Il Capodanno del 2025 Laura Barbier se lo ricorderà per tutta la vita. Una notte di festa e baldoria per accogliere il nuovo anno si è trasformata in un incubo. La studentessa di 20 anni ha scelto Milano per festeggiare, con gli amici, 4 donne e due uomini (tutti tra i 20 e 21 anni), l’arrivo del 2025: piazza Duomo, in pieno centro, il luogo per brindare. Non si sarebbe mai aspettata di diventare la protagonista di un gravissimo fatto di cronaca. La giovane, con i suoi compagni di Università, sarebbe stata vittima di violenze fisiche e sessuali da parte di un gruppo di ragazzi. Le indagini della Procura di Milano sono scattate dopo un’intervista rilasciata dalla studentessa a un giornale online belga. “Siamo stati circondati da stranieri che ci toccavano sotti vestiti. Noi ci tenevano per mano”, ha raccontato Laura al quotidiano. La ragazza ha dichiarato che attorno a loro, a stringerli in una morsa stretta, c’erano ragazzi nordafricani. Una trappola in cui sarebbero finite altre persone, come la moglie dell’uomo italiano che avrebbe liberato Laura da quel tritacarne: “Voleva salvare sua moglie che era vicino a me e urlava con tutte le sue forze, ha trascinato anche me fuori dal gruppo prendendomi il braccio”, ha raccontato la giovane. Le indagini della Procura di Milano porterebbero, tra le ipotesi, a una pratica chiamata “taharrush gamea” che ha origine in Egitto. Si tratta di una molestia, a sfondo sessuale, compiuta da gruppi di uomini nei confronti delle donne.
Cos’è il taharrush gamea, vittime le donne che subiscono violenza sessuale
“Taharrush gamea” è la violenza collettiva che le donne subiscono da gruppi di uomini e che può trasformarsi in stupri. Del fenomeno si è cominciato a parlare nel 2015, in occasione delle proteste avvenute in Egitto, in piazza Tahir, a Il Cairo: vittime le donne che manifestavano. Casi del genere poi sono stati denunciati in Germania, a Colonia, nel Capodanno del 2016, ad Amburgo, nonché a Zurigo, Salisburgo ed Helsinki. A Milano un episodio simile è accaduto nel 2022, nello stesso luogo in cui avrebbero subito aggressioni sessuali i ragazzi del Belgio, in piazza Duomo: in quell’occasione nove ragazze avevano denunciato violenze sessuali di gruppo.
“Sempre più inquietanti i risvolti delle violenze di piazza a Milano a Capodanno. Una pratica nata nei Paesi Arabi di totale disprezzo alle donne che vengono abusate in piazza. A Milano è la seconda volta che accade, una vergogna incredibile. Femministe e sinistra in totale silenzio!
così Silvia Sardone, eurodeputata della Lega e consigliera al Comune di Milano.
Laura Barbier nella sua intervista al quotidiano belga ha sottolineato che quei giovani che la circondavano e la toccavano “insultavano gli italiani e i turisti” e ha aggiunto: “C’erano pochi italiani in piazza e tanti giovani stranieri con le bandiere dei loro paesi, Iraq, Pakistan. Turchia E quella che doveva essere una serata di festa si è trasformata in orrore”.
Oggi gli investigatori della squadra mobile di Milano mostreranno alla giovane alcuni video di quella terribile nottata e dalla sua testimonianza potrebbero partire le ricerche dei colpevoli. E sempre oggi la ragazza depositerà la denuncia.
Il sito del quotidiano belga Sudinfo, lo stesso che aveva pubblicato lo sfogo di Laura Barbnier, scrive che anche due giovani inglesi, un ragazzo e una ragazza fidanzati, hanno subito violenze sessuali durante la notte di Capodanno:
“Avevano incontrato i sei ragazzi di Liegi a Milano, nel pomeriggio del 31 dicembre, e avevano simpatizzato con loro. I due si sono presentati alla polizia e hanno sporto denuncia”.
Violenze sessuali in piazza Duomo, Souad Sbai: “Devono essere equiparate a uno stupro”
“Quello che è successo a Milano la notte di Capodanno è inammissibile. Le violenze sessuali subite da quei ragazzi non sono meno gravi dello stupro – dice in esclusiva a Tag24 Souad Sbai ex parlamentare della Lega, giornalista, scrittrice, presidente dell’ACMID-Donna Onlus, Associazione della Comunità Marocchina in Italia delle Donne – E’ una pratica grave quanto lo stupro, il branco ti mette le mani dappertutto, ti tocca il seno, le parti intime, ti lecca il collo, la bocca. Sono esperienze così brutte da segnarti per tutta la vita, sono psicologicamente devastanti. I responsabili vanno puniti e se stranieri rispediti al loro paese”. Souad Sbai assicura che violenze del genere accadono anche nei locali e che le donne difficilmente denunciano: “Per paura di non essere credute. La violenza sessuale non è solo lo stupro riuscito, è anche quello che ha subito la studentessa belga”. La giornalista da anni combatte l’islam radicale che sottomette le donne e il fondamentalismo che si sta insinuando in Europa. E’ convinta che la terribile dinamica sia stata organizzata: “Sì tutto programmato, una pratica per fare male alle donne. Lo hanno fatto in piazza Tahir, a Il Cairo. Le donne non hanno più manifestato. Non facciamoci prendere in giro se dicono che erano ubriachi o drogati. Tutte scuse perché la loro religione, l’Islam, non gli consente di bere né di fare uso di sostanze. E’ una attacco alla donna per manifestare il disprezzo”.
Insulti di immigrati all’Italia e alle Forze dell’Ordine, video sui social
I video delle parolacce contro l’Italia hanno fatto il giro del web. A pubblicarli sui vari social network proprio coloro che durante la notte di Capodanno a Milano, arrampicati sulla statua di Vittorio Emanuele II, hanno insultato il nostro Paese. Giovani con i volti coperti con i passamontagna hanno urlato offese pesanti all’Italia e alle nostre Forze dell’Italia: “Italia vaffaxxxlo”, “Poliziotti di merda”. Quattordici sono sati identificati e denunciati per vilipendio della Repubblica italiana e delle Forze armate. Sono quasi tutti nordafricani, hanno tra i 18 e i 20 anni.