Era uscito con gli amici dell’università per trascorrere una serata in compagnia e distrarsi dallo studio. La notte tra il 20 e il 21 gennaio 2023, però, per Mauro Glorioso, in un attimo tutto è tragicamente cambiato. Il giovane, 23 anni, fu travolto da una bici elettrica lanciata oltre una balaustra di piazza Vittorio, nella zona dei Murazzi di Torino, riportando ferite gravissime. Sebbene si sia salvato, ha subito danni irreversibili: resterà tetraplegico per tutta la vita.
Il tentato omicidio di Mauro Glorioso ai Murazzi di Torino
Di quella sera ci sono i filmati delle telecamere di videosorveglianza. In uno si vede Mauro Glorioso, tranquillo e sorridente, scendere verso i locali affacciati sul Po insieme ai suoi amici. Negli stessi minuti, sul lungo fiume, camminano Victor Ulinici e i due minorenni M.U. e F.G.; dietro di loro, le due ragazze del gruppo, Sara Cherici e D.T, di 16 anni.
Uno di loro sputa. Pochi secondi dopo, i tre maschi escono dall’inquadratura. È in quel momento che, secondo le ricostruzioni, per gioco decidono di afferrare una bici a pedalata assistita trovata per caso e di lanciarla giù dalla balaustra, prima di allontanarsi verso la periferia nord di Torino, dove più tardi vengono ripresi a mangiare e scherzare davanti a un distributore automatico.
Ai Murazzi, intanto, si è scatenato il panico. La bici, cadendo, ha infatti colpito alla testa il 23enne palermitano. “Abbiamo sentito un rumore fortissimo, tipo di ferri che si rompono […]. Quando mi sono girato, ho visto Mauro a terra”, ha raccontato una sua amica al processo che ha visto imputati i cinque giovani coinvolti.
Dopo un lungo ricovero ospedaliero e la successiva riabilitazione, il ragazzo si è ripreso, ma sarà per sempre costretto a muoversi con una sedia a rotelle. Ha sospeso gli studi, tornando dalla sua famiglia in Sicilia. Per colpa di una stupida bravata, ha dovuto rinunciare, almeno per il momento, al suo sogno di diventare medico.
Le condanne per i tre minorenni e per Victor Ulinici
Per l’accaduto sono stati condannati cinque giovani. I tre minorenni, processati con rito abbreviato dall’apposito Tribunale per i Minori, hanno ricevuto pene dai 6 ai 9 anni: 9 anni e 6 mesi il più grande (ora maggiorenne), 9 anni e quattro mesi e 6 anni e otto mesi gli altri due. Victor Ulinici, al tempo 18enne, è stato condannato a 10 anni e otto mesi di carcere. Come gli altri, ha beneficiato dello sconto previsto dal rito abbreviato.
Sara Cherici condannata a 16 anni di reclusione
L’ultima condanna è arrivata ieri, 9 gennaio 2025, per Sara Cherici che, pur non avendo partecipato al lancio della bici, insieme all’altra ragazza presente non fece nulla per fermare gli amici e stette a guardarli, senza sporgere denuncia. I giudici non le hanno concesso attenuanti, riconoscendola colpevole di concorso in tentato omicidio e condannandola a 16 anni.
Troppo, secondo la difesa, rappresentata dagli avvocati Enzo Pellegrino e Federico Milano, che ne avevano chiesto l’assoluzione. “La condanna è davvero molto dura […]. Leggeremo con attenzione le motivazioni”, ha dichiarato uno di loro dopo la lettura della sentenza. Lo riporta Torino Today.
La ragazza, svenuta in aula dopo aver appreso la notizia, potrà ricorrere in Appello. Sui social c’è chi la difende e chi, invece, la critica: “Poteva pensarci prima”, scrivono alcuni utenti. “Il ragazzo ferito non avrà sconti”. “Ha mostrato totale indifferenza rispetto al fatto avvenuto”, le parole della pm Livia Locci, che aveva chiesto 12 anni.
Una sintesi del caso di Mauro Glorioso, dall’inizio ad oggi
- Il ferimento di Mauro Glorioso: nella notte tra il 20 e il 21 gennaio 2023, il 23enne Mauro Glorioso è stato colpito alla testa da una bici elettrica lanciata oltre la balaustra dei Murazzi, a Torino, riportando danni irreversibili che lo hanno reso tetraplegico per tutta la vita.
- Le responsabilità e le condanne: cinque giovani sono stati condannati per tentato omicidio in relazione al ferimento di Mauro. I tre minorenni hanno ricevuto pene tra i 6 e i 9 anni, mentre Victor Ulinici, all’epoca 18enne, è stato condannato a 10 anni e 8 mesi. Sara Cherici, pur non avendo partecipo direttamente al lancio, ha ricevuto la pena più severa: 16 anni.
- Reazioni e ricorso in Appello: la notizia dell’ultima condanna ha suscitato reazioni contrastanti. La difesa, che la considera eccessiva, potrà ricorrere in Appello dopo la lettura delle motivazioni, che saranno rese note dai giudici entro tre mesi.