Il bonus Renzi, conosciuto anche come trattamento integrativo, è una misura prevista dal Governo per sostenere i lavoratori con redditi bassi o medio-bassi.

I lavoratori, però, non sono obbligati a ricevere questo bonus, anche se ne hanno diritto. Proprio per questo, è prevista la possibilità di rinunciarvi e optare di riceverlo in un’unica soluzione nella dichiarazione dei redditi. Questa scelta può rivelarsi vantaggioso per alcuni, soprattutto per evitare il rischio di doverlo restituire-

Rinunciando al bonus in busta paga, il lavoratore può ricevere il trattamento integrativo come conguaglio al momento della dichiarazione dei redditi.

Per rinunciare al bonus Renzi, il lavoratore deve presentare al proprio datore di lavoro un’apposita dichiarazione di rinuncia. Nel testo, ti spiegherò come.

Perché rinunciare all’ex bonus Renzi in busta paga

La rinuncia al bonus Renzi in busta paga può essere una scelta strategica e lungimirante, che permette di evitare l’insorgere di possibili problematiche relative al superamento del limite di reddito.

Conviene, quindi, a chi è sicuro di non rientrare nei beneficiari del trattamento integrativo. Si tratta di tutti coloro che, nel 2025, hanno redditi:

  • Inferiori a 8.174 euro;
  • Superiori a 28.000 euro;
  • Superiori a 15.000 euro e nessuna detrazione che annulla l’imposta.

Il motivo è molto semplice: il bonus Renzi spetta nel limite di determinati requisiti. Se si prevede di non superare un determinato limite di reddito o, al contrario, di guadagnare più di quanto previsto dalla normativa, è sempre consigliabile presentare al proprio datore di lavoro il modulo di rinuncia al bonus Renzi. In questo modo, si evita il rischio di dover restituire l’importo percepito.

La rinuncia dovrebbe essere effettuata non solo da chi è certo di non rientrare tra i beneficiari del bonus, ma anche da chi sa di non rientrarvi a prescindere.

Il modulo di rinuncia al bonus Renzi è editabile e scaricabile, e deve essere compilato con estrema cura e consegnato al proprio datore di lavoro.

Quali sono i limiti di reddito per avere diritto al trattamento integrativo

A chi spetta l’ex bonus Renzi? I limiti di reddito per avere diritto al trattamento integrativo sono stati modificati negli ultimi anni. Nel 2025, per ricevere il bonus, è necessario che il reddito complessivo annuo lordo del lavoratore non superiore a 15.000 euro. Inoltre, l’imposta lorda (IRPEF) calcolata sul reddito complessivo deve essere superiore alle detrazioni da lavoro dipendente.

Se il reddito complessivo lordo è compreso tra 15.000 e 28.000 euro, il lavoratore può comunque avere diritto al bonus, ma a condizione che la somma delle detrazioni per familiari a carico, le detrazioni per lavoro dipendente e altre specifiche detrazioni previste dalla normativa superino l’importo dell’imposta lorda calcolata sul reddito complessivo.

Tuttavia, in questa situazione, l’importo del bonus è pari alla differenza tra il totale delle detrazioni e l’imposta lorda, e non può essere superiore a 1.200 euro.

Quando consegnare il modulo di rinuncia al bonus Renzi

I lavoratori che non sono certi di rientrare tra i beneficiari possono decidere di consegnare il modulo di rinuncia al trattamento integrativo.

L’opzione rappresenta una valida alternativa per evitare il rischio di dover restituire l’importo ricevuto. Infatti, se alla fine dell’anno i redditi percepiti risultano essere inferiori a 8.174 euro o superiori a 28.000 euro, il Fisco provvederà al recupero delle somme già erogate mensilmente, addebitando l’importo dovuto in un’unica soluzione.

Chi presenta il modulo di rinuncia al bonus Renzi, ma alla fine dell’anno si rende conto di averne comunque diritto, può stare tranquillo: l’importo sarà erogato in un’unica soluzione durante la liquidazione del modello 730.

In questo caso, il bonus verrà riconosciuto direttamente attraverso il conguaglio fiscale, senza necessità di ulteriori adempimenti.

Per riassumere

Il bonus Renzi, o trattamento integrativo, è una misura del Governo per supportare i lavoratori con redditi bassi o medio-bassi, ma non è obbligatorio. I lavoratori possono rinunciare al bonus mensile e riceverlo come conguaglio durante la dichiarazione dei redditi, evitando così il rischio di dover restituire l’importo.

La rinuncia può essere fatta presentando un modulo al datore di lavoro. Per il 2025, il bonus è destinato a chi ha un reddito inferiore a 15.000 euro, con specifiche condizioni legate alle detrazioni fiscali. Se il reddito supera i limiti, il Fisco recupera l’importo erogato in eccesso.