Via gli emendamenti di maggioranza e riforma Nordio blindata, anche se dal Csm arriva la bocciatura. Il vertice convocato in fretta e furia a Palazzo Chigi per fare il punto sulla separazione delle carriere, nel giorno in cui la legge approda in aula alla Camera, si chiude con la soddisfazione del ministro della Giustizia che, dopo l’incontro spiega: “È stato determinato dal fatto che sono stati presentati degli emendamenti da parte di una forza della maggioranza sulla legge costituzionale”. Il riferimento è all’emendamento di Forza Italia, poi ritirato, contro il sorteggio per l’elezione dei membri laici e Nordio aggiunge: “Abbiamo dovuto in un certo senso ricomporre questa dialettica interna perché il provvedimento deve essere blindato”. Via quindi le correzioni, che avrebbero portato a uno slittamento dei tempi, e “raggiunto un accordo”, assicura il ministro, secondo il quale “questi emendamenti saranno gestiti in un altro modo”.

Vertice a palazzo Chgi per accelerare la riforma

Segue a stretto giro la nota nella quale Forza Italia chiarisce che obiettivo della modifica era “sottolineare la funzione centrale del Parlamento nella individuazione dei membri laici del Csm“. “Ciò nonostante – aggiungono i parlamentari azzurri – d’accordo con il ministro Nordio, si è deciso di ribadire tali principi nella successiva, necessaria legge ordinaria. Sicché, pur di evitare il rischio di qualsiasi rallentamento nella definizione dell’iter della riforma, dna del partito, FI non sottoporrà al voto gli emendamenti in questione”. Nordio punta a chiudere, prima della pausa estiva, il percorso parlamentare della riforma costituzionale che prevede due passaggi obbligatori in ognuno dei due rami del Parlamento. Seguirà il referendum confermativo se, come è probabile, la norma non sarà approvata con una maggioranza dei due terzi.