Si chiamava Fabiana Piccioni, aveva 47 anni. Il suo corpo è stato ritrovato carbonizzato ieri, giovedì 9 gennaio 2025, in aperta campagna a Giulianova, in provincia di Teramo. A dare l’allarme alcuni cacciatori che hanno scoperto il cadavere e hanno subito avvisato i Carabinieri. La donna era senza vestiti e giaceva tra la vegetazione in una zona difficile da praticare. Presentava ustioni e il corpo era già in decomposizione. Un tatuaggio sull’avambraccio ha permesso l’identificazione di Fabiana, E’ ancora difficile stabilire le cause del decesso, l’autopsia, che avverrà oggi, 10 gennaio, all’ospedale di Teramo, farà luce sui tanti interrogativi che aleggiano intorno al caso. Per favorire le indagini l’area in cui è stato rinvenuto il corpo è sotto sequestro e la strada è stata chiusa, nessuno può passare. I Carabinieri stanno cercando tracce di Dna e vogliono visionare le riprese delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona. Le ipotesi sono molteplici, per il sindaco di Giulianova, Jwan Costantini si tratta di “un femminicidio, un delitto efferato che mai Giulianova aveva visto prima”, e ha aggiunto: “La città è scossa”.

Chi era Fabiana Piccioni, trovata morta a Giulianova, in provincia di Teramo: il corpo era carbonizzato

I familiari avevano dato l’allarme giorni fa, non avevano più avuto notizie di Fabiana dal giorno di Capodanno. Si era allontanata dalla sua abitazione e da allora non si era più fatta viva. I genitori preoccupati si erano subito rivolti alle autorità. Ieri pomeriggio la macabra scoperta. Un giallo dai tanti interrogativi a cominciare dalle cause della morte. E’ stata uccisa? Eda chi? Prima è stata ammazzata e poi è stata bruciata? Sembra, dalle prime informazioni, che sul corpo non ci siano segni di violenza e che Fabiana non abbia calpestato il terreno in cui è stata ritrovata. Quel che è certo è che gli abitanti di Giulianova sono sconvolti, un conoscente di Fabiana, amministratore del gruppo Facebook “Sei giuliese se…” ha scritto in un post: La conosciamo in tanti, una brava ragazza con pregi e difetti come tante. L’altra cosa certa è che trattasi di quei casi che non avresti mai creduto potessero accadere nella tua città, e ovviamente, a maggior ragione siamo tutti scioccati. Alla mamma, al papà, amico e collega di mio padre in quello che era il glorioso ospedale di Giulianova di una volta, e al fratello, al quale giunge fortissimo l’abbraccio di tutti i colleghi della Betafence di Tortoreto. Ciao Fabiana, riposa in pace”.

I commenti sotto il post sono centinaia e il pensiero di molti concittadini di Fabiana va ai genitori della 47enne “Mio Dio, sono sconvolta…un abbraccio forte a Franco e Giulia, sincere condoglianze”, ha scritto un’altra utente.

“Non la conoscevo, ma mi hanno detto che ha svolto diversi lavori. Nel 2019 si era anche candidata nella lista “Idea” che mi sfidava alle Comunali, con il candidato a sindaco Pietro Tribuiani”, ha dichiarato il sindaco di Giulianova. Fabiana aveva 47 anni, sul profilo Fb, che aveva scelto di tenere privato, è possibile vedere la foto di un gatto, probabilmente il suo, che dorme beato in un cestino vicino al termosifone. La foto del profilo la ritrae con un cappello rosso in tesa dal quale escono capelli lunghi castani. Dalle prime informazioni si apprende che Fabiana non avesse un compagno e che vivesse in famiglia.

Se fosse confermata l’ipotesi del femminicidio sarebbe l’ennesimo caso in cui le donne sono le vittime prediletti di uomini senza scrupoli, pronti a ucciderle per i motivi più inquietanti. Nessuno di questi giustifica un delitto efferato. Il giorno dell’Epifania, il 6 gennaio 2025, a Seriate, in provincia di Bergamo un 47enne ha cercato di uccidere la moglie di 39 anni, entrambi di origine rumena. Nel parcheggio di un supermercato l’ha colpita con 14 coltellate. A salvare la donna i clienti e i dipendenti della Lidl.