A partire dal 1° luglio 2025, entrerà in vigore un nuovo listino per le commissioni Bancomat. Il nuovo prezzario, già inviato a banche e intermediari, prevede che le commissioni siano calcolate in base al valore dell’acquisto effettuato, rimanendo comunque all’interno di un intervallo predefinito. La notizia ha subito suscitato attenzione e aspettative.
Vediamo subito cosa cambia e, di preciso, in cosa consiste la revisione.
Bancomat: arrivano le commissioni calibrate
Bancomat gestisce 29,1 milioni di carte, per 52,5 milioni di ricavi nel 2023. Ogni anno, sul suo circuito, passano oltre 390 milioni di pagamenti e 66 milioni di prelievi. Le carte di debito, in modo particolare, sono la tipologia di carte più diffuse in Italia.
Abbiamo parlato di questi dati, per iniziare, proprio per capire la grande portata del circuito bancomat. Ci sono alcune novità. Nei giorni passati, la società del circuito ha inviato a banche e intermediari il nuovo prezzario.
Tuttavia, affinché entri in vigore si deve attendere dal 1° luglio 2025. Inoltre, il fondo FSI è diventato il primo socio del circuito con il 44% davanti a Intesa Sanpaolo e Unicredit.
Di questo ne parleremo meglio in seguito. Per ora ci limiteremo a parlare della notizia che, più di tutte, ha subito catturato l’interesse: la vera novità, infatti, sta nell’introduzione di una struttura tariffaria proporzionata al valore delle transazioni. Arrivano le commissioni calibrate per sostenere i commercianti con margini ridotti, anche se si generano ricavi più alti per acquisti più onerosi.
Questo nuovo modello si focalizza più che altro sulle esigenze dei piccoli esercenti, nell’ottica di ridurre al minimo i costi per le attività.
Cosa cambia con l’ingresso del fondo FSI
Un’altra novità è l’ingresso del fondo FSI. Adesso, detiene il 44% delle azioni. Così, Bancomat ha intrapreso un nuovo percorso più dinamico e orientato al business.
Non si tratta più di una semplice società di supporto per le banche, ma agirà da vero attore pronto a investire nell’espansione internazionale e nell’adozione di tecnologie innovative.
Il cambiamento si è concretizzato nel 2024 con la nomina di un nuovo consiglio di amministrazione e l’adozione di una strategia mirata a consolidare la presenza di Bancomat in Europa, segnando così un passo importante verso una visione globale e una crescita sostenibile nel settore dei pagamenti digitali.
Quali sono gli obiettivi
Il nuovo progetto punta a valorizzare l’infrastruttura nazionale per il mercato dei pagamenti digitali.
Si punta a produrre diversi benefici, come:
- Rendere più efficiente il circuito di pagamento;
- Contenere i costi;
- Rappresentare una soluzione di qualità e complementare agli operatori internazionali.
Aumento delle tariffe del circuito bancomat
La revisione delle commissioni Bancomat porterà a un probabile aumento dei costi. Tuttavia, ai commercianti continuerà comunque a costare meno rispetto ai circuiti internazionali, come Visa e Mastercard.
Il nuovo listino, che segue il lancio del marchio unico Bancomat, introdurrà una differenziazione delle commissioni in base al valore dell’acquisto. Sostanzialmente, è proprio questa la novità principale che ha subito catturato interesse e attenzione.
Facciamo qualche esempio. Per gli acquisti di modico valore, come una tazzina di caffè al bar, le commissioni saranno più basse rispetto a quelli costosi, come l’acquisto di un vestito in una boutique.
Il nuovo tariffario terrà conto dei servizi aggiuntivi offerti dal sistema Bancomat. L’aggiornamento, in linea di massima, potrebbe comportare un rialzo delle tariffe.
Si deve considerare che le commissioni del circuito di debito incidono per lo 0,2 o 0,3% sul costo della transazione per esercente. Possono, però, avere un impatto di gran lunga più significativo sulle banche e gli intermediari di pagamento che collegano il negoziante al circuito.
Per riassumere
A partire dal 1° luglio 2025, entrerà in vigore un nuovo listino per le commissioni Bancomat, che saranno calcolate in base al valore dell’acquisto, con un intervallo predefinito.
La novità principale riguarda l’introduzione di commissioni più basse per acquisti di modico valore, a favore dei piccoli esercenti. Il fondo FSI, che detiene il 44% delle azioni, ha acquisito un ruolo strategico nel circuito, puntando su una crescita internazionale e l’adozione di tecnologie innovative.
Il nuovo modello mira a rendere più efficiente il sistema, contenendo i costi e favorendo i commercianti. Si prevede che le commissioni aumentino, ma rimarranno competitive rispetto ai circuiti internazionali.
Il cambiamento ha lo scopo di migliorare il settore dei pagamenti digitali e sostenere la crescita del circuito Bancomat in Europa.