati oltre questa scadenza.
Ma cosa succede adesso? Quali sono i rischi? La buona notizia è che la strada verso un accordo con il fisco non è persa: è possibile presentare la dichiarazione tardiva entro il 29 gennaio 2025. Vediamo insieme come funziona la dichiarazione tardiva, cosa comporta e quali sanzioni si applicano.
Cosa significa presentare una dichiarazione dei redditi tardiva
Il calendario fiscale 2024 stabilisce come ultimo termine per la presentazione della dichiarazione dei redditi il 31 ottobre 2024. L’attuale normativa permette di mettersi in regola presentando la dichiarazione entro 90 giorni dalla scadenza ordinaria; pertanto, l’ultimo termine utile per regolarizzare la propria posizione fiscale è il 29 gennaio 2025.
Attualmente, questa data rappresenta la scadenza ultima, ma chi oltrepassa tale termine incorre in una omessa dichiarazione dei redditi. Il tempo stringe: restano appena tre settimane per regolarizzare la dichiarazione dei redditi in ritardo, evitando sanzioni più elevate.
Alcuni contribuenti iniziano a fare due conti e si chiedono quali sanzioni saranno applicate per i ritardi. Le disposizioni normative contenute nell’articolo 13, comma 1, lettera c), del Decreto Legislativo n. 472/1997 prevedono sanzioni ridotte per tutelare gli equilibri economici dei contribuenti, offrendo un margine di tempo per correggere l’errore con il pagamento tardivo della dichiarazione dei redditi.
Presentazione di una panoramica completa sugli adempimenti fiscali previsti per l’anno 2025, con particolare attenzione alla procedura per la dichiarazione dei redditi tardiva.
Dettaglio | Informazioni |
Scadenza Ordinaria | 31 ottobre 2024 |
Ultimo Termine per Presentare | 29 gennaio 2025 (senza incorrere in sanzioni più gravi) |
Dichiarazione Tardiva | Permette di mettersi in regola dopo la scadenza del 31 ottobre 2024. |
Sanzioni per Ritardo | Ridotte se presentata entro 90 giorni dalla scadenza: da 25 a 1.000 euro. |
Ravvedimento Operoso | Penale minima di 25 euro se la dichiarazione viene regolarizzata spontaneamente entro il 29 gennaio 2025. |
Canali Telematici | La dichiarazione tardiva va inviata esclusivamente tramite i canali telematici dell’Agenzia delle Entrate. |
Codice Tributo per Pagamento | 8911 |
Modello Redditi tardivo 2025
La dichiarazione tardiva consente ai contribuenti che non hanno rispettato il termine del 31 ottobre 2024 di regolarizzare la dichiarazione presentando un documento tardivo.
È possibile, infatti, adempiere agli obblighi fiscali evitando conseguenze più gravi, come accertamenti fiscali per omessa dichiarazione e sanzioni elevate.
Il grafico illustra la progressione delle sanzioni in funzione del ritardo nella presentazione della dichiarazione dei redditi, con una riduzione proporzionale al tempestivo esercizio del ravvedimento operoso.
Ravvedimento operoso gennaio 2025
Mentre si cerca di regolarizzare gli obblighi fiscali, è necessario considerare anche la presenza di una penalità. Forse proprio per questo motivo, la sanzione è proporzionata e accessibile: un costo di 25 euro, un decimo della sanzione piena di 250 euro.
La chiusura degli obblighi fiscali, con la presentazione della dichiarazione dei redditi tardiva, è legata al ravvedimento operoso, disciplinato dal Decreto Legislativo n. 472/1997. La norma prevede una sorta di premio per i contribuenti che regolarizzano la propria posizione spontaneamente e in tempi brevi.
Certo, la tempestività è un aspetto rilevante della normativa. Infatti, rispettando il termine massimo del 29 gennaio e seguendo alcune semplici indicazioni, è possibile mettersi in regola senza molte difficoltà. Vediamo ora come procedere.
La rappresentazione grafica evidenzia la correlazione diretta tra l’entità della sanzione e il numero di giorni di ritardo nel presentare la dichiarazione dei redditi. La sanzione cresce in maniera direttamente proporzionale al tempo di ritardo.
Termini ravvedimento operoso gennaio 2025
La parola d’ordine è “dichiarazione dei redditi tardiva“, ossia quando la presentazione supera il termine ordinario. Come riportato da mysolution.it, l’analisi delle operazioni da seguire è così articolata:
- Modello Redditi 2024: compila il modello relativo all’anno d’imposta 2023 in tutte le sue parti. Controlla la correttezza di tutte le informazioni. La presenza di eventuali errori potrebbe richiedere ulteriori interventi in futuro.
- Pagamenti tardivi dichiarazione dei redditi: è prevista una sanzione minima che va da 25 a 1.000 euro (art. 1, comma 1, del D.Lgs. n. 471/1997). Il pagamento dovrà essere effettuato utilizzando il codice tributo 8911 e indicando l’anno di riferimento (2024). Il versamento avviene tramite il modello F24, con la possibilità di compensare con eventuali crediti fiscali.
- Ravvedimento operoso entro il 29 gennaio 2025: la presentazione della dichiarazione dei redditi tardiva deve avvenire esclusivamente tramite i canali telematici dell’Agenzia delle Entrate.
Nota bene: nell’ipotesi in cui dalla dichiarazione dovesse emergere un debito d’imposta non versato nei termini ordinari, dovrà essere regolarizzato in questa fase anche con il ravvedimento operoso.
Guida pratica al ravvedimento operoso
Una mini guida passo per passo per presentare la dichiarazione dei redditi tardiva con sanzioni ridotte tramite ravvedimento operoso.
Fase | Descrizione |
1. Compilazione Modello Redditi | Compilare correttamente il modello relativo all’anno d’imposta 2023 in tutte le sue parti. |
2. Pagamento | Il pagamento della sanzione minima di 25 euro dovrà essere effettuato tramite il modello F24, utilizzando il codice tributo 8911. |
3. Presentazione Telematica | La dichiarazione deve essere presentata esclusivamente tramite i canali telematici dell’Agenzia delle Entrate. |
4. Regolarizzazione Debiti | Se dovuto, il debito d’imposta non versato nei termini ordinari dovrà essere regolarizzato in questa fase, utilizzando il ravvedimento operoso. |
FAQ delle domande più frequenti sulla dichiarazione dei redditi in ritardo
- La dichiarazione tardiva ha effetti sull’applicazione degli ISA e sui benefici premiali?
La dichiarazione tardiva ha pieni effetti anche per l’applicazione degli ISA (Indicatori Sintetici di Affidabilità) e i relativi benefici premiali, a condizione che i dati dichiarati siano completi e corretti, come indicato nella Circolare n. 20/E/2019 dell’Agenzia delle Entrate. - È possibile aderire al concordato preventivo biennale tramite dichiarazione tardiva?
Non è possibile aderire al concordato preventivo biennale tramite dichiarazione tardiva, secondo quanto chiarito dalla Circolare n. 18/E/2024 dell’Agenzia delle Entrate. - Quali sono le sanzioni applicabili in caso di dichiarazione tardiva?
La sanzione ridotta di 25 euro si applica esclusivamente entro i 90 giorni dal termine ordinario. Oltre questo periodo, valgono altre regole più severe, come previsto dal Decreto Legislativo n. 472/1997.