Si chiama “Welcome Center”, un luogo in cui la parola d’ordine è proprio il benvenuto, in tutti i sensi. E’ un presidio sociale dedicato ai migranti e ai fragili volto ad aiutare in vari modi chi si trova in difficoltà. E’ stato inaugurato oggi, giovedì 9 gennaio 2025, alla Stazione Tiburtina di Roma: è un luogo pensato per accogliere le persone, sostenerle e garantire loro assistenza legale e sanitaria. Un progetto fortemente voluto dal Comune di Roma e dal II Municipio, nato dalla collaborazione tra le Istituzioni e le realtà del terzo settore, sei enti che si occuperanno dell’accoglienza diretta: CoopAmbienteLavoroOnlus, civicozero.eu, Baobab Experience, Cooperativa formazione Obiettivo Uomo, Piuculture e SOS RazzismoItalia. Questo percorso di co-progettazione prende il nome di Welcome Net. Medici Senza Frontiere, Programma Integra e Aeci si metteranno a disposizione dal punto di vista sanitario, legale e digitale. Il sindaco di Roma ha tagliato il nastro, alla presentazione hanno partecipato l’assessora capitolina alle Politiche sociali, Barbara Funari, la presidente del Municipio II, Francesca Del Bello e l’assessore municipale alle politiche sociali Gianluca Bogino. Accanto a loro i rappresentanti delle associazioni coinvolte nel progetto.
“Welcome Center è stato allestito in “un immobile di proprietà del Comune di Roma ceduto dalle Ferrovie di Stato – spiega la presidente del Municipio II, Francesca Del Bello – questo luogo ha ospitato un marmista e poi una barberia. Era diventato un luogo degradato, nascosto tra le reti e i rovi. Per noi è un modo di recuperare gli spazi pubblici e restituirli alla cittadinanza“.
Ma non finisce qui, all’info point si affiancherà presto la “Welcome Home”, una tensostruttura che sorgerà in via Aldovrandi e che accoglierà e darà alloggio alle persone più fragili per tutta la durata del Giubileo2025. Al suo interno ci saranno una settantina di posti letto destinati ai senza fissa dimora, ai minori stranieri non accompagnati, alle famiglie con minori, alle donne sole.
Roma, inaugurato il “Welcome Center”: soddisfatti Comune e Municipio II, infuriati i comitati di quartiere
“Le fragilità non si negano, si affrontano: negarle è non solo immorale ma anche stupido” ha detto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri che ha definito il Welcome Center “un modello organico che ha grande valore simbolico e politico, un fiore all’occhiello”. “Welcome manderà dal Municipio II un messaggio politico chiaro: qualunque persona in condizioni di vulnerabilità, che per qualunque motivo metta piede nel nostro territorio, troverà accoglienza e braccia aperte”, è la convinzione di Gianluca Bogino, assessore alle Politiche Sociali del II Municipio.
Il progetto realizzato attraverso un finanziamento stanziato dal II Municipio di circa 280mila euro si scontra con il disappunto dei cittadini che abitano nelle zone vicine alla Stazione Tiburtina, contrari fin dall’inizio all’info point e alla struttura di accoglienza. Attraverso i comitati di quartiere Comitato Cittadini Stazione Tiburtina, Associazione Rinascita Tiburtina e Comitato Città del Sole da anni denunciano una situazione di crescente illegalità criminalità e degrado.
Lorenzo Mancuso, presidente del Comitato Cittadini Stazione Tiburtina, in esclusiva a Tag24, si fa portavoce del malcontento e della preoccupazione degli abitanti, spiegando il suo disappunto. Punta il dito contro Baobab Experience, una delle associazioni più note a Roma per l’accoglienza dei migranti che proprio alla Stazione Tiburtina dà supporto agli stranieri di passaggio, e non, allestendo tendopoli e offrendo pasti, assistenza legale e cure mediche. “Trovo assurdo che le mani che gestiranno il progetto saranno anche quelle di Baobab che per anni ha vandalizzato e distrutto l’intera zona, costringendo attività commerciali a chiudere, famiglie a trasferirsi. Il Comune premia persone che hanno sprecato risorse pubbliche perché le Forze dell’Ordine erano costrette a sgomberare continuamente i loro accampamenti. Ci sono tanti processi a loro carico”.
Per i cittadini dei quartieri limitrofi alla Stazione Tiburtina la situazione ormai è sfuggita di mano. Hanno paura di camminare per strada, la sera la zona è terra di nessuno. “E’ follia aprire un centro dedicato a persone con problematiche sociali in un contesto già difficile di per sé. Nei nostri dossier documentiamo centinaia di aggressioni, scippi, accoltellamenti risse, lanci di bottiglie, parcheggiatori abusivi immigrati che tengono in staggio l’intera zona, stranieri ubriachi a tutte le ore del giorno. Da tempo chiediamo una limitazione alla vendita degli alcolici nei minimarket”. Un appello caduto nel vuoto, come tanti altri. “Al Municipio e al Comune, compreso al delegato per la sicurezza del Campidoglio – continua Mancuso . abbiamo mostrato la realtà che viviamo quotidianamente attraverso un dossier che illustra la delinquenza e il degrado della zona”. Il risultato? “Nessuno, non riesco a capire perché nel nostro paese ci sia questa sottocultura che le stazioni debbano diventare le latrine della città”.
Baobab Experience festeggia l’apertura dell’info point per migranti alla Stazione Tiburtina
Andrea Costa, presidente di Baobab Experience durante l’inaugurazione del “Welcome Center” ha espresso tutta la sua soddisfazione: “Dopo 10 anni, 42 sgomberi, due processi e innumerevoli denunce abbiamo dimostrato che quello che chiedevamo era normale, ossia un posto per accogliere i migranti, dare informazioni per chi vuole chiedere asilo e chi vuole vuole proseguire il suo viaggio. Roma finalmente si apre e le Istituzioni si fanno carico delle persone in movimento”.