Quando il georgiano Khvicha Kvaratskhelia è arrivato in terra partenopea nell’estate del 2022, era praticamente uno sconosciuto, acquistato dalla Dinamo Batumi, un club che milita nella massima serie georgiana. In pratica, uno sconosciuto, arrivato per sostituire un giocatore che aveva scritto la storia del Napoli negli anni precedenti: Lorenzo Insigne.
Conosciamo tutti l’epilogo di quella che può essere considerata una favola calcistica: Kvaratskhelia è stato alla fine uno dei protagonisti della “galoppata” storica verso lo scudetto, un giocatore chiave che ora, da sconosciuto, è conteso tra le big europee.
Infatti, le nuove indiscrezioni sul calciomercato rivelano l’interesse acceso del PSG per il talento: il giocatore georgiano potrebbe lasciare Napoli già a gennaio, ma i partenopei non si sono mai fatti trovare impreparati; la dirigenza ha in serbo il prossimo sostituto.
Napoli: il mercato può portare via Kvaratskhelia
Un affondo improvviso quello del PSG per Kvara, che si cela dietro l’ok del tecnico Luis Enrique, che apprezza il giocatore da tempo. Il Napoli ha, ovviamente, alzato il muro nei confronti della ricca proprietà francese, che per ottenere il pezzo pregiato dei partenopei dovrà sborsare almeno 90 milioni.
Non è impossibile che questo accada, e proprio per questo Giovanni Manna non vuole farsi trovare impreparato: tra i possibili sostituti c’è un nome già emerso spesso nella finestra invernale di calciomercato: Patric Dorgu. In poco tempo è diventata virale l’immagine che ritrae il tecnico Antonio Conte mentre bisbiglia qualcosa nell’orecchio del danese al termine della partita Napoli-Lecce, giocata lo scorso 26 ottobre.
La dirigenza salentina, però, non ha intenzione di lasciarlo andare prima di giugno: ora tutto dipende dall’affare Kvara, per capire se un’offerta più convincente al Lecce possa convincere i salentini a cederlo in anticipo. Quel che è certo è che Conte è un grande estimatore di Dorgu: il giocatore potrebbe trovare nel tecnico l’ambiente ideale per fare il definitivo salto di qualità e diventare un campione.
Una storia di “rimpiazzi” diventati campioni a Napoli
Negli ultimi vent’anni il Napoli ne ha fatta di strada: dopo il calvario della Serie B (da cui i partenopei sono usciti nel 2007), i campani hanno impiegato molti anni per riuscire ad affermarsi di nuovo come protagonisti del massimo campionato. Fino alla vittoria dello scudetto, e fino al 2025, ne sono passati di campioni.
Ma il DNA dei partenopei ha fatto sì che dire addio a un eroe che ha vestito la maglia del Napoli, e che ha dato molto alla squadra, fosse maledettamente difficile. Potrebbe essere, forse, un complesso sviluppato dall’addio di Maradona. Un dato però è certo:
Chiunque se ne sia andato ha lasciato spazio ad altri campioni, o magari a giocatori di medio-alto livello che poi lo sono diventati:
Dopo l’addio di Fabio Quagliarella nel 2010, i tifosi non potevano accettare che un concittadino andasse via, per di più alla Juventus, acerrima nemica. Al suo posto arrivò un giovane che veniva da Palermo: si chiamava Edinson Cavani. Serve aggiungere altro?
Quando un’altra favola finisce, per i tifosi partenopei è sempre la fine di una storia d’amore: Cavani abbandona Napoli, direzione Paris Saint-Germain. La scelta ricade su un “panchinaro” del Real Madrid, Gonzalo Higuaín, che aveva sempre fatto bene, ma giocava poco e non segnava granché. La risposta arrivò al termine del 2016, quando l’argentino batté il record di Gunnar Nordahl e divenne il giocatore che ha segnato di più in una stagione di Serie A, mettendo a segno 36 gol.
Perché parlare solo di attaccanti, quando c’è un chiaro esempio anche in difesa? Kalidou Koulibaly è stato per il Napoli uno dei migliori difensori dal ritorno in Serie A, ma non è riuscito comunque a vincere lo scudetto. Via lui, arriva un certo Kim Min-jae. Basta una stagione sola per far vincere lo scudetto ai partenopei e per essere voluto da tutta Europa.