Dopo trent’anni dall’uscita dell’iconico “Forrest Gump”, il regista Robert Zemeckis torna a collaborare con Tom Hanks e Robin Wright nel nuovo film “Here”, basato sull’omonima graphic novel di Richard McGuire.

Il film esce nelle sale oggi, il 9 gennaio 2025. Zemeckis e lo sceneggiatore Eric Roth attraverso questo film straordinario, mostrano al pubblico l’evoluzione della società americana attraverso le vite dei suoi abitanti. Addirittura si inizia dalla preistoria.

Tom Hanks e Robin Wright interpretano Richard e Margaret Young, una coppia che vive nella stessa casa per decenni, ringiovaniti digitalmente grazie alla tecnica del de-ageing.

Un viaggio unico e poetico, un film da non perdere.

Tom Hanks e Robin Wright di nuovo insieme per il nuovo film “Here” di Zemeckis, che utilizza l’IA

Mentre il dibattito sull’IA a Hollywood infuria, un film ha anticipato i tempi, sfida le convenzioni e adotta l’intelligenza artificiale in modo pionieristico.

Oggi esce Here, un film da 50 milioni di dollari diretto da Robert Zemeckis che ha utilizzato tecniche di trasformazione facciale tramite intelligenza artificiale generativa in tempo reale, per ritrarre gli attori Tom Hanks e Robin Wright in un arco di tempo di 60 anni.

Questo è uno dei primi film di Hollywood basati su effetti visivi prodotti dall’intelligenza artificiale.

Il film adatta una graphic novel del 2014 ambientata in un soggiorno di una casa del New Jersey in epoche diverse. Invece di scegliere attori diversi per diverse età, la produzione ha utilizzato l’intelligenza artificiale per modificare l’aspetto di Hanks e Wright in tutto il film.

La tecnologia di de-aging è stata messa appunto da Metaphysic, una società che crea effetti di invecchiamento e scambio di volti in tempo reale.

Durante le riprese, la troupe ha guardato due monitor contemporaneamente: uno che mostrava l’aspetto reale degli attori e un altro che li mostrava all’età che in quel momento era richiesta dalla scena da girare.

Di cosa parla questo film?

Cosa succederebbe se trascorressi l’eternità in un soggiorno? Questa è la premessa di Here, un nuovo dramma con Tom Hanks e Robin Wright nei panni di una coppia sposata le cui vite si svolgono in quel soggiorno nel corso di molti decenni.

Diretto da Robert Zemeckis, il film mostra anche le storie di altri che hanno vissuto in quella casa e in momenti diversi della storia umana.

Tom Hanks e Robin Wright interpretano Richard e Margaret Young, una coppia che vive nella stessa casa per decenni. Il film racconta anche momenti come l’era glaciale, il colonialismo, Pearl Harbor, il boom economico degli anni ’50, il Vietnam, e persino la pandemia di Covid.

Ecco il trailer:

Come funziona la tecnologia de-aging?

Metaphysic ha rivoluzionato il modo in cui ringiovaniamo gli attori al cinema. Grazie all’intelligenza artificiale, è ora possibile far tornare indietro nel tempo attori come Tom Hanks e Robin Wright in modo incredibilmente realistico, senza ricorrere ai tradizionali e costosi effetti speciali.

Immagina di avere a disposizione migliaia di foto di una persona in diverse età e condizioni di luce. Metaphysic ha preso queste immagini, le ha analizzate con sofisticatissimi algoritmi e ha creato dei modelli digitali in grado di simulare l’invecchiamento e il ringiovanimento del volto in tempo reale.

Durante le riprese, una telecamera speciale cattura i movimenti facciali dell’attore e l’intelligenza artificiale si occupa di applicare le modifiche necessarie, facendoci vedere l’attore come se avesse 20 o 70 anni.

Il risultato è sorprendente: i volti ringiovaniti sembrano incredibilmente naturali, con espressioni e movimenti fluidi che non tradiscono l’intervento della tecnologia. Questo è un enorme passo avanti rispetto ai vecchi metodi, che richiedevano ore e ore di lavoro manuale e spesso risultavano innaturali.

Ma come funziona esattamente questa magia? Invece di modificare ogni singolo fotogramma, come si faceva in passato, l’intelligenza artificiale di Metaphysic analizza i punti chiave del volto e li mappa su un modello digitale che rappresenta le diverse età. In questo modo, è possibile ottenere trasformazioni istantanee e di altissima qualità.

Questo nuovo approccio non solo fa risparmiare tempo e denaro, ma apre anche nuove possibilità creative. Certo, non è tutto oro quel che luccica. L’uso dell’intelligenza artificiale nel cinema solleva anche delle questioni etiche. Come facciamo a distinguere il vero dal falso? E cosa significa per gli attori, che potrebbero vedere il loro lavoro minacciato da queste nuove tecnologie?

Solo il tempo ci dirà come si evolverà questa tecnologia e quali saranno le sue conseguenze.