Tragico epilogo per Giancarlo Pari, scomparso da Rimini, capoluogo omonimo di provincia dell’Emilia-Romagna, il 3 giugno 2024.

Appartengono al 77enne le spoglie mortali ritrovate il 26 settembre 2024 all’interno del Rio Melo, il fiume che attraversa la vicina Riccione.

La conferma arriva direttamente dai R.I.S. di Parma (Reparto Investigazioni Scientifiche) dell’Arma dei Carabinieri.

Tag24 ha intervistato Rosj Pari, figlia di Giancarlo, per fare il punto conclusivo su questa drammatica vicenda.

Il cadavere ritrovato a Riccione appartiene al 77enne

“La cosa che più ci dispiace è non sapere se ha sofferto, se si è sentito male, il non sapere come sia caduto in quel fosso e questo, purtroppo, non lo sapremo mai. Però lo riportiamo finalmente a casa da tutte le persone che tengono a lui”, racconta Rosj.

“Abbiamo appreso la notizia ieri alle 13. Sono stata contattata dai carabinieri di Riccione, in quanto il corpo è stato ritrovato come le anticipai nelle scorse settimane sotto il ponticello di Viale Venezia. È stato trasportato dalla forza dell’acqua, durante i giorni dell’alluvione”, prosegue.

“Gli agenti sono stati interpellati dai R.I.S. di Parma perché avevano mandato la relazione alla Procura, hanno avuto il nullaosta del Magistrato che si è occupato della vicenda e quindi hanno informato l’Arma che potevano chiamarci e procedere alla sepoltura di mio padre o alla cremazione”, continua.

“Noi familiari abbiamo optato per la cremazione, non lo porteremo al cimitero e non lo faremo seppellire. Lo riporteremo a casa in modo tale che stia insieme a mia madre”, aggiunge la donna.

I risultati del test del DNA

“I R.I.S. hanno prelevato il materiale dal suo femore. Nella banca dati di Roma del DNA c’era il mio salivare, prelevato nel mese di luglio 2024, a casa della mamma”, prosegue Rosj.

“Restava soltanto da fare la comparazione… Non abbiamo potuto effettuare un’autopsia perché non c’erano abbastanza elementi utili, perché il corpo era in fase di decomposizione”.

“La morte è stata stabilita il 26 settembre 2024, la stessa sera in cui le spoglie mortali sono state recuperate…”, afferma Rosj.

La scomparsa dell’anziano

Affetto da una lieve forma di alzheimer, il mattino del 3 giugno 2024, Giancarlo Pari si era recato insieme all’amata moglie in una clinica per effettuare una visita medica.

Dopo aver concluso gli accertamenti e, come da routine, salutata la coniuge impegnata in alcune commissioni per la casa, si era diretto autonomamente alla tabaccheria di famiglia per passare un po’ di tempo con i figli.

Al locale, purtroppo, l’anziano non è mai arrivato. I parenti, preoccupati, hanno denunciato l’allontanamento alle forze dell’ordine e sono state avviate le prime indagini.

Le ricerche durate solo quattro giorni

Le ricerche di Giancarlo Pari da parte degli enti preposti sono durate solo quattro giorni, con esito negativo.

Sfortunatamente, i testimoni hanno sempre segnalato la sua presenza all’interno di supermercati, esercizi commerciali e strade pubbliche, ore dopo il suo passaggio, rendendo impossibile ritrovarlo in tempo breve.

Nel mese di luglio, la figlia Rosj, ha avviato un secondo lavoro di perlustrazione assistita da privati e associazioni no-profit, tra questi il Comitato Scientifico Ricerca Scomparsi OdV, Kronos (guardie ambientali e zoofile), l’U.C.S. Romagna con le proprie unità cinofile e il PFS San Marino.

Mediante il loro contributo, è stato possibile escludere il passaggio dell’uomo all’interno di zone impervie, come boschi, montagne e burroni.

“Desideravo una mano maggiore da parte delle istituzioni, il tempo dedicato a mio padre è stato davvero poco. Se ci fosse stato fornito l’aiuto necessario, forse avremmo evitato questa dolorosa tragedia“, conclude Rosj.

L’ultimo saluto a Giancarlo Pari

“I funerali di mio padre si terranno alle ore 15:00, lunedì 13 gennaio, presso la Chiesa del Primo Maggio (S. Maria Mater Ecclesiae).

“Colgo l’occasione per ringraziare in primis il Comitato Scientifico Ricerca Persone Scomparse OdV, la presidente Gaia Pensieri, che ho sentito quotidianamente. Luca Barbieri, Andrea Brighi, Giada Maioli, Massimo Ceccarini dei Vigili del Fuoco.

I capisquadra che mi sono stati vicini con cui ho interagito nei quattro giorni di ricerca erano Andrea Bartolini, Luca Brocchi e Giuseppe Renda”.

“Il Comitato dei Padulli, la Kronos, Fabio Paganelli, Pompieri senza frontiere di San Marino con tutte le unità cinofile”, rammenta.